Oggi debutto anch’io in questa rubrica spendendo qualche parole – tre, per l’esattezza – su un altro debutto letterario: quello di Agatha Christie e del suo celeberrimo investigatore baffuto, l’estimatore delle celluline grigie Hercule Poirot. Avevo già letto un paio di romanzi della scrittrice inglese, ma ho deciso di partire dal principio, intenzionata a leggere l’intera bibliografia. Anche perché diciamocelo, le copertine così colorate sono un’allettante tentazione difficile da contrastare.

 

Pur essendo un romanzo d’esordio, Poirot a Styles Court costituisce già un giallo in piena regola, rientrando senza dubbio tra i capolavori della Christie. Scritto in modo magistrale, fa sfoggio di tutti gli elementi tipici del genere: un brillante investigatore accompagnato dal fedele amico (piuttosto evidente la volontà di ispirarsi ad Arthur Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes), un delitto al centro delle vicende, indizi da trovare e prove da verificare. La narrazione è limpida, senza fronzoli e fila liscia come un bicchiere d’acqua, non avvelenata si spera.

 

Il mistero vortica per le stanze di Styles, garbata villa di campagna, così come le spire della tensione serpeggiano nelle pagine, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Nessuno può essere escluso dalla lista dei sospetti, nemmeno il morto, innocenza e colpevolezza viaggiano continuamente sul filo del rasoio e scivolano l’una verso l’altra a un’occhiata, un gesto o una frase ambigua, rendendo ogni personaggio un papabile assassino.

 

La bellezza di questo romanzo sta nell’essere tanto essenziale quanto ingegnoso, il tipico caso da cui non si riesce a schiodarsi se non al momento di riporlo finito sullo scaffale, con lo sguardo ancora fisso nel vuoto a metà tra lo shock e la meraviglia. Gli indizi, a prima vista insignificanti, sono sparsi con sapienza tra i paragrafi, per confondere le acque, facendo crollare sistematicamente il castello di ipotesi che si è costruito nella propria mente, o lasciare a chi legge un barlume di speranza di raccapezzarsi. Il delitto, apparentemente incredibile, è in realtà verosimile – come la sua risoluzione del resto, esposta con una semplicità disarmante – e sorprende la lucida genialità con cui Agatha Christie ne elabora la dinamica, rivelando già agli albori il tocco della fuoriclasse.

 

 

 

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: Poirot a Styles Court
Autori: Agatha Christie
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 209
Anno di pubblicazione: 1920
Genere: romanzo giallo
Costo versione cartacea: 9,50 euro
Costo versione ebook: 7,99 euro
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Sinossi: Durante la Prima guerra mondiale un giovane ufficiale inglese ferito al fronte viene ospitato da un vecchio amico nella sua residenza di campagna. Il soggiorno nella lussuosa dimora sarà però tutt’altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna dell’amico, ha sposato un uomo di vent’anni più giovane di lei, e i figliastri, scavalcati nell’eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante é sicura che presto gli avvenimenti precipiteranno e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si accentrano subito sui membri della famiglia. Fortunatamente, nel paese c’é qualcuno che di delitti se ne intende: un buffo profugo belga dai grandi baffi…