Come specificato nel titolo dell’articolo, siamo ormai giunti al quarto appuntamento della rubrica Tris di Consigli in condivisione con Susy de I miei magici mondi e Mara di Romance e altri rimedi: siete curiosi di scoprire quali consigli abbiamo in serbo per voi nell’odierna puntata?

Oggi è il turno di tre autori stranieri per permettere alla par condicio di fare il suo corso: dopotutto, abbiamo trattato per lo più esponenti del gentil sesso e la mascolinità pecca di presenza. Rimediamo!

Dall’istante in cui mia madre, all’epoca considerata la mia Babba Natale dei libri, mi ha regalato in blocco cinque sue opere, Il Codice Da Vinci, Angeli e demoni, Il simbolo perduto, Crypto e La verità del ghiaccio, ho capito che Dan Brown fosse uno dei miei autori preferiti, una manna dal cielo per una giovane lettrice come me. Sancendo così la mia condanna a comprare ogni suo nuovo titolo appena pubblicato, posso consigliarvi sicuramente Inferno, per ora il mio preferito in assoluto, un’avventura di Robert Langdon all’insegna dell’adrenalina pura, con intrighi inconfessabili da scoprire, organizzazioni segrete da contrastare ed emozioni a non finire: lasciatevi tentare dal vortice avventuroso delle sue pagine!

 

Questo, invece, è stato un dono di mio fratello, amante dei libri che spalleggia la sottoscritta negli acquisti e nelle incursioni in libreria. Titubante di fronte alla copertina leggermente inquietante con retrogusto oscuro che non passa inosservato, ne ho sempre procrastinato la lettura per timore dell’ignoto: a quei tempi, infatti, lo scrittore spagnolo per me era pressoché sconosciuto. Non l’avessi mai fatto! Carlos Ruiz Zafón è stata la rivelazione di una domenica pomeriggio piovosa, una parentesi magica della mia realtà in cui ho potuto divorare Marina, pagine frenetiche grazie alle quali ho avuto l’occasione di passeggiare nelle vie di Barcellona, mistica ed enigmatica location per un’avventura altrettanto folle e arcana, dove passato e presente, fondendosi, portano a galla antiche storie di vita e morte.

 

E infine, lui, un nome, una leggenda.
Paulo Coelho è il mio antidoto alla tristezza di quegli istanti in cui la solitudine decide di attanagliarmi il cuore: le sue parole sanno calmare anche l’animo più inquieto, donandogli serenità con profonde e lenitive carezze d’inchiostro.
Il connubio tra spiritualità e realtà porta a un nuovo livello di consapevolezza nei confronti delle infinite opportunità offerteci dall’universo, garante indiscusso della nostra vita: un esempio di quanto ho appena detto è sicuramente L’Alchimista, un’avventura che porta il protagonista Santiago a una presa di coscienza nei confronti della propria esistenza e che, al pari di un cammino impervio, gli permetterà di crescere interiormente e trovare il suo epicentro.