Apriamo l’ultima settimana di aprile con una bella segnalazione per la rubrica Mi è semblato di vedele un liblo!: quest’oggi ci focalizziamo su uno studio decisamente dettagliato della divinità egizia Iside.
Quest’opera, come del resto tutte quelle scritte dal fondatore e presidente della Tehuti Research Foundation Moustafa Gadalla, unisce il rigore metodologico a uno stile divulgativo e affronta temi quali la religione, l’architettura, la matematica, la vita sociale, con spunti interessanti sia per gli esperti che per i neofiti che vogliono scoprire aspetti poco noti degli antichi Egizi.
Titolo: Iside – La divinità femminile
Autore: Moustafa Gadalla
Casa editrice: Tehuti Research Foundation
Genere: Saggistica
Formato: Ebook
Costo: 4.99 dollari
Sinossi: Iside – La divinità femminile è un testo che analizza il ruolo di Iside nel processo della creazione, sia in senso fisico che metafisico, nonché il rapporto tra il principio femminile e quello maschile. Sono descritte sedici diverse divinità in quanto manifestazioni degli attributi femminili di Iside, nonché il ruolo del culto della dea nel mondo e la correlazione tra Iside e Osiride. Iside – La divinità femminile spiega la diffusione della religione egizia nel mondo, come le varie credenze sopravvivano ancora nel cristianesimo, e come la cristianità abbia adottato le antiche feste religiose dedicate a Iside per celebrare Maria nelle stesse date del calendario egizio.
Biografia dell’autore: Moustafa Gadalla è nato in Egitto nel 1944. Dopo la laurea in Ingegneria Civile presso l’Università del Cairo si trasferisce negli Stati Uniti. Oggi è un egittologo indipendente, autore di 22 libri sui vari aspetti della storia e della civiltà dell’Antico Egitto e sulla loro influenza in tutto il mondo. È fondatore e presidente sia della Tehuti Research Foundation, un’organizzazione internazionale no-profit con sede negli Stati Uniti che da decenni approfondisce la realtà storica dell’Antico Egitto con un così innovativo e interessante approccio alla conoscenza e alla saggezza di questa civiltà tale da permettere di applicarne i princìpi alla nostra vita moderna, che dell’università telematica Egyptian Mystical University.
Penso che questo sia un buon modo per riscoprire la cultura dell’Antico Egitto, esplorando tra le righe del saggio di Moustafa Gadalla un luogo senza tempo, dal sapore quasi magico e mistico nelle sue più remote tradizioni, andando poi a notare quanto molte feste e simboli cristiani siano legati strettamente a quelli della terra dei faraoni.
Lascia un commento