In questa quarta e ultima tappa del blogtour dedicato a Come la pioggia, accarezzami l’anima di Elisabetta R. Brizzi, un romanzo facente parte della Collana Floreale di PubMe, non presenteremo solo questa prima fatica letteraria dell’autrice, così da permettere a tutti di conoscerne gli aspetti principali, ma vi faremo una piccola sorpresa, un pensierino da considerare proprio come uno dei tanti regali che troverete ad attendervi lunedì sotto l’albero di Natale.

Elena è una ragazza nel fiore degli anni che si scontra bruscamente con la mala sorte, un destino che le gioca un brutto scherzo e la obbliga a vivere uno dei momenti più significativi della sua esistenza: Davide l’ha abbandonata dopo ben cinque anni di relazione.
Cercare di andare avanti, ora, rappresenta proprio una necessità. Provare a interessarsi solo a sé stessa e al suo percorso universitario in dirittura d’arrivo diventa, quindi, un modo decisamente efficace per lasciarsi tutto alle spalle e, in qualche maniera, ricominciare.
Peccato che il fato, troppo spesso, risulta in disaccordo con la nostra opinione, a volte considerata quasi irrilevante ai suoi occhi onniscienti.

Titolo: Come la pioggia, accarezzami l’anima

Autrice: Elisabetta R. Brizzi

Casa editrice: Collana Floreale (PubMe)

Data di pubblicazione: 30 ottobre 2017 (ebook), 6 novembre 2017 (cartaceo)

Genere: Romance

Formati: Ebook / Cartaceo

Pagine: 357

Costi: 2.99 euro / 16.00 euro

Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)

Sinossi: Elena ha 25 anni e una laurea quasi raggiunta. Dopo essere stata abbandonata da Davide, il ragazzo amato per cinque anni, si ritrova ad attraversare uno dei momenti più difficili della sua vita. Quella separazione infatti la getta nello sconforto più totale e le fa perdere ogni tipo di fiducia nei confronti dell’amore, convincendola che sarebbe stato meglio farne a meno. Quando è ormai decisa a voltare pagina e a concentrarsi solo sullo studio e su se stessa, fa la fortuita conoscenza di Amedeo Corsini. L’uomo, un musicista di fama internazionale in crisi creativa da oltre un anno, si è rifugiato nella casa d’infanzia per ritrovare se stesso e soprattutto la sua musica. Dopo un incontro burrascoso, tra i due nasce un forte legame che con il tempo si trasforma in amore. La vita però mescola di nuovo le carte in tavola facendo riavvicinare Elena a Davide.

 

Adesso è giunto il momento di dipanare le nebbie in merito al dono che, molto volentieri, vi stiamo per consegnare: qui di seguito, troverete le prime pagine del sequel di Come la pioggia, accarezzami l’anima.
Prima di augurarvi in maniera doverosa buona lettura, vi avviso, se tra voi ci fosse qualcuno che ancora non ha avuto modo di leggere il primo volume di Elisabetta R. Brizzi, onde evitare anticipazioni indesiderate, sarebbe caldamente invitato a non darci neanche una sbirciatina e passare oltre: dopotutto, lettore avvisato, mezzo salvato!

Dal diario di Elena Ferrari
15 Gennaio 2017

Oggi ho deciso di indossare il mio sorriso migliore. Uno di quei sorrisi che stropicciano gli angoli del mio viso e mi fanno dire al mondo che sto bene. Vado avanti e vivo. Sì, vivo, respiro e cammino e faccio cose e non importa se Amedeo non è con me. Non importa se la sua assenza è più assordante di ogni altro rumore. Non importa se di notte mi sveglio ancora strozzata dai ricordi, dall’ansia e dall’orrore di vedere le mie mani sporche di lui, della sua esistenza fragile.
Oggi sarà diverso da tutti gli altri giorni. Quando uscirò da questa stanza guarderò in faccia Greta e chiunque altro incontrerò e gli dirò che sto bene. Sto bene, sto bene, sto bene. Nessuno dovrà più trattarmi come se fossi cristallo. Il mio sorriso sarà la prova che possono stare tranquilli, che io posso farcela. Che non crollerò spezzata da questo silenzio.
Sarò una Elena nuova. Una Elena che riesce a tenere chiuso in un cassetto il suo dolore perfetto, quello che non mi abbandona mai e avvelena ogni singola fibra di me, cancellando tutto ciò che sono stata e non sarò più in grado di essere. Così saranno tutti contenti e sereni, accecati dalla convinzione che io non possa fare sciocchezze e che magari sarò pronta a sopportare la possibilità di perderlo per sempre. Nessuno ha il coraggio di ipotizzarlo davanti a me ma io so che lo fanno. Sento Greta parlarne con Gianluca sottovoce, mia madre chiederlo terrorizzata a mio padre pensando di non essere ascoltata, Cloe tenerselo dentro ma confessarlo con quei suoi occhi spauriti e più consapevoli di chiunque altro.
Sono stanca di tutto questo. Di essere considerata una bomba ad orologeria. Un congegno che non funziona più così bene. Una cosa da aggiustare in qualche modo.
Oggi conosceranno la nuova me, in tutto e per tutto. La conosceranno e io potrò finalmente smetterla di giustificarmi perché non ho ancora finito di piangere tutte le mie lacrime.