Ammettendo di non ricordarmi affatto se già vi ho elargito la confessione che ho in procinto di annunciarvi a breve -la mia memoria d’elefante, come si può ben notare, non ha eguali in tutta la contea (semicit.)-, con l’azzardo, quindi, dell’inciampo in una pleonastica ripetizione che, se da un lato, verrà accolta a braccia aperte dagli smemorati quali la sottoscritta, dall’altro sarà denigrata al pari della peste bubbonica in attesa di essere trasmessa al mondo intero, quest’oggi decido consapevolmente di essere ridondante comunicandovi che, rullo di tamburi, fino a giovedì scorso non avevo mai letto Nicholas Sparks.
Ebbene sì, signore e signori, per la prima volta ho affrontato l’autore americano di storie d’amore per antonomasia e devo dire che mi ha soddisfatta alla grande, anche se, rivelo un altro mio minuscolo segreto, conoscevo da molto l’avventura di carta e inchiostro in cui mi sono immersa a capofitto poiché il film a essa ispirato è uno dei miei preferiti in assoluto che rivedo sempre con piacere e con dolore, intense vicissitudini dove sgorgano a fior di pelle le stesse emozioni infinite a cui mi sono assuefatta da anni.

Creazione a cura di Francesca, admin del blog Libri, libretti, libracci

Quando Susy del blog I miei magici mondi mi ha invitata a partecipare al progetto Sparks’ World che ha ideato insieme a Ely del rifugio virtuale Il Regno dei Libri, ho pensato fosse giunto il momento più opportuno attraverso il quale dimostrare l’inattendibilità del mio pregiudizio nei confronti del poeta del sentimento, una tesi retta solo su un castello di carte oltremodo traballante: perciò, grazie a Le pagine della nostra vita, l’odierno martedì concludo il sopracitato blogtour con la tappa dedicata alla figura dell’antagonista, discorrendo, in particolare, di Lon, il giovane procuratore distrettuale promesso sposo del personaggio principale femminile.

Apparso subito dopo l’inizio del racconto di Noah, prima attraverso semplici accenni da parte di Allie e poi per mezzo di vere apparizioni sulla scena, il rampollo degli Hammond viene identificato, contrariamente dalle ipotesi preliminari che un lettore, obbligato dalla sua natura curiosa e attenta, proietta nella mente concependo i possibili sviluppi di trama, con una figura a dir poco positiva, gentile serietà d’animo che mal rappresenta quell’immagine di rivale a cui, è ovvio, la maggior parte di noi è abituata, un individuo ostile del quale voi e me nell’insieme saremmo più che felici di sbarazzarci alla svelta: dedito al lavoro quarantotto ore su ventiquattro, un metodo dall’abbastanza concisa immediatezza in grado di far comprendere ai viandanti della china l’impegno che un uomo può raggiungere quando la passione e il desiderio di farcela entrano in gioco spronandolo, premuroso nell’esprimere l’attaccamento verso la metà che gli ha rubato il cuore, senza tirarsi indietro nel momento in cui la partita comincia a farsi davvero critica, Lon è l’emblematico bravo ragazzo del quale una generica donna può innamorarsi alla prima occhiata, arrendevole con un sorrido nei riguardi del palese, condiscendente con gioia nei confronti dell’avvenire in comune.

Creazione a cura di Francesca, admin del blog Libri, libretti, libracci

Tuttavia il destino, non seguendo la strada che ci siamo prefissati fin dalle battute all’apertura del nostro prologo, riesce a sorprenderci con piani diversi eppure simili alle congetture or ora menzionate, qualche strategia sui generis che, focalizzandosi sui difetti presenti, li evidenzia, portando alla luce le fondamentali mancanze che non dovrebbero mai apparire alla base di un vigoroso rapporto interpersonale costruito su solide fondamenta: che sia penuria di amabile conversazione volta al conoscersi e all’approfondirsi, che sia inopia di tempo riservato al sé e all’altro quali persone discinte nell’uno congiunto o che sia l’assenza della poesia come seme di vita e rinascita, nell’attimo in cui si percepisce la pochezza, di fronte a un affetto perso ma ritrovato nel centro del quale il fulcro di cardine siamo proprio noi, nessuno deciderebbe in via consapevole di tenersi aggrappato alla mano del Lon di turno, preferendo abbandonare gli ormeggi e salpare definitivamente, una partenza di spirito che riporta a galla in una baia celata dove stormi spaesati di volatili migratori attendono l’istante del decollo, quello in cui si fa l’amore e ci si ricorda di quanto l’adesso è il passato del domani.

Fonte: Google Immagini

 
 

 

 

Scheda libro

Titolo: Le pagine della nostra vita
Autore: Nicholas Sparks
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2010
Genere: Romance, Narrativa
Costo versione ebook: 6.99 euro
Costo versione cartacea: 9.90 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Sinossi: North Carolina, 1946. Nell’austera bellezza di un angolo incontaminato d’America si dipana la storia di Noah, un giovane di campagna appassionato lettore di poesia. Trentun anni e un sogno speciale realizzato al ritorno dalla guerra: abitare nella grande casa colonica vicino al fiume, riportata al suo splendore. Ma qualcosa manca a Noah: è Allie, la ragazza dagli occhi verdi incontrata quattordici anni prima e amata come nessun’altra, nel breve spazio di un’estate. Incapace di ritrovarla, dopo anni di lettere senza risposta, e di dimenticare i giorni trascorsi insieme a lei, Noah intende vivere di quei dolci ricordi che, evocati dalla quiete della sera, si presentano puntuali compagni della sua dorata solitudine… Fino a quando, inaspettatamente, lei ritorna per vederlo ancora una volta prima di sposarsi con l’avvocato a cui è promessa. Allie, che ha sacrificato a un avvenire più sicuro il suo talento per la pittura, conosce bene il motivo del suo viaggio: il tempo non ha potuto, o voluto, cancellare l’amore per Noah. La forza di quel sentimento la richiama a confrontarsi con i sogni e i desideri di un futuro ancora da scoprire. Come un puzzle nel puzzle, la storia di Allie e Noah è solo agli inizi e saprà farsi inno d’amore, sogno, miracolo, tragica illusione.
Un romanzo struggente, di grande respiro poetico, da cui è stato tratto il magnifico film di Nick Cassavetes.