Dopo una settimana fatta di sole preoccupazioni il cui strascico, ahimè, sta tallonando la mia persona anche in questi nuovi giorni dove novembre mi ha sbattuta mezza acciaccata dalle peripezie delle puntate precedenti in ulteriori vicissitudini che, lo so, sapranno per certo animarmi la quotidianità nel modo tutto loro di adoperarsi a riguardo -sorvolando sul fatto che praticamente ho avuto la conferma di essere davvero la regina degli sfigati senza troppo impegnarmi date le faccende poco simpatiche capitatemi tra capo e collo tutt’a un tratto tra mercoledì e giovedì scorsi, mi è rimasta addosso una brutta sensazione che, di sicuro, mi porterà a fare l’ennesimo giro di controlli dai miei amati medici, giusto per tranquillizzare la mia ansia in crescita esponenziale: benché non sia una groupie sfegatata rispetto l’argomento in questione, visto che, dopotutto, l’anno scorso ho mancato parecchi appuntamenti per forza di cose, sto cercando di prenderla con spirito perché porre l’accento sulla propria salute non è mai tempo perso-, in veste di poco blogger e molto lettrice, oggi partecipo al Review Tour organizzato da Federica di On Rainy Days per I Figli del Marchio. La Rivelazione, primo volume di una trilogia epic fantasy che, a valle della lettura meravigliosa, non posso fare a meno di consigliare sia agli amanti del genere sia agli onnivori curiosi di cambiare rotta nei loro viaggi di pagine inchiostrate.
Tuttavia, perché l’odierno pomeriggio è più straordinario di un’altra parentesi temporale in cui mi è capitato di recensire un’opera per la rubrica Istantanee di lettrice -rinfresco la memoria per chi è approdato da poco nei lidi de La Nicchia Letteraria: a parte che forse non l’ho mai spiegato in tutta la mia vita di divulgatrice poco seria della cultura di china, nella presente tipologia di pareri online, solitamente, ispirandomi all’idea di fotografia catturante un brevissimo attimo effimero, prima, mi occupo di rielaborare, con lessemi miei, la visione d’insieme delle avventure vergate e, poi, regalo, anche se dipende dal punto di vista, non solo i pro ma anche i contro del testo da me esaminato-? Questa volta, la ragazza che ho iniziato a conoscere attraverso l’etere del blogging e che, grazie alla rubrica di scrittura creativa da me ideata, ho potuto includere tra le mie amicizie virtuali -so da fonti certe, *coff coff* Susy *coff coff*, che dovrei vederla a un certo Festival del Romance Italiano in data 13 marzo 2022: qualcuno di voi ci sarà? Avvisatemi che magari ci sarà l’occasione di vedere la mia brutta faccia-, è la mamma di Kesey Donovan e Kail Valerian, una fantastica coppia di main characters per un’altrettanto eccezionale scrittrice che, nonostante l’avessi già conosciuta nei panni di manipolatrice -non ho scelto questo vocabolo a caso: dovrete leggere il suo bimbo di carta per comprenderne il senso!- della parola, ha saputo comunque sorprendermi, elevandola nel mio personale podio degli autori italiani di cui apprezzo la qualunque e oltre: visto che abbiamo una trama ben articolata, uno stile declinato a dovere, personaggi studiati in ogni loro piccolo neo e un world building tutto da scoprire, che ne dite di mettervi comodi a leggere? Che l’Ilios sia con voi e la mandi buona a me!

Creazione a cura di Federica, admin del blog On Rainy Days

 

 

 

 

Quando un rigoglioso virgulto, provato già fin troppo dal sadico destino che, negli anni d’oro della sua venuta al mondo, pare desiderare il fargli compagnia nelle tortuose peregrinazioni esistenziali, nel momento più alto di sofferenza e drammaticità causategli dal re degli oppositori per antonomasia, si ritrova a dover fare i conti con un presente tanto scioccante sul lungo periodo quanto salvifico nel suo breve gemello da permettere, all’interno del suo animo malandato e claudicante, la nascita di una tenue speranza verso quel domani migliore al quale ambisce non solo per sé ma anche per la sua famiglia, nell’attimo in cui la notizia delle notizie giunge a destinazione in una forma opposta alle sembianze preventivate dalle rosee aspettative che, volente o nolente, aveva visto originarsi nel suo cuore alla stregua di pianta gramigna capace nell’infestare la globalità dei meandri disponibili, un primitivo slancio di ribellione dalle basi aurorali innesca la detonazione che la fiamma del suo essere stava inconsciamente aspettando da tempo per maledire, ancora una volta, gli obblighi e i doveri nei riguardi dei quali era, è e sarà sempre prevista la sua sottomissione totale. Cionondimeno, dopo attimi di grandi elucubrazioni ove soppesare i pro e i contro della situazione è lapalissiano come respirare, decidere comunque di seguitare il percorso malgrado le ulteriori nuove avversità non facili nella risoluzione riesce a sbigottire persino chi opera tale scelta, inducendo questo eroe per caso a domandarsi se e quando le sue priorità, tutt’a un tratto, siano cambiate: perché il fato ha voluto bastonare, di nuovo, un corpo ormai in decomposizione?

Nonostante l’apertura del testo sfoggi un’impercettibile eppure considerevole lentezza nel darsi in pasto al suo uditorio che, giunto di fronte a una teoria di sconfinati periodi vertebrati nei minimi dettagli alla complessità dei quali il poker dell’abitudine viene calato dopo un’esigua manciata di capitoli tanto brevi quanto rapinosi, si vede costretto a scalare di marcia, accorciando la propria falcata da velocista, per non smarrire, fra curve a gomito e rettilinei infiniti, alcun dettaglio fondamentale alla comprensione globale di ogni scena descritta con l’accuratezza tipica di un epic fantasy sviluppato a dovere, togliendo, inoltre, un’assai limitata plausibilità che sorge spontanea per la nascita quasi troppo repentina del ventaglio di sentimenti in cui il main character si ritrova invischiato prima del tempo e contro ogni prognostico, zenit emozionale che, sebbene possa essere accettato a braccia spalancate da chi, come la sottoscritta, ama talmente il romance da voler colorare tutti i libri dell’universo con le sue sfumature rosate da E vissero per sempre felici e contenti, non trova il giusto appiglio alla realtà dove gli astanti si reggono quotidianamente per non lasciarsi vessare, I Figli del Marchio. La Rivelazione di Federica Caglioni è la perfetta denuncia sociale di un passato che, travestito da oggi, agogna imprimersi nel domani, luminosa voce fuori dall’oscuro coro che, oltre a sottolineare la bravura dell’autrice nel concretizzare una miriade di personaggi emarginati, forza a interrogarsi, ordina di rispondersi, impone a chiedere ammenda, per sé, per gli altri, per tutti.

Kesey Donovan, l’unica cosa che mi impedisce di volare via.

 

 

 

 

Si ringrazia l’autrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: I Figli del Marchio. La Rivelazione
Serie: I Figli del Marchio #1
Autrice: Federica Caglioni
Casa editrice:
Pagine: 257
Anno di pubblicazione: 2021
Genere: Epic Fantasy
Costo versione ebook: 2.99 euro
Costo versione cartacea: 15.50 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Trama: Gli Occhi di Brace distruggono ogni cosa.
Lei è una Occhi di Brace.
E il suo destino è distruggere il mondo.

Il consiglio della nazione le ha assegnato un maestro e ora Kesey deve abbandonare l’accademia di Cedria. Ma il viaggio che l’attende è ricco di pericoli e incognite, a iniziare dalla possibilità di non trovare mai l’uomo che dovrebbe trasformare lei, una manipolatrice del Fuoco, in un maestro manipolatore.
Perché Kail Valerian è un fantasma, introvabile e sfuggente. Nessuno degli allievi che gli sono stati assegnati ha mai portato a termine il proprio apprendistato. Tutti hanno fallito, tornando alla vita prima dell’accademia. Kesey non può permettere che accada anche a lei, troppe vite dipendono dall’esito della sua missione, e da sola intraprende il cammino che la porterà ad attraversare la nazione alla ricerca di Valerian.
In un regno dove la percezione di Acqua, Terra, Fuoco e Aria è ciò che definisce la vita umana, gli Occhi di Brace di Kesey sono un dono raro e imprevedibile, che, insieme alle sue origini, la metteranno di fronte alla crudeltà della nazione e delle sue rigide tradizioni.
Il suo passato e quello di Valerian si intrecceranno. Il loro futuro scuoterà le fondamenta del loro mondo e lo condurrà verso la propria fine.

 

 

Creazione a cura di Federica, admin del blog On Rainy Days