Dopo un weekend caotico in cui non ho fatto altro che festeggiare in lungo e in largo il mio compleanno -già ve l’ho detto venerdì nell’introduzione alla recensione de Il duca e Cenerentola, ma, lo ripeto anche oggi per sicurezza, sabato 17, compiendo 31 anni suonati, sono diventata ufficialmente più vecchia! Ho per caso notato una differenza rispetto i 30? Direi di no, ma di certo se n’è reso conto il mio portafoglio, considerate le molteplici volte che l’ho aperto per svuotarlo del suo tesoro colorato di cellulosa pressoché rossa o blu: in fin dei conti, ho usato spesso la macchina e la benzina, lo sappiamo, costa una cifra, soprattutto ora; sono andata a Gardaland e, se non ne siete ancora a conoscenza, il biglietto vale anche troppo; e poi sono andata in libreria dalla quale sono uscita insieme a una tote bag riempita con sette nuovi amici di carta inchiostrata (sto parlando del mio regalo da Feltrinelli, Non ora, non qui di Erri De Luca, di due opere Astoria scontate del 20% fino al 9 ottobre, Una donna di classe e Il tavolo del faraone entrambe di Georgette Heyer, un albo illustrato targato Moscabianca Edizioni, La faglia delle fate di Iris Compiet, un prodotto inquietante di cui Luca Guadagnino ha realizzato la trasposizione cinematografica, Bones and all di Camille DeAngelis, il precedente volume di un altro da poco uscito, Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo di Benjamin Alire Sáenz, e, infine, l’aggiunta di qualche euro alla spesa con annessa la sacca di tela menzionata prima, #VEROFALSO. Io sono Blaise Pascal: ne conoscete qualcuno?). Forse sarò pure diventata povera, ma non mi pento di niente: sono contenta di quanto fatto tra venerdì e domenica scorsi!-, mentre trascorro i primi sette giorni in solitaria da quando sono andata a convivere -per i suoi impegni lavorativi, il mio ragazzo nonché futuro marito (ho fatto l’annuncio o vi ho sganciato la bomba ora senza accorgermene?) viaggia spesso e, quindi, è lapalissiano per me ritrovarmi “abbandonata” al mio stato brado (?) sia talvolta sia talaltra: non è facile, in particolar modo se il lasso di tempo in cui è assente è lungo, ma devo abituarmici perché le cose andranno sempre così e non possiamo farci nulla-, grazie all’ennesimo progetto organizzato da Susy de I miei magici mondi che, molto gentilmente, include la sottoscritta quando può e dove riesce, oggi La Nicchia Letteraria partecipa al Review Party dedicato alla seconda fatica di pagine e china dell’attrice e conduttrice radiofonica Sarah Maestri, Stringimi a te, una parentesi esistenziale dall’ovvia importanza per questa donna che è stata coartata a fronteggiare pur di vedersi riconosciuti i propri diritti di madre nei confronti della bambina di nessuno e della figlia di una, Alesia, la luce in fondo al metaforico tunnel che, attraverso la mia rubrica di consigli vergati Ambarabà -dall’elenco dei vostri Sintomi, vi lascio la mia Prescrizione, ma attenzione al Foglietto Illustrativo: effetti collaterali oltremodo salutari à gogo, signore e signori!-, potrete largamente conoscere e amare quasi fosse parte di voi stessi: ne varrà davvero la pena, fidatevi.
Creazione a cura di Susy, admin del blog I miei magici mondi
Grande interesse verso una storia dove la realtà acquisisce sia il nome sia il fatto
Enorme curiosità nei riguardi delle adozioni e dell’oscuro universo a loro orbitante
Desiderio ingente di sapere cosa si nasconde all’ombra della relazione Bielorussia-Italia
Notevole voglia di assaporare un libro breve capace nel donare molto e ancora di più
Ricco fascino innanzi una parola un po’ ordinaria un po’ estranea insieme, “mamma”
Si ringrazia la casa editrice Garzanti per la copia digitale ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio
Sebbene la manifesta decisione dell’autrice nel voler concentrare il proprio reportage di lessemi sulle mere vicissitudini empiriche dove, suo malgrado, si è ritrovata obbligata, dall’alto o meno non ha alcuna rilevanza, a esistere quasi stesse vestendo i panni dell’Ercole mitologico in procinto di affrontare le dodici fatiche per cui è certamente passato alla notorietà, abbia, in qualche modo, sacrificato l’impatto emotivo dei poc’anzi citati avvenimenti in quanto la tecnica beneficiata per largirli ha ipotizzato una netta cronistoria a mo’ di lista puntata nella quale nessuno spazio di manovra sentimentale può essere tenuto in considerazione anche solo alla lontana, opzione bastante drammatica che, se da una parte ha aiutato a raccontare l’essenzialità calzante il vissuto di una donna trasformatasi in madre dall’oggi al domani, all’opposto ha soppresso l’unica possibilità per il libro di giungere all’uditorio per colpirlo e affondarlo nell’esatto punto in cui colpire e affondare senza pietà per l’altrui indole sensibile corrisponde al jackpot tanto agognato, Stringimi a te di Sarah Maestri è la testimonianza cristallina di un mondo che ancora non riesce a stare al passo con i suoi medesimi tempi, uno spaccato reale di gioie, scarse eppure indimenticabili, e dolori, parecchi eppure irrisori, che, mentre accompagnano il neo genitore nel lungo percorso del ruolo di cui molto volentieri si è fatto carico, descrivono l’irrilevanza del sangue per poter creare un vero nucleo famigliare, il raro posto speciale che trascende i minuti e i chilometri di distanza fra i suoi membri. Casa.
Scheda libro
Titolo: Stringimi a te
Autrice: Sarah Maestri
Casa editrice: Garzanti
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2022
Genere: Narrativa contemporanea, Narrativa biografica
Costo versione ebook: 9.99 euro
Costo versione cartacea: 16.90 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Trama: Sarah aveva poche certezze nella vita. Una di queste era che non provava il desiderio di avere un figlio. Si sentiva realizzata con il suo lavoro, la sua famiglia e i suoi amici. Fino a quando uno di loro le chiede di ospitare per qualche giorno una bambina che vive in orfanotrofio, venuta in Italia per le vacanze. Con un po’ di incoscienza, Sarah accetta. Ancora non sa che quell’incontro le cambierà la vita.
All’aeroporto arriva trafelata e in ritardo. Cerca tra la folla il gruppo di bambini e poi la vede. Vede le sue trecce ben ordinate, i suoi occhi che raccontano più di tante parole. Sente la sua risata contagiosa. E non c’è bisogno d’altro. Alesia entra nella vita di Sarah per non uscirne più.
Giorno dopo giorno, quella bambina le insegna a non avere paura dell’amore e la trasforma in ciò che ha sempre temuto di diventare: una madre. Non solo nei momenti felici, ma soprattutto in quelli più difficili, in cui gli ostacoli sembrano insormontabili. Perché è questo che fa una madre: sbaglia, si rialza, ci riprova, combatte, protegge, si arrabbia, trasmette coraggio e fiducia. Eppure manca qualcosa. Sarah sa che solo adottando Alesia potrà darle la famiglia e l’affetto di cui ogni bambino ha bisogno. Ma è una donna single e per la legge italiana adottare è difficile, quasi impossibile. Scoprirà che nulla lo è davvero quando è in gioco il futuro di Alesia.
Sarah Maestri è riuscita a adottare Alesia dopo anni di battaglie. È stata una delle prime donne single in Italia a farlo. In questo romanzo racconta come una madre abbia trovato, senza saperlo, la figlia che ha sempre cercato. Tra inciampi e risate, vediamo il loro legame nascere, crescere, diventare concreto. Non ci sono stati nove mesi di tempo per conoscersi, nove mesi di ansie e di gioie. È bastato un attimo, a cui ne sono seguiti infiniti altri. Attimi di cui è fatto l’amore più bello che ci sia.
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