Si sa, quando un nuovo libro prende finalmente le effettive sembianze confacenti alla sua natura entrando nella cricca ristretta del panorama letterario globale, un raro e prezioso skyline dal morbido crinale dove perdersi ogni volta è sinonimo di ritrovarsi migliori di prima, un amante delle pagine inchiostrate non può rimanere distaccato innanzi a una simile buona novella, ennesimo astro nascente che, con la potenza di una luminosa meteora, è capace di rischiarare a giorno la notte più buia e tempestosa di tutti i tempi.
Creazione a cura di BookCreativa
Eppure, qualora l’avventura stampata a regola d’arte risultasse per sé stessi di massima importanza, significativo forziere di pensieri (in)espressi che, in un modo o nell’altro, si cristallizzano nella propria anima ricettiva alla continua ricerca del nuovo da sommare al vecchio, l’entusiasmo scaturente da questa bellezza unica nel suo genere aumenta in un battito di ciglia, esponenziale sviluppo di moto interiore che, sebbene l’opera in questione non appartenga alla tua mano, ti investe in pieno, quasi a voler dimostrare la tua stretta partecipazione trasversale al progetto, tempo fugace sufficiente a rendersi conto che si è protagonisti senza esserlo davvero: Note d’amore, per me, è stato questo, da una parte il tangibile concretizzarsi della meritata bravura di un’amica speciale, amministratrice solitaria del blog I miei magici mondi, la stessa persona formidabile che, sopportandomi e supportandomi sempre nonostante le mie manie da leopardiana ragazzetta fuori come un balcone, mi ha regalato la possibilità di incarnare la figura della beta reader per la suddetta occasione particolare, un compito assai gradito che spero di espletare ancora migliorandomi come il giusto atteggiamento richiede, dall’altra l’ovvio e minuscolo contributo che io nella mia perfetta imperfezione sono stata in grado a dare, non solo tramite l’onesta intenzione di aiutare Susy Tomasiello con una storia diversa dal suo solito repertorio eppure adeguata alla sua penna in costante divenire, ma pure attraverso l’obiettivo di mettermi in gioco su un altro fronte libroso che guardavo da lontano con intensa curiosità, due traguardi considerevoli, quindi, di cui la mia anima farà tesoro da qui all’eternità.
Si ringrazia l’autrice per la copia ricevuta in omaggio.
Laura è un’anima in fuga dalla realtà che la circonda. Ferita nell’intimo dall’amore e distrutta per l’evaporare definitivo del suo unico sogno, con la paura di essere giudicata negativamente dagli sguardi molto espliciti dei suoi genitori, ha deciso di ritirarsi, per via momentanea, in quel di Maiori, un paradiso terrestre dove ha trascorso la maggior parte della sua infanzia con i nonni materni che sempre l’hanno accolta e sempre l’accoglieranno a braccia aperte: il suo scopo primario, per ora, è sopravvivere fino a quando rimedierà la soluzione ai suoi problemi, magagne quasi impossibili che per il momento sta cercando di accantonare il necessario per ritrovare sé stessa e cominciare di nuovo da dove forzatamente aveva lasciato.
Tra la normalità di una routine dimenticata a cui, però, si presta ben volentieri, passeggiate sul lungo mare condite da un buon gelato o dai romanzi che più ama, un lavoro provvisorio atto ad aiutare come può l’amica appena conosciuta Aria al negozio di fiori dei suoi genitori, piccole mansioni tra cui la classica spesa indirizzate ad assistere gli anziani Mirella e Dario che la ospitano senza fare domande indiscrete per le quali la ragazza, di sicuro, proverebbe vergogna a solo sentirle menzionare, Laura non può certo pensare che all’orizzonte il destino abbia in serbo per lei qualcosa di oltremodo eccezionale, la fine di uno sterile ristagno che cominciava a starle stretto e l’inizio di una dinamica avventura che la indurrà a esistere sul serio.
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Può la vita ferire a un livello tale da costringere noi sfortunati a percepire il desiderio di nasconderci alla vista del prossimo, rifugiando le nostre membra martoriate dagli eventi in qualche località aspaziale per evitare sia un mondo ostile che mai ci ha accettati nella totalità da pregi e difetti schierati in battaglia sia, per quanto possibile, quei noi stessi verso cui proviamo una così elevata vergogna che rifletterci allo specchio sarebbe davvero l’Apocalisse della nostra esistenza deleteria da stress post traumatico? Quando alle spalle si possono annoverare, per la maggiore, vicissitudini disgraziate a causa delle quali il nostro personale inventario ha ottenuto, col tempo, l’ingente capienza dal retrogusto pessimistico di cui tende a pavoneggiarsi giorno dopo giorno, insieme nocivo di mortali contingenze che nutrono l’ambizione di farci credere al non avere alcuna possibilità di rivalsa poiché guerreggiare contro i mulini a vento porta all’inevitabile sconfitta totale, perdere sensibilmente la fiducia nell’altrui presenza, trincerandoci nel nostro intimo quale prigione dorata dalle comodità assicurate e bandendo da esso tutto ciò che potrebbe immischiare nella matassa aggrovigliata del nostro futuro un diverso capace di amarci senza riserve o pretese di sorta, è la conseguenza più scontata dell’avvicendarsi opprimente di iattura da manuale, iter pericoloso che ci manovrerà di certo verso l’epilogo opportuno di questi drammatici casi, la fine assicurata di un’era in cui essere liberi da tributi morali implica non attorniarsi di gente che del voler bene ha fatto una dote creativa.
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Perciò, raggruppati in seno i fantomatici burattini con la loro proverbiale baracca, sciocche paccottiglie di un pregresso dall’aria ormai defunta che, alla luce dei fatti, assumono un carattere opposto a quanto guadagnato ai loro esordi di vita mai vissuta, riesumiamo dal passato il giusto riparo per l’esatto attimo fuggente in carica, quel minuscolo posto illustre che, alla stregua di un Eden recuperato nei meandri di un dimenticatoio degno della sua mancanza, grazie alla cortese imparzialità delle sue segrete reminiscenze, priva la nostra anima dolente delle critiche tanto attese quanto denigrate, voci di corridoio che, dando aria alla bocca per permettere la fuoriuscita di cattiverie gratuite, sapranno dilaniare irreparabilmente come fardelli d’amore per cui il tempo saprà essere (in)clemente, sabbia bianca che scorre in una clessidra dal peculiare ticchettio da lancette invisibili, ore fondamentali per chi conosce il proprio avvenire e vuole ad ogni costo pigiare l’acceleratore, maniera veloce affinché ricordare non sia più semplice e ripartire da capo sia meno utopico: con un destino già scritto che impone un certo atteggiamento da non sottovalutare, bisogna decidere davvero come affrontare la nostra storia ormai inquadrata in tutti i suoi dettagli, da un lato, rimanere impotenti e vedere chi amiamo deperire, morendo a poco a poco con loro senza perlustrare gli anfratti di un’intera strada maestra per scovare la strategia di tecnicismi vari in grado di lottare assieme a noi per la causa di cui ci facciamo portavoce, con l’aggiunta di nascondere, in modo consapevole, enigmi impostici dalle circostanze fortuite per le quali mentire indora una pillola troppo grossa da mandar giù, convinzione di un’epoca infinita che, spesso, ci ha portati a scegliere l’erroneo a discapito del preciso, leciti fraintendimenti che gettano nel panico e inducono a riflessioni inesistenti da trama arzigogolata, all’opposto, procacciarci la forza sufficiente a ribellarci, in barba alle ipotetiche conseguenze del gesto, dando alla verità il trono a lei spettante poiché l’arcano lede più di mitigare, cominciando a considerare tutte le variabili aleatorie prima di procedere in una direzione specifica, cercando, inoltre, di vivere al massimo, come se nulla fosse, senza però togliere la cautela dell’ignoto da debellare, lo stesso individuo maligno che, attraverso il mero dialogo tra due, viene affrontato a testa alta e mente sgombra.
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Svegliarsi dalla bolla in cui volutamente ci siamo imprigionati è faticoso.
Proseguire, comunque, a vivere il nostro sogno lo è forse di più.
Dopotutto, l’idea che abbiamo sempre avuto è ormai perduta e tornare indietro possiede quella totale impossibilità dell’intuitivo che, ovvio, non vedrà mai una fine certa; eppure, oltre il banco fitto di nebbia in cui stiamo soggiornando desiderosi di sparire nell’ombra di una conclusione voluta, potremmo ottenere l’opportunità di risalire la scarpata imponente dalla quale siamo rovinosamente scivolati, valanga di ossa e carne che, debilitandoci non poco, ha imposto, davanti al nostro cammino, uno scoglio interessante da superare, moto ascensionale che può strabiliarci se permettiamo al fato di prenderci finalmente per mano, un tornare come prima che sa di nuovo e rimembra il vecchio, un rimontare in sella che trasuda semplici difficoltà e difficili semplicità da aggirare quali scomodi eredi di fastidiose antenate: infatti, proprio negli istanti più drammatici al cui orizzonte l’oscurità aveva sostituito definitivamente l’alba in fioritura, quasi a profetizzare l’esodo delle sciagure funeste, l’amore può trasformarci nei supereroi di cui abbiamo davvero bisogno adesso, energia interiore che pretende di essere trovata e sfruttata al meglio per annientare nemici di calibri diversi eppure simili, i medesimi che, seducenti, volevano obbligarci a gettare la spugna nonostante la piccola fiammella di speranza aleggiante di fronte ai nostri occhi in lacrime, castelli traballanti di carte arrendevoli che spezzano il maleficio affascinandoci con un incontro da fuochi d’artificio, accidentale casualità che sembra gettare le basi di una sorte benevolentissima, dolce incentivo che arma la nostra indole ammaccata di ulteriore coraggio ed ennesima fiducia, tenzonando quanto si può e quanto si deve, sacrificio di sé stessi in nome della propria metà combaciante che, però, riesce ad apprezzare anche le vie di mezzo da abili condottieri di epici scontri atemporali, compromessi importanti di un presente che vale poco senza un domani certo.
In fin dei conti, la vita è una sola e, consumandosi in fretta, deve essere provata: non temiamo il sentimento perché, meteora o no, è l’unico a farci dire Esisto davvero.
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In un tripudio di vivide e distinte scenografie in cui il lettore, fin dal primo capitolo, si ritrova teletrasportato nel mentre dello strenuo voltare di pagine al quale si è votato anzitempo, località reali dove l’incubo è bandito e il sogno prende vita, guidando il pubblico a pensare di conoscere bene Maiori anche se, molto probabilmente, non è ancora mai stato in quella porzione di Costiera Amalfitana, Susy Tomasiello riesce a dimostrare la versatilità del suo inconfondibile stile, elevate gentilezza e sensibilità in un’impareggiabile firma dalla quale si riesce a intravedere un maturo passo avanti rispetto al suo consueto operato, giudiziosa assennatezza nel decidere di trattare diverse tematiche autorevoli pur mantenendo la peculiare ars scribendi che sfoggia dall’inizio della sua professione di autrice, camaleontica e ripida salita per intraprendere la quale adattarsi è l’unica arma vincente: sebbene la monumentale longevità dell’opera possa un tantino destabilizzare, portando a credere che forse, valutando l’abituale ristrettezza a cui la paroliera napoletana aveva fatto conoscere ai suoi più routinari astanti, potrebbe rivelarsi il troppo capace di stroppiare, unitamente a un intreccio senza fronzoli la cui linearità comunque non pecca della giusta suspense inducente il lettore a rimanere sul chi vive fino all’epilogo della storia di Laura e Thomas, nonostante possa conoscere il basilare modus operandi di Susy Tomasiello, la scorrevolezza evidente di Note d’amore trasforma il libro nella canonica scampagnata domenicale, un convegno familiare di colori e sapori in cui passare qualche ora del pomeriggio in tranquillità e armonia, ordinato pentagramma di esistenza in cui le alterazioni momentanee fanno la differenza quanto quelle in chiave, palesando la loro sostanza di collante essenziale dello spartito.
Perché, dopotutto, da soli non si è mai niente.
Creazione a cura di BookCreativa
Scheda libro
Titolo: Note d’amore
Autrice: Susy Tomasiello
Casa editrice: –
Pagine: 420
Anno di pubblicazione: 2019
Genere: Romance, Narrativa
Costo versione cartacea: 11.12 euro
Costo versione ebook: 1.51 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
5 Aprile 2019 at 22:29
Lara! Ma che meraviglia grazie!
Adoro questa recensione grazie, grazie!
Ma grazie anche per tutto <3 <3