Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom

 

 

 

 

Grande desiderio di immergersi in un’ambientazione temporale da sogno lontano
Alla ricerca di traversie così pazzesche e sui generis da far invidia alle montagne russe
Voglia estrema di farsi una sana risata in barba alle preoccupazioni del quotidiano
Ostinato bisogno di rifugiarsi in un’eleganza dove “pacchiano” è ancora un neologismo
Strenua necessità di emozionanti batticuori per rimodernare la monotonia quotidiana

 

 

Si ringrazia la casa editrice Astoria Edizioni per la copia ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio

 

Nonostante, da una parte, l’uditorio si scontri facilmente, già nei primi capitoli dell’opera, con una moderata problematicità riguardante sia la nomenclatura dei vari personaggi coinvolti nella scena regency appalesataglisi di fronte sia la dislocazione dei suddetti figli di carta all’interno del loro stesso albero genealogico esibito in una veste tanto prolifica quanto ramificata e, dall’altra, la sentita mancanza di, come minimo, un capitolo d’epilogo, a livello del quale ogni performance vissuta fino a quell’istante si ritrova assieme ai suoi gemelli in affinità conformative per tirare le somme di un itinerario ormai in dirittura d’arrivo, obblighi i pellegrini della carta inchiostrata a giocare al ribasso con le aspettative nutrite all’inizio del viaggio nero seppia, pur di accettare, senza lamentarsene, un finale davvero troppo aperto per essere definito tale nel verso senso della parola, L’erede misterioso di Georgette Heyer è la rivincita dell’ombra spesso maschile sulla luce di solito femminile, capovolgimento totale dei ruoli usuali che, malgrado spiazzi in positivo le consuetudini ben radicate degli habitué dell’autrice inglese, testimoniando la profonda giustezza del nome di battesimo del libro coniugato al sesso forte per eccellenza, permette di scernere comunque gli attributi stilistici di uno dei capisaldi della scrittura ambientata tra il 1811 e il 1820, i dialoghi esuberanti ove un solo la è l’intero concerto, l’impronta tragicomica che fa ridere una volta e piangere la seconda, le emozioni dirompenti che vogliono colpire per affondare, triade incantata sul vergato andante che scommette e vince, sempre.

 

 

 

 

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: L’erede misterioso
Autrice: Georgette Heyer
Casa editrice: Astoria Edizioni
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2022
Genere: Regency
Costo versione ebook: 9.99 euro
Costo versione cartacea: 19.00 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Trama: C’è fermento a Darracott Place, antica ma decaduta magione nel Sud dell’Inghilterra. È in arrivo Hugo, il nuovo erede di titolo e beni del tirannico lord Darracott, il cui carattere è divenuto ancor più irascibile dopo la morte del primogenito Granville e di suo figlio Oliver, annegati al largo della Cornovaglia durante una sfortunata spedizione navale.
Hugo, militare di carriera, è sconosciuto a tutti gli altri Darracott. È figlio, infatti, del secondogenito del dispotico capofamiglia, ripudiato da quest’ultimo per aver sposato una tessitrice. Il suo arrivo, quindi, è visto con grande avversione sia da chi pensava di ereditare il titolo, sia semplicemente da chi dà per scontato che Hugo sia uno zotico; anche la ribelle Anthea, sua cugina e promessa sposa per volere del nonno – che vuole rialzare il tasso di sangue blu in famiglia – teme di fare un pessimo matrimonio.
Hugo in effetti appare fin da subito piuttosto avulso dal contesto in cui dovrà inserirsi: non ha un cameriere personale, non viaggia in carrozza e parla nel rustico dialetto dello Yorkshire. Ma è davvero un “borghesuccio” come tutti temono o in realtà si diverte a prendersi gioco dei suoi nobili parenti?