Quando sono inciampata malissimo nella scorsa settimana -considerando il peggioramento improvviso della mia vista nel weekend appena precedente, direi che è stato già tanto non deprimermi sul colpo nell’istante in cui ho saputo che abbandonare le lenti a contatto notturne per riabbracciare i miei amati occhiali sarebbe stato il piano da seguire da quel momento in avanti: pensare al peggio, in occasioni dove la fragilità emotiva può avere la meglio pure su chi ne è un po’ immune, è abbastanza normale e, sebbene si sappia di dover trovare delle distrazioni per poter avere anche solo una chance di andare avanti un piede dopo l’altro, a volte non è così semplice distogliere le elucubrazioni dalla cattiva strada poiché la problematica in corso potrebbe essere superiore alle proprie capacità risolutorie nel breve periodo!-, malgrado abbia teorizzato che avrei trascorso una delle peggiori parentesi della mia vita -so che non vederci è una bazzecola in confronto ad altre questioni forse più importanti, ma provate a immaginare di aver perso l’abilità di guardare il mondo in modo nitido e di non possedere alcuna opzione per sistemare il difetto sia nel qui sia nell’ora: se si è abituati a osservare la qualunque, dopotutto, essere costretti ad abituarsi a un calo stratosferico indurrebbe tutti a una bella crisi di nervi nei riguardi del vicinato senza eccezioni-, mi sono dovuta ricredere subito perché non solo ho ottenuto al voto un qualcosa di posticcio per avere, quantomeno, una buona visione da vicino -in fin dei conti, non sono ancora in ferie, purtroppo, e, quindi, il lavoro ha necessità di essere espletato come al solito!-, ma ho anche potuto staccare la spina grazie alla nuova opera di Georgette Heyer che Astoria Edizioni ha pubblicato in data giovedì 3 giugno.
Per celebrare la suddetta contingenza fortunata, la beneamata Susy de I miei magici mondi non ha esitato ad organizzare un Review Party dedicato con lo scopo di omaggiare, in una delle tante maniere possibili per noi lit-abitanti della blogosfera, La vedova riluttante, un Regency particolare che riesce nell’impresa di unire il classico stile dell’autrice inglese a una trama facente parte, per così dire, della letteratura d’azione: non aspettandomi che la storia prendesse una simile piega -manco un parrucchiere top sarebbe stato in grado di espletare tale acconciatura (?) da erculea fatica: sì, questa scrittrice è stata capace di rendere l’impossibile possibile, decretandolo alla portata di chicchessia-, il mio parere post lettura è stato così entusiastico da sentirmi obbligata a consigliare il presente titolo all’universo circostante, attraverso l’ennesimo appuntamento con la mia rubrica Ambarabà , dove, per l’appunto, suggerisco delle opere come solo un medico dedito alla sua professione potrebbe mai fare. Che aspettate, allora? Leggete i Sintomi e, se corrispondono ai vostri, dopo aver adocchiato il Foglietto illustrativo, andate in libreria per ottenere la vostra Prescrizione!

Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom

 

 

 

 

Ragguardevole hype per la pubblicazione del nuovo libro di un’autrice amata
Grande curiosità verso un esponente del regency con tinte spionistiche alla James Bond
Bisogno stravagante di ascoltare la “voce” del più originale dei personaggi inchiostrati
Morboso desiderio di gustare dei battibecchi sia ironici sia atipici fra main characters
Alla ricerca di un’opera travolgente dove la parola chiave è ridere dall’inizio alla fine

 

 

Si ringrazia la casa editrice Astoria Edizioni per la copia ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio

 

Tuffandosi ad angelo nella realtà incontaminata di una classica prosa âgée dalle specifiche denotazioni umoristiche che, malgrado possa naturalmente scontrarsi con l’opinione degli astanti più pretenziosi a causa dell’epoca temporale in cui la sua autrice ha deciso di ambientare la storia alla quale dà l’unica voce narrante, riesce nell’opera d’incastro perfetto con lo scenario a sé limitrofo attraverso un’esattezza straordinaria di particolari, vincendo ogni difficoltà del caso tramite equilibrio e armonia delle parti, un universo parallelo ben congegnato dove qualsiasi personaggio, secondario o primario poco conta, non solo riceve il nulla hosta di parlare in propria vece a briglia sciolta e senza alcuna restrizione, ma possiede anche un ruolo fondamentale negli intrecci della spy story tragicomica che, divisa tra l’Inghilterra e la Francia negli anni della Reggenza, sequestra il lettore con poche parole in sostanza e tante emozioni sulla carta, La vedova riluttante è l’ennesima prova tangibile del genio infinito di Georgette Heyer, cascata d’ossidiana su pagine nivee che, barcamenandosi entro un dialogo sagace e una cronistoria incalzante, anima il party letterario targato Astoria Edizioni a suon di fiati sospesi e respiri mozzati, numerosi ragionamenti d’ovvia intelligenza generatisi nel corso delle peripezie descritte, da una parte, e, dall’altra, sghignazzate perpetue di lapalissiana conseguenza scaturitasi nel nulla a causa del tutto, melting pot già esplosivo che, bramando un maggior ricordo, alza il tiro con la fine romance bramata davvero dalla qualunque.

 

 

 

 

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: La vedova riluttante
Autrice: Georgette Heyer
Casa editrice: Astoria Edizioni
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2021
Genere: Regency
Costo versione ebook: 9.99 euro
Costo versione cartacea: 18.00 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Trama: Convinta di prendere servizio come governante, la giovane Elinor Rochdale deve fronteggiare un’incredibile vicenda: al termine di un lungo viaggio che dovrebbe condurla nella dimora della temibile signora Macclesfield, si trova invece in una casa signorile ma decadente, al cospetto di un elegante gentiluomo, lord Carlyon, che le chiede di sposare il cugino Eustace. Elinor capisce presto di essere arrivata nella casa sbagliata e teme di essere in presenza di un pazzo. Ma così non è. Grazie all’irresistibile fascino e alla lucida logica di lord Carlyon e alla sventatezza del suo giovane fratello Nicholas, Elinor si sorprende a diventare sposa e vedova nel breve corso di una notte e a trovarsi al centro di una singolarissima vicenda di documenti segreti, agenti inglesi al servizio di Napoleone, spie e assassini.

Una rocambolesca trama gialla e gli immancabili colpi di fulmine ci regalano una Heyer al suo meglio.