Anche se ormai posso dichiarare con certezza di essere una lettrice oltremodo smaliziata, rinomata esperta del triplo carpiato nei meandri di fogli rilegati da cui ho potuto imparare quanto la compagnia del silenzio indotto dalle pagine sia la giusta panacea al mio animo a volte troppo irrequieto per essere domato con altri banali rimedi poveri dell’unicità su carta inchiostrata, avviene molto spesso che riesca ancora a impressionarmi positivamente di fronte a determinati capolavori di risma, piccoli mondi paralleli dalle fattezze assai singolari che esprimono la propria rarità intrinseca attraverso le consuete parole di ogni giorno, universi su scala minuta che rivelano una profonda bellezza alla quale resistere può essere classificata come erculea impresa.
Quando domenica scorsa mi sono dedicata al secondo volume della trilogia Absence, L’altro volto del cielo, di Chiara Panzuti, avventura indelebile di china che ho intrapreso grazie alla Gilda delle Blogger in occasione del secondo evento Review Party & Bonus Track riservato alla serie della sopra menzionata autrice italiana, ho percepito un’immensa scossa nel fulcro delle mie emozioni, quel cuore pulsante di nervi scoperti che si risveglia solo se l’epicentro del terremoto di sentimenti arriva a intaccarmi negli anfratti più nascosti, portandomi a un’assimilazione quasi immediata delle nuove peripezie di Faith, sollecite vicissitudini in cascata che proverò a esporvi oggi con la rubrica Istantanee di lettrice per il revival memorabile di un vero fulmine a ciel sereno.
Creazione a cura di Sara, admin del blog Il club delle lettrici compulsive
I quattro sono tornati, ma il loro non sembra affatto un gioco.
La reazione collaterale della loro sfortuna si è, infine, materializzata, provocando ripercussioni fisiche e psicologiche che potrebbero condurli sia all’ultima vittoria sia alla disfatta finale.
Il cambiamento è ormai alle porte: c’è chi non lo vuole ancora capire per paura del dopo o per la speranza del prima o entrambi; c’è chi lo ha compreso e accettato dando prova di cieca fiducia in qualcuno che forse non se la merita davvero; c’è chi desidera osservare il quadro generale per poter dare la propria opinione schierandosi dall’una o dall’altra parti, se obbligato.
Non è facile aprire la mente a ogni possibilità di sorta, in particolar modo se il timore di commettere un errore e perdere per sempre aleggia opprimente sulla fragile testa come l’emblematica spada di Damocle, ma è necessario aprire gli occhi e guardare entrambe le facce della medaglia perché non si sa mai cosa l’una o la seconda possa celare nelle sue trame metalliche.
Il chiodo fisso rimane, però, la famiglia che si è scelto di avere, l’unica e vera bussola di esistenza riconosciuta a cui non si è disposti a rinunciare, sebbene gli estremi di un voltafaccia siano presenti dando sfoggio di sé in parole e azioni imprevedibili: vi è un solo Nord a questo mondo e, volenti o nolenti, l’ago punterà sempre lì.
Distruggendo fin dall’inizio lo spettro Il seguito non è quasi mai all’altezza del suo precedente, L’altro volto del cielo soddisfa tutte le aspettative che un lettore medio avrebbe potuto nutrirvi custodendo ancora nel cuore il ricordo della climax conclusiva del primo volume, dando prova non solo di essere all’altezza de Il gioco dei quattro, ma di averlo anche paradossalmente migliorato, come se già quest’ultimo non avesse guadagnato l’oro del podio di carta e inchiostro: mediante uno sconfinato utilizzo di eccezionali colpi di scena grazie ai quali le vittime neurali rimangono devastate pure giorni dopo, a seguito di un passaggio sotto forma di tsunami apocalittico, Chiara Panzuti risveglia con estrema facilità l’attenzione del suo pubblico svelando ulteriori informazioni sulle avventure di una ragazza assai diversa da quella lasciata alla Plaza Grande in San Francisco de Quito, Faith, l’immagine di una donna cresciuta che, sebbene non abbia alcuna intenzione di rinnegare sé stessa, si renderebbe protagonista indiscussa di nefandezze per salvaguardare quanto trovato per caso, uno scontro diretto fra ciò che è stata un tempo e ciò che dovrebbe essere ora, forzata altalena in grado di far oscillare chiunque, dal più forte al più debole, dal personaggio di fantasia all’individuo di realtà.
Mentre il mondo si distraeva, io potevo capire la differenza.
Mentre il mondo si distraeva, io riuscivo a vedere cosa celava il futuro.
Creazione a cura di Sara, admin del blog Il club delle lettrici compulsive
Si ringrazia l’autrice Chiara Panzuti per la copia ricevuta in omaggio.
Scheda libro
Titolo: L’altro volto del cielo
Serie: Absence #2
Autrice: Chiara Panzuti
Casa editrice: Fazi Editore
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2018
Genere: Thriller, Narrativa, Fantascienza
Costo versione ebook: 6.99 euro
Costo versione cartacea: 15.00 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Sinossi: In L’altro volto del cielo, nuovo capitolo della trilogia di Absence, è trascorso appena un mese dall’inizio del gioco insidioso di cui l’uomo in nero tiene le fila, e le coordinate dell’ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L’invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro, e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell’antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un’inaspettata prontezza fisica e mentale. Sotto l’ombra dell’Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell’uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma fronteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell’Illusionista e si troverà faccia a faccia con l’altro volto della competizione e di se stessa.
Secondo volume della trilogia, L’altro volto del cielo mette in scena la battaglia interiore che divide Faith tra la lealtà verso i suoi amici e la fascinazione per un futuro da combattente, dimentica di tutti e da tutti dimenticata. A cosa saremmo disposti a rinunciare se ci venisse offerta una nuova possibilità per riaffermare noi stessi? La nostra identità consiste più nel ricordo di ciò che eravamo o in ciò che ancora possiamo essere? Un libro magnetico e profondamente attuale, dove la battaglia più difficile è quella con noi stessi.
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