Nonostante sia quell’amante cronica della procrastinazione che sembra nutrire davvero un’infinita contentezza nel giungere all’ultimo minuto per espletare la propria To Do List organizzata in ogni suo dettaglio, proprio perché sotto sotto amo la meravigliosa pianificazione che dona un senso logico alla baraonda imperante nel mio cervello iperattivo, quando Chiara del blog La lettrice sulle nuvole mi ha invitata a dare il mio contributo alla rubrica Questa volta leggo, appuntamento mensile in condivisione che prevede la lettura e relativa opinione di un testo rispondente all’argomento scelto di comune accordo dalle partecipanti, ho pensato che sarebbe stata una bella occasione, da un lato, per fraternizzare di più con vecchie conoscenze unite alle nuove e, dall’altro, smaltire gli arretrati costantemente impilati sulla mia scrivania ricolma in eccedenza.
Quindi, per non perderci in ulteriori chiacchiere superflue, ringraziando prima di tutto la carissima Ropolo e la sua partner in crime Dolci de Le mie ossessioni librose per avermi accolta nella loro cricca ed evidenziando poi il topic di giugno con la formula Un libro con una persona in copertina, attraverso l’odierna recensione concernente I battiti dell’amore salpiamo immantinente in direzione dei lidi di Jewel E. Ann per la quale ho voluto dedicare un Comprato e Divorato da leccarsi i baffi.

Creazione a cura di Dolci del blog Le mie ossessioni librose

500 g di demotivante senso di colpa
450 g di musica teraupetica
400 g di profonda tristezza
200 g di lutto perpetuo
Tre cucchiai di imprevisti ben dosati
Genitori presenti e decisamente amorevoli
Un litro di frecciatine ambigue
5 + 3 talentuosi “bambini ratto”
Un pizzico di intolleranze varie e suoni molesti
Un uomo distrutto in costante penitenza
Una donna solare che ha perso la speranza
Un ragazzino diretto e anaffettivo

Barcamenandosi fra l’impiego di valente avvocato ben remunerato e la parte di genitore apprensivo nei confronti del figlio affetto da una lieve forma di sindrome di Asperger, Flint Hopkins, ex giocatore di football che, a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore, ha visto dissolversi al college la sua unica possibilità di diventare quel professionista sul campo in cui aveva riposto per anni ogni sua giovane speranza luminosa, sta cercando il giusto inquilino per i locali soprastanti il suo studio legale a Minneapolis, un luogo tranquillo che l’azzeccagarbugli da tempo single vorrebbe mantenere così per l’eternità, al pari, insomma, di un tempio sacrale votato alla calma piatta da estremo zen.
Tuttavia, il destino, non sembrante proprio essere del suo stesso avviso, sceglie di introdurre sul suo palcoscenico la tanto bella quanto stravagante Ellen Rodgers, vivace musicoterapeuta che, in un’altalena di polifonie scambiate, il più delle volte, per rumori molesti, forse riuscirà ad aprire il varco perfetto in un cuore ormai di ghiaccio.

Sebbene dalla trama venga, a grandi linee, manifestata una storia dal leggero tenore narrativo in cui l’amore più dolce spunta, per caso e senza invito, dalle pagine in cascata con mastodontica evidenza lapalissiana, I battiti dell’amore di Jewel E. Ann nasconde, fra i suoi anfratti celati dal non saper ancora nulla a riguardo, considerevoli tematiche inattese che, quali reti vuote di pescherecci al largo della costa, gettandosi nella mischia dei nuotatori voraci di termini scritti, si ergono a inflessibili aguzzini nei confronti di un lettore preso oltremodo alla sprovvista, punto di forza della storia di Flint ed Ellen poiché la trattazione dei suddetti argomenti non risulta essere né così banale da passare in sordina ai margini del romanzo né altrettanto pesante da rincarare la caratteristica autorevole dell’opera, un equilibrio netto delle componenti che affiora con destrezza dalle righe di un libro, purtroppo, non totalmente incalzante: infatti, nonostante al principio il ritmo frenetico e convulso delle vicende esposte impone al pubblico un certo grado elevato di assimilazione delle parole, oltrepassata con abbondanza la prima sezione illustrata attraverso una linea di demarcazione invisibile, si urta contro una cronaca di eventi che quasi non si identificano con i blocchi di partenza, un clamoroso declivio lungo cui l’uditorio rischia di caracollare in maniera disordinata, obbligandosi a sospendere senza ritegno lo svoltare delle pagine e ad abbassare la guardia nei confronti dei plot twist a venire, una fiamma tenue ormai domata in grado solo di rischiarare le debolezze della struttura letteraria, da un lato un personaggio che si dilegua nel nulla nonostante, con un ruolo influente, abbia dato prova di possedere l’ultimo lessema da pronunciare, all’opposto la traduzione a intervalli ridicola per la selezione di vocaboli consoni eppure inopportuni, percezioni non desiderate che fatidicamente vengono a galla rimanendovi alla stregua di zattere eroiche durante i marosi della vita.
Per fortuna, la conclusione affievolisce in minima quantità il leggero insuccesso venutosi a generare poiché il gradevole romanticismo di liete vicissitudini in percezione e l’eco sonora di una memoria impossibile da dimenticare permettono al lettore un ritorno alle origini de I battiti dell’amore, lo stesso incipit meraviglioso che ha trangugiato in un unico boccone sostanzioso, rara e preziosa vivanda che rimpinza sempre e non ingrassa mai.

 

 

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: I battiti dell’amore
Autrice: Jewel E. Ann
Casa editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2019
Genere: Romance
Costo versione ebook: 4.99 euro
Costo versione cartacea: 9.90 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Data d’acquisto: 19 maggio 2019
Data d’inizio lettura: 19 maggio 2019
Data di fine lettura: 20 maggio 2019

 

 

Creazione a cura di Dolci del blog Le mie ossessioni librose