Mentre percepisco finalmente dentro di me il grande desiderio di scrivere -so che si dovrebbe fare ogni giorno, sia per entrare nell’ottica di una sana abitudine routinaria, sia per consentire alle procrastinatrici/pigre/lamentinedituttoh come me di riuscire a partorire qualcosa di più di un semplice paragrafo sconclusionato da cancellare e riscrivere all’infinito, ma ho notato che, talvolta, quando, per così dire, mi “obbligo”, rifuggo ciò per cui mi sto sforzando, quasi avesse la peste e fosse in grado di contagiarmi solo col pensiero: è una sorta di causa-effetto alla Merovingio style (qualora non aveste visto Matrix, recuperatelo perché altrimenti non potremmo essere amici) secondo la quale mi comporto alla pari di una bambina capricciosa che è stata privata del suo giochino e, rimproverata per averlo usato troppo, si ostina a fare il broncio, mantenendo un silenzio tombale anche dopo 349304930 ore dall’accaduto-, oggi torna operativa la meravigliosa rubrica Quattro Lady per un libro, l’appuntamento condiviso, ormai a cadenza casuale -perciò, tenete d’occhio i vostri schermi per i nostri aggiornamenti!-, tramite cui io, Susy de I miei magici mondi, Catia del blog Rivendell: Katy Booklover e Tania di My Crea Bookish Kingdom ci cimentiamo nella recensione del medesimo historical romance scelto insieme per l’occasione.
Se da una parte le mie compagne di avventura inchiostrata in quel dei tempi andati vi illustreranno Trama, Stile di Scrittura e Ambientazione -l’assegnazione delle tematiche alle partecipanti è sempre scelta attraverso un’estrazione random, giusto per permetterci di discorrere a rotazione della tetralogia di aspetti fondamentali per un qualsiasi libro. Potete immaginare, quindi, la mia sorpresa presente di fronte alla stessa combinazione marzolina: adoro questo genere di coincidenze-, focalizzandomi soprattutto sui Personaggi di Contessa per errore, qui sotto vi spiegherò il motivo per cui la tanto bella quanto troppo breve opera di Annie Burrows mi abbia delusa tantissimo, un 5 stelline che non ci ha creduto abbastanza e ha dovuto accontentarsi, invece, di una valutazione da 3.

Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom

 

 

 

 

Nonostante la conclusione troppo spiccia patisca delle fattezze alle quali è stata così prematuramente associata da sparpagliare la lucentezza ottenuta a suon di pagine svoltate e paragrafi sbranati, regalando quindi terreno a un oblio dove il lettore, spaesato dall’immediatezza con cui si è ritrovato innanzi alla parola Fine, rinnega le emozioni in crescendo vissute fino a quell’istante pur di vivere a pieno la bruciante delusione del niente di fatto, precipitoso schiantarsi al suolo che, destando dal torpore di un piacevole viaggio nell’universo di Morfeo a causa dell’assenza dell’emblematico paracadute salvifico, non solo induce a dimenticare la bellezza sin lì reperita sotto forma di contingenze oscillanti fra il romantico e il divertente, ma persuade anche all’adocchiare notevoli questioni aperte poco prima del ventiquattresimo capitolo e, per forza, non chiuse all’ombra poco lontana dello stesso, Contessa per errore resta il classico sospiro di sollievo che si desidera tirare quando la realtà prende il sopravvento e obbliga alla fuga qualunque sua vittima.

Dorothy alzò lo sguardo per incrociare quello dell’uomo. Era molto alta, per essere una donna, ma Worsley la sovrastava di almeno due spanne. E aveva spalle ampie, possenti.

Mentre alcuni dettagli sul background passionale del main character maschile sembrano perdersi lungo il viale alberato delle contingenze raccontate, imponendo all’uditorio di porsi delle domande in merito, forse per sanare la tipica curiosità che il viandante letterario medio esprime quando si trova davanti un enigma da sviscerare poiché non è stato completamente soddisfatto dalle vaghe delucidazioni proposte dalla narrazione, o magari per soddisfare il grande zelo al quale una ripartizione di astanti dà voce nel momento in cui fronteggia l’occasione perfetta per arricchire meglio quanto sta leggendo, neo manifesto dalle sparute dimensioni che viene a galla persino nell’ambito delle pure emozioni nate fra i due protagonisti, senza ricordarsi, ahimè, del graduale processo di crescita tanto amato dall’occhio critico della sottoscritta, Contessa per errore di Annie Burrows mostra la forza e il coraggio di una donna pragmatica fuori dal suo elemento che, pur di salvaguardare i propri cari, è disposta a rinunciare a tutto, persino a sé stessa.

Non era bella, né particolarmente femminile. Non aveva mai frequentato quel genere di persone e si sentiva impacciata. Avrebbe fatto fatica a mostrarsi disinvolta, per evitare che suo marito si vergognasse di lei.

 

 

 

 

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: Contessa per errore
Autrice: Annie Burrows
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pagine:
Anno di pubblicazione: 2021
Genere: Historical Romance
Costo versione ebook: 2.99 euro
Costo versione cartacea:
Link d’acquisto: Amazon (ebook)
Trama: Inghilterra, 1818
Lord Tobias Spenlow, Conte di Worsley, irrompe in una locanda per fermare una fuga d’amore e riportare a casa la giovane compromessa. Peccato che carichi in carrozza la persona sbagliata. Ora tutti sono convinti che lui abbia rapito volontariamente la bella e innocente Miss Dorothy Phillips, governante, rovinandole la reputazione. Toby si considera un uomo d’onore, e le offre un matrimonio di convenienza, promettendole che sarà molto rispettoso. Lei, in cerca di lavoro per aiutare la sua famiglia e ormai convinta di essere caduta in disgrazia, è costretta ad accettare. Il rispetto che presto iniziano a provare l’uno verso l’altra sarà sufficiente a proteggere entrambi da un’attrazione che sembra ormai impossibile da controllare?