Mentre un periodo decisamente sconvolgente a livello emotivo sta facendo terra bruciata nei dintorni della sottoscritta, ormai una pazza scatenata considerando che, ogni sera, per staccare la spina dalla routine quotidiana, si mangia un libro diverso obbligandosi a raccogliere arretrati su arretrati sul fronte opinioni online, La Nicchia Letteraria si sveglia dal temporaneo letargo mediatico con un articolo suggestivo che, per la prima volta, vede l’anfratto blogosferico partecipante attivo in un GdL, gruppo di lettura organizzato da Susy de I miei magici mondi che mi riunisce a tante altre colleghe per condividere insieme un’avventura di pagine e inchiostro, La Terra, primo volume della trilogia distopico-romance di Monica Brizzi, La Principessa dei Mondi, targata Genesis Publishing.
Essendo ancora una neofita in questo campo, oltre a mettere le mani avanti cercando la vostra comprensione qualora la puntata con i capitoli 23, 24 e 25 non rispondesse alle vostre aspettative -prima o poi, imparo, lo giuro!-, vi avviso di stare attenti agli SPOILER presenti nell’attuale articolo e di aver associato le mie tre personali reactions che, durante la lettura della triade a me assegnata, hanno invaso, nell’ordine, il mio cuore palpitante: Mangio per dimenticare, WAAAAAT e Tempismo perfetto.

Creazione a cura della casa editrice Genesis Publishing

 

Fin dall’inizio del capitolo, troviamo una Niris preda di un vortice riflessivo che non le lascia un attimo il respiro: se da una parte continua a pensare di non avere alcuna idea su come muoversi per salvare Mirika dalle grinfie di Nantius e dai suoi malvagi propositi, dall’altro lato il volto di Max importuna, con esacerbante costanza, le sue elucubrazioni, inducendola a percepire sentimenti inediti che non sa gestire, visto che nemmeno nei confronti di Malarka, una sorta di figura paterna per lei, riesce a dimostrare fino in fondo l’affetto provato nel suo cuore.
Ma è davvero l’unica a sentirsi completamente spaesata? Anche la sua controparte maschile non è da meno: con il pretesto di passeggiare, palla al balzo che Niris coglie subito poiché vuole posticipare il più possibile l’inevitabile incontro con Malarka, mentre sana la sua curiosità in merito alla vita sulla Terra prima dell’arrivo dei Mirikiani, Max cerca di lasciarsi andare, esprimendo, al meglio delle sue scarse capacità, i propri sentimenti nei confronti della Principessa e cercando di rassicurarla come meglio può sul fatto che lei, da ora in poi, farà parte della sua famiglia, quella dei Ribelli.
L’orizzonte è, quindi, roseo e le mani intrecciate calano degnamente il sipario.

 

 

Fonte: Google Immagini

 

Ragazzi, ci siamo! Finalmente Niris si sprona a dovere per incontrare Malarka e ottenere, quindi, le risposte che andava cercando: non solo riesce a farsi confermare che appartiene alla stirpe umana e Nantius, effettivamente, ha dato un’ulteriore prova della sua malvagità lanciando sulla Terra quelle famose bombe, ma scopre anche l’inaspettato plot twist sul destino dei suoi genitori mirikiani, prima resi sterili dal fratello e poi avvelenati dallo stesso senza alcuna pietà in quanto la sua paura di dover dividere l’amore della famiglia e il trono a lui destinato ha preso il sopravvento.
La Principessa è ora scioccata. Fino a quale fondo di barile può arrivare quel maledetto a raschiare sangue e livore? Sarà l’atmosfera accogliente ritrovata, saranno le notizie appena trapelate, Niris comincia a mostrare i primi segni di cedimento, permettendo alla sua fragilità ben nascosta di affiorare e palesarsi a Malarka: tra una chiacchiera e l’altra, momento confessione in cui quell’uomo che l’ha sempre trattata come una figlia parla della ragione per la quale viaggiava spesso nella direzione dei lidi terrestri e del motivo per cui gli alieni hanno scelto proprio lei per adottarla portandosela con sé, la ragazza fin troppo coraggiosa dichiara ad alta voce le sue paure sull’amore e sul domani, il tutto alla portata d’orecchio di Max.

 

 

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È la domanda che ci stiamo ponendo tutti: Max ha sentito o no il discorso che Niris ha fatto a Malarka nel capitolo precedente? La Principessa se lo chiede, mentre si bea gli occhi con stralci della vita comunitaria all’interno di quell’hotel che ora cerca di chiamare casa, un microcosmo di uomini e donne diversi fra loro capaci di rendere memorabile qualsiasi semplicità entro le suddette quattro mura portanti di coraggio e determinazione nell’agognare la vittoria finale. Nonostante, adesso, abbia l’evidente possibilità di scorrazzare libera nella sua ormai ex prigione, ambendo magari a una camera da letto al secondo piano della struttura, a causa degli incubi che la visitano di notte, la ragazza preferisce rimanere nella sua cella, onde evitare qualsiasi disturbo per gli altri inquilini del piano: si sente già abbastanza inutile, senza dover aggiungere un altro carico da novanta sulle spalle.
In tutto questo, Max non tarda a farsi vedere. Niris se ne esce con il desiderio lancinante di mettersi alla prova, servendo i Ribelli come la combattente che vorrebbe essere dopo un addestramento mirato, magari con il suo guerriero. Lui, purtroppo, oltre a giocare a carte scoperte rivelando il senso di protezione che ora prova nei riguardi della Principessa, stroncato quasi sul nascere perché Tiran è arrivato e chiede udienza, è impossibilitato ad accettare la sua richiesta.

 

 

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Creazione a cura della casa editrice Genesis Publishing