Di ritorno dalla piccola parentesi veneziana che mi sono concessa da martedì a ieri, tre semplici giorni che però mi rimarranno per sempre nel cuore incastonati come gemme preziose di inestimabile valore, più o meno pronta a riprendere le attività settimanali che mi sono prefissata di mantenere in vece de La Nicchia Letteraria, questo venerdì pomeriggio mi dedico alla nostra rubrica BookRoad & Friends attraverso la quale potremo conoscere insieme Anno 2040 – Bomba demografica: sull’onda della giornata di venerdì 15 Marzo in cui nel mondo, lo sappiamo bene, si è celebrato il Global Strike for Future, l’autore Giacomo Ingrami, la cui opera, prenotabile cliccando qui sulla piattaforma di crowdfunding ormai nostra fedelissima nel dispensare progetti inediti scalpitanti per avere una chance, sta per superare il primo step verso l’effettiva pubblicazione, regala al nostro blog un approfondimento dove parlerà dell’ipotetico futuro del nostro pianeta, un domani incerto per antonomasia che, se da un lato possiede alte probabilità di essere tragico, dall’altro, con le giuste accortezze dell’oggi da parte nostra, potrebbe rivelarsi meglio di quanto crediamo.

L’avvenimento più importante di questi giorni capace di attirare l’attenzione di tutto il Pianeta è la manifestazione a sostegno di un modo di vivere più ecosostenibile.
Numerose manifestazioni si sono succedute in tante città del mondo, scatenando dibattiti e sollevando un problema ormai estremamente urgente e non più rinviabile. Gli eventi atmosferici sempre più frequenti e sempre più catastrofici sono la prova certa e concreta che non si possa soprassedere oltre. Si potrebbero citare migliaia di esempi ma cercando di selezionare, basti ricordare a livello mondiale l’uragano Katrina del 2005, lo tsunami del Giappone del 2011 e per ultimo, pochi giorni fa, il tifone IDAI in Mozambico e Malawi proprio nello stesso giorno delle manifestazioni.

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Credo che si possa affermare tranquillamente che il clima è ormai impazzito e siamo vicinissimi a un punto di non ritorno.
Il mio romanzo Anno 2040 – Bomba demografica affronta questi delicati argomenti seguendo una logica romanzesca. Quattro coppie di persone si incontrano casualmente mentre stanno trascorrendo una vacanza in Trentino. Discutendo iniziano ad affrontare queste problematiche e partendo dalle previsioni demografiche riportate da un giornale, iniziano un’analisi. Il ragionamento è molto semplice: se la Terra non riesce a sfamare quasi 7 miliardi di persone oggi presenti sulla terra, come potrà farlo con 10 miliardi previsti entro qualche decina di anni? Gli amici, due dei quali operano nel settore edile, mettono a punto alcuni progetti che riguardano in modo particolare le costruzioni del futuro e il recupero dei materiali edili. In pratica si tratterebbe di costruire quartieri sovrapposti in grado di ottimizzare l’utilizzo del territorio, risparmiare sull’energia e riutilizzare milioni di metri cubi di materiale edile in disuso. Con questi progetti i protagonisti riusciranno ad ottenere guadagni considerevoli ma non dimenticheranno il loro spirito ambientalista, destinando parte dei loro guadagni al recupero della plastica in mare.

Luglio 2017 stava finendo. Da oltre due mesi le temperature nella pianura dell’Emilia Romagna superavano spesso i quaranta gradi e anche la notte il termometro non scendeva mai sotto i ventisei. […] Non davano certo tranquillità le notizie trasmesse dal telegiornale. Gli argomenti principali di ogni giorno erano sempre gli stessi e riguardavano: gli sbarchi dei migranti; le follie del presidente della Corea del Nord; le minacce di Donald Trump e gli incendi ormai giornalieri lungo l’appennino meridionale, ma anche in Sicilia e Sardegna.