Considerando quanto, tutto sommato, mi diverta a creare interviste ad hoc nella direzione di quegli autori sufficientemente intrepidi da passare, con cristallina volontà e inequivocabile audacia, sotto al mio mirino da tiratore scelto, accogliere positivamente l’invito della cara Susy de I miei magici mondi a partecipare al blogtour per Sunrise proprio in veste di giornalista in erba è stato lapalissiano quanto il respiro naturale che ogni giorno fortunato decide di regalare ai miei polmoni desiderosi della loro canonica espansione.
Dunque, nell’odierna tappa dell’evento dedicato alla nuovissima uscita Genesis Publishing, mi preparo nel farvi conoscere, a 360 gradi, Anne Louise Rachelle, non solo lo pseudonimo dietro il quale si è venuta a creare una storia d’amore atipica capace di trascinare il lettore medio in una realtà parallela dove il mistero coglierà impreparato qualsiasi astante capitatovi disarmato, ma anche la ragazza che è riuscita a sconfiggere le proprie paure uscendo dal nascondiglio celante la sua figura da anni per brillare come Stella Polare nel firmamento preciso della carta inchiostrata con un’eleganza vergata davvero badiale.
Creazione a cura di Susy, admin del blog I miei magici mondi
Prima di avventurarci, oggi, nella piccola conversazione qui sotto in cui ho potuto trovare straordinariamente affinità d’indole fiocinando il mio organo pulsante di manchevole d’autostima e, domani, nella recensione all’opera che proprio l’organizzatrice della presente iniziativa condivisa ha realizzato per permettere, a chi ancora non vi si è tuffato, di dare un’occhiata sommaria a cosa lo attende nel libro, ricordo a tutti quelli che si sono sintonizzati solo ora le tappe antecedenti pubblicate sugli altri rifugi letterari partecipanti, un’interessante overview con annessi cinque buoni motivi per affrontare Sunrise a cura di Rivendell Katy Booklover, la scheda completa dei characters realizzata da Le mie ossessioni librose e la playlist musicale creata da Il regno dei libri che ben si sposa con il romanzo.
Buongiorno, cara Anne Louise, e benvenuta nel mio modesto angolino dell’etere infinito. Come dico sempre in simili occasioni, quando una penna dalle manifeste abilità di narratore capita nei meandri de La Nicchia Letteraria consentendomi di intervistarla per sondare pure ciò che si cela dietro le mere opere vergate di suo pugno, riconoscendomi sempre nelle vesti di una blogger decisamente fortunata, voglio ringraziarti di essere qui con me a condividere un’esperienza per certo intrigante da entrambe le parti.
Iniziamo subito dal classico quesito a cui si dà voce per avviare un primo dialogo per conoscersi a vicenda: dopo aver letto i ringraziamenti di Sunrise dove spieghi dettagliatamente quanto siano stati fondamentali gli incoraggiamenti esterni per la pubblicazione di questo sogno nel cassetto, cosa ti ha convinta davvero a credere in te stessa e buttarti? Come stai vivendo questo tuo battesimo del fuoco con la casa editrice Genesis Publishing?
✒ Ciao cara Lady C., innanzitutto grazie per aver accettato di ospitarmi nel tuo delizioso angolo letterario. Devo ammettere che sono emozionata, non è la prima intervista a cui partecipo ma ne ho lette molte sul tuo blog e attendevo con un po’ di ansia le tue domande. Ansia positiva, s’intende! Ed ora eccomi qui. Inizio col rispondere alla tua prima – insidiosissima! – domanda.
Per me non è semplice parlare della genesi di questo romanzo, non certo per timore o reticenza. La realtà è che “Sunrise” nasce dalla penna di una sedicenne che aveva bisogno di evadere e l’unico modo per farlo era gettarsi a capofitto nella storia di altri personaggi. Sono da sempre una lettrice compulsiva, ma a un certo punto ho sentito che questo non mi bastava più e così sono andata oltre, creando personaggi e intrecci tutti miei. Credo che la mia storia non sia così diversa da quella di molte altre aspiranti scrittrici (non riesco a definirmi in maniera diversa!). E così è nato “Sunrise”, che inizialmente aveva un titolo diverso. L’ho rimaneggiato all’età di diciotto anni, ma già cominciavo a non sentirlo proprio mio… perciò è rimasto per anni chiuso un cassetto, benché non abbia mai smesso di scrivere, anche se dietro le quinte.
All’improvviso, persone a me molto care (tra cui mia sorella!) hanno cominciato a spingere affinché lo ritirassi fuori e lo proponessi affinché venisse pubblicato. È stata una scelta molto difficile perché se non ci credevo io perché avrebbe dovuto crederci un Editore? E invece, grazie all’incoraggiamento ricevuto da mia sorella soprattutto ma non solo, e a un pizzico di fortuna la Genesis Publishing ha deciso di dare una possibilità alla mia piccola storia… ed eccola qui!
Devo ammettere che non l’ho mai “spinta” molto, lo spam non fa per me, temevo sempre di essere inopportuna, di infastidire… ma adesso che la CE ha deciso di riproporlo con nuova cover e una nuova revisione dei contenuti mi son detta: perché non darle una vera possibilità? Così ho deciso di impegnarmi molto di più, superando le mie reticenze in fatto di autopromozione e affidandomi per il resto alla Genesis e alle fantastiche blogger come te e Susy!
Nel corso della lettura avvincente che vede, nei ruoli dei protagonisti, da un lato, la dolce e temeraria Kaily, dall’altro, il solitario ed enigmatico David, a un certo punto si arriva a decifrare la concreta possibilità di un nesso rilevante tra la cruda menzogna e il forte istinto di protezione riguardante i cari che si amano: secondo te, una persona capace di simulare potrebbe, sempre e comunque, ricevere la grazia da coloro cui ella va a ingannare con preciso intento oppure, al di là delle sue valide giustificazioni, non riuscirebbe, in alcun modo, a farsi perdonare la sua consapevole mendacità?
✒ Domanda molto interessante. Io credo che al giorno d’oggi ognuno di noi viva indossando una maschera e con questo non intendo che si vive fingendo, spero sia chiaro. Tuttavia, la società odierna ci costringe a proteggerci, ad alzare muri, a discapito di quanto l’era dei Social possa far credere: tutto il contrario. Sono pronta a scommettere che chiunque affermi di mettere in mostra “tutta la sua vita”, in realtà ne presenti appena un cinquanta per cento e anche molto distorto. Ripeto, non si tratta di vera e propria menzogna, ma di necessità. Non ci si fida più come un tempo, non è più prudente affidarsi ciecamente a certi mezzi… eppure ciò non significa che la fiducia e i rapporti veri siano morti, semplicemente si creano con più rarità, solo quando si capisce che è arrivato il momento di calare la maschera.
Fino ad allora però, bisogna convivere con la consapevolezza di essere giudicati per ciò che si mostra e non per ciò che si è realmente. È difficile trovare la persona giusta che si prende la briga di scavare più a fondo, attendendo pazientemente che tu arrivi a scoprirti per ciò che sei in realtà… Ecco, vedi? Mi hai provocata e sono diventata logorroica! Comunque spero di aver risposto alla tua domanda nonostante tutto.
Quando un avventuriero delle pagine inchiostrate si getta a capofitto in un romance fra le cui pagine le sfumature particolari che esso assume in corso d’opera si sprecano in quantità e qualità, uno degli aspetti più gettonati dagli scrittori delle poc’anzi menzionate risme è, sicuramente, il colpo di fulmine, l’emblematica saetta a ciel sereno che crea il giusto scompiglio nei cuori di chi cade preda del suo tranello: a tuo avviso, nella realtà dei nostri giorni, esistono situazioni in cui l’amore esplode a un primo sguardo lanciato per caso oppure è una semplice prerogativa romantica in grado di trovarsi solo nei libri pronti a essere assimilati dalla globalità degli occhi in attesa della loro bellezza?
✒ Io credo nel colpo di fulmine, anche se non proprio nel senso romantico da te citato. Sono convinta che sia possibile guardare una persona e creare fin da subito un’alchimia particolare (alcuni dicono si tratti di ferormoni, io penso si tratti di semplice chimica a livello animico). La guardi e pensi: com’è possibile che ci sia un altro individuo con cui le mie idee combacino così alla perfezione? E i gusti e le passioni e i difetti con i pregi. C’è una sorta di incastro alchemico che non è possibile spiegare con la scienza, sarò forse ingenua, ma mi piace credere che ci sia qualcosa in più. Poi quel “qualcosa” può trasformarsi in altre milioni di sensazioni, sentimenti, complicità e così via. Semplice.
Creazione a cura di Susy, admin del blog I miei magici mondi
Il momento della giornata che hai deciso di usare quale titolo del tuo esordio letterario, rappresenta, da definizione, l’istante in cui, a seguito di una classica nottata con o senza stelle, il cielo si schiarisce in maniera progressiva, prima che il sole faccia effettivamente capolino all’orizzonte. Visto che nel corso della lettura sia Kaily sia David, bene o male, hanno trovato la loro personale alba l’una nell’altro, scoperta sensazionale prendendo in considerazione il background di questi due personaggi tanto diversi quanto simili, ti domando: nel corso della tua vita, hai scovato anche tu una tale aurora di leggiadra bellezza, qualcosa o qualcuno che ha saputo trasformare la tua normalità in perla rara di unicità?
✒ In effetti sì. E ora che mi ci fai riflettere coincide proprio con il periodo in cui mi sono lasciata convincere a proporre “Sunrise”. Che strano, non ci avevo mai pensato su a questa strana coincidenza! Ma, alcuni anni fa, in un momento della mia vita in cui credevo di aver perso la bussola, la spiritualità, persino la mia passione per la scrittura. “Qualcosa” è sopraggiunto per cambiare ogni cosa, un incontro speciale mi ha dato la forza di voltare pagina, di cambiare molti presupposti della mia vita, di mollare un’intera esistenza per voltare pagina, riscoprendo una nuova me stessa (ovattata e trascurata per troppo tempo!). Ci sono voluti anni affinché prendessi coscienza di tutto questo, affinché il lavoro su di me entrasse nel vivo e forse questa voglia di rivalutare “Sunrise” e la mia passione per la scrittura può essere figlia proprio di questo processo, di quell’alba vista e interiorizzata allora…!
Per terminare in bellezza la nostra magnifica chiacchierata illuminante, piacevole rendez-vous per cui, ancora una volta, ti ringrazio dal più profondo del cuore, che dici di concedere ai tuoi lettori qualche leggero spoiler sui tuoi prossimi lavori? Forse hai già iniziato a dipingere parole su carta come preludio di una nuova storia o magari, sempre citando i ringraziamenti a seguito dell’epilogo di Sunrise, hai concesso a Kaily e David di riapparire per la gioia di chi li ha amati con profusione massima di affetto sincero?
✒ Devo confessarti Lady C., che il mio rapporto con la scrittura è stato sempre molto accidentato. Scrivo da sempre, ho sfogato questa passione principalmente nei giochi di ruolo dove ho trovato moltissima soddisfazione. Ciò nonostante, non ho mai pensato di portare allo scoperto ciò che mettevo nero su bianco. E anche dopo la prima pubblicazione di “Sunrise” non ho mai davvero avuto il coraggio di buttarmi in progetti “reali”, romanzi fatti e finiti. Adesso, però, questa ripubblicazione e le belle attenzioni che la storia sta ricevendo mi stanno spingendo a rimettermi in pista, questa volta con una nuova creatura… Ho dato qualche anticipazione nella mia pagina Autore, in cantiere c’è una nuova storia, personaggi piuttosto “tosti”, un legame inaspettato. Non mi discosterò dalla narrativa romantica, ma ancora una volta non si tratterà di un romance classico. Spero di riuscire a portare a termine il progetto e poi chissà, ad maiora.
Ci tenevo ancora a ringraziarti con tutto il cuore per le splendide domande, nella speranza di aver risposto adeguatamente, anche se ho preferito lasciar andare via le dita senza pensarci su troppo! Si dice che sia la via migliore per “buttare fuori” il meglio di sé!
5 Marzo 2020 at 21:14
Sei una vera esperta con le domande, adoro le tue interviste e questa in particolare ha tirato fuori tantissimo sull’autrice
6 Marzo 2020 at 6:14
Bellissima intervista con domande e risposte, naturalmente, davvero interessanti. Concordo con Anne Lousie sul discorso del colpo di fulmine.