Mentre con la testa sono già alla settimana prossima visto che, finalmente, non solo potrò rivedere il mio fidanzato dopo tre lunghi mesi di distanza obbligata, ma mi concederò anche le benedette vacanze estive del 2019 saltate per l’uno o per l’altro motivi, oggi inauguro l’attività del nuovo anno su La Nicchia Letteraria ospitando la prima tappa del blogtour dedicato a Quando tutto cambia, l’iniziazione a stampo fantasy romance di Susy Tomasiello grazie alla quale la sua scrittrice è approdata ai lidi della collana Starlight di PubMe.
Creazione a cura di Jessika, responsabile della collana Starlight di PubMe
Svelandovi in anteprima che questa lettura si è dimostrata, per me, così incredibile da sancire la degna conclusione di 365 giorni all’insegna di memorabili escursioni vergate, una scoperta illuminante del mese terminato da poco di cui vi parlerò meglio nella recensione a esso dedicata ove le minuzie non tarderanno a farsi notare da voi tutti, oltre a farvi dare un’occhiata alla cover davvero adatta al libro nonché alla sua trama intrigante, questa mattina pubblico l’intervista che ho avuto l’opportunità di fare all’autrice, un minuto scambio di opinioni nel quale avrete modo di curiosare tra famigli, angeli e demoni.
Può una scelta cambiare il corso della nostra esistenza?
Lara è un angelo custode che ama immensamente il suo lavoro. Aiutare i suoi protetti a trovare la strada verso il bene la rende orgogliosa e proprio per questo non si tira indietro quando arriva improvvisa una nuova missione: salvare una bambina dalle grinfie di una donna che la sta portando sulla via della perdizione. Accompagnata dal suo fedele famiglio Falcon, Lara riesce facilmente a liberarla, ma presto scopre di essere bloccata in una città piena di demoni senza possibilità di contattare i suoi simili. E il motivo sembra proprio essere la bambina spaurita al suo fianco, che deve proteggere a tutti i costi…
Jason è un ragazzo destinato a rimanere per sempre in una città grigia e desolante come Down Rane. Con la gatta Ravell sempre al suo fianco, cattura e uccide tutti i demoni che incontra, grazie al marchio che l’ha reso il cacciatore di demoni più temuto al mondo. Ma quel marchio per lui non è altro che una condanna, farebbe di tutto per liberarsene. Anche allearsi con un odiato angelo.
Se poi l’angelo in questione è una ragazza luminosa, generosa e bellissima che dovrebbe ripugnarlo come non mai, e invece sa catturarlo con un semplice sorriso, arrivare alla fine della missione senza coinvolgimenti diventa più arduo del previsto…
E se quella scelta si rivelasse una catastrofe?
Buongiorno, Susy cara. Nonostante ti aggiri spesso e volentieri in questo mio spazietto bloggheristico al quale, ormai, ti avviso, appartieni di diritto, capatine regolari che mi meravigliano sempre e di cui ti sarò eternamente grata perché non solo mi fai percepire ogni volta la tua benaccetta vicinanza, ma mi sproni anche a continuare questo percorso tortuoso in grado, spesso, di farmi uscire di testa come nessuno, ti accolgo in pompa magna a La Nicchia Letteraria per questa intervista riguardante il tuo ultimo lavoro con la collana editoriale Starlight, Quando tutto cambia.
Visto che la suddetta opera appartiene al genere fantasy romance confermando il tuo battesimo del fuoco all’altare della presente tipologia di letteratura, ti chiedo se ti è piaciuto tuffarti in un ambiente così diverso dal tuo solito e se, col senno di poi, il risultato ottenuto ti ha soddisfatta del tutto o magari avresti cambiato qualcosa.
✒ Cara Lady C., che bello essere qui in questa nuova veste, non mi era mai successo e sono molto contenta perché come sai ti apprezzo tanto in questa veste di intervistatrice oltre che in tutte le altre e per me è un grandissimo piacere.
Questo libro è nato quasi per caso e mi è piaciuto molto scriverlo. È una storia che mi ha convinta subito, che mi ha coinvolta, trascinata fin dal primo momento e ne sono davvero contenta quindi per la prima volta non cambierei proprio niente.
Fin dal prologo, il protagonista maschile di questa tua avventura inchiostrata, Jason, si descrive, all’uditorio in attesa, come qualcuno che non si è mai pentito delle scelte fatte, strade imboccate che ha sempre affrontato a testa alta senza mai voltarsi indietro per contemplare quanto lasciato alla mercé del nulla più assoluto: se riflettessi sulla tua esperienza di vita, potresti essere certa al 100% di non covare alcun rimpianto dovuto alle decisioni intraprese nel tuo passato?
✒ Jason credo sia l’unico al mondo che non si pente delle sue scelte. Guardando indietro ci sono molte cose che avrei fatto diversamente, tante strade che avrei cambiato però alla fine sono qui con la mia scrittura e la mia lettura e almeno di questo non posso che esserne contenta.
Congratulandomi per la tua scelta di accompagnare ogni essere immortale presente nel tuo libro con un animale che non solo, in qualche maniera, rappresenta la sua coscienza facendolo ragionare a sufficienza per indirizzarlo verso l’unica decisione da prendere, ma tiene anche compagnia alla sua metà sovrannaturale proteggendola dalle minacce causate sia dagli altri sia da se stessa, ti domando: dato che non ti ci vedo proprio nei panni di un demone, se fossi un angelo custode, quale forma avrebbe il tuo famiglio?
✒ L’idea dei famigli mi piaceva molto e sono contenta che l’hai apprezzata, sarebbe davvero bello possederne uno come Jason e Lara. Un animale che ti accompagna nel tuo quotidiano non facendoti sentire mai solo, ma aiutandoti quando nei hai bisogno. Adesso ho un gatto a casa dopo aver avuto due/tre cani e quindi il mio famiglio me lo immagino come il mio, forse meno calcolatrice della nostra Ravell.
Nel libro, in sezioni molto distanti fra loro, illustri due circostanze differenti in cui, da un lato, caratterizzi un’anima inquinata dalle malefatte commesse e, quindi, persa per sempre, dall’altro, definisci, invece, uno spirito che, malgrado la sua natura vada a personificare con estrema facilità il male per antonomasia, nasconde venature grigiastre sottintendenti una minuscola possibilità di altruistica gentilezza: a tuo avviso, solo quando esiste una fioca speranza di ritornare sui propri passi si può ricominciare davvero nel verso giusto oppure anche chi è completamente perduto ha sempre un’opportunità concreta di salvezza redenta?
✒ Ecco che cominciano le domande difficili… allora se parliamo di personaggi di carta, io penso che la redenzione esiste sempre se l’autore/autrice decide di farlo e quindi le variabili sono tantissime. Mi piace pensare che in questi casi una speranza esiste per tutti.
Se parliamo invece di realtà credo che chi non vuole cambiare, non lo farà mai a prescindere da chi ha accanto e da quanti errori commetta. La scelta di essere diverso parte dalla persona stessa e non da chi cerca di cambiarti, anche se è molto triste pensarlo credo che spesso questo genere di persone sia difficile se non impossibile indirizzarlo sulla giusta via.
Per concludere il nostro amichevole botta e risposta grazie al quale io e i miei followers siamo riusciti a conoscere, un po’ meglio, attraverso qualche curiosità interessante, la persona dietro l’autrice, ringraziandoti ancora tantissimo per la tua presenza qui alla mia spelonca letteraria dove mi rifugio per digerire meglio la mia, a volte scomoda, quotidianità, vorrei terminare questo nostro rendez-vous con la seguente domanda: indipendentemente dalle percentuali di bontà e cattiveria che si presentano in un cuore umano, pensi che l’una o l’altra possa essere soffocata in favore della gemella opposta? Un individuo ha la chance, in questa vita, di abbracciare in toto le tenebre o la luce?
✒ La domanda più difficile è questa, ma cercherò di risponderti per bene.
Stavolta ti parlo in generale, sia di personaggi di carta che quelli reali perché in questo caso credo che la risposta sia unica. Io penso che dentro tutti noi abbiamo una sorta di bilancia che si muove, a seconda delle nostre azioni, tra bontà e cattiveria. Siamo noi artefici e unici responsabili di quale parte di peso aumenti e quale diminuisca, sono le nostre azioni, il nostro operato che ci spingono in una direzione oppure in un’altra. Mi piace pensare che, come Jason, la bilancia non sia totalmente vuota dal lato buono perché abbiamo tutti bisogno di speranza.
7 Gennaio 2020 at 11:01
Grazie di tutto Lara <3
7 Gennaio 2020 at 11:10
Grazie a te, come sempre :* <3