Alla vigilia di un matrimonio a cui presenzierò assieme al mio ragazzo -è sempre bellissimo quando una coppia di amici coronano il loro sogno d’amore, soprattutto in un periodo come l’attuale in cui la felicità sembra essersi persa un po’ per strada: è bene ricordarle qual è il suo posto, non trovate?-, grazie alla precisa organizzazione di Tania del blog My Crea Bookish Kingdom -carissima, ti ringrazio tanto per aver pensato anche a me nella presente circostanza!- a nome de La Nicchia Letteraria oggi prendo parte al Blogtour con Review Party finale dedicato a Julia Somerford -io e le altre mie colleghe vi renderemo edotti della nostra opinione a riguardo giovedì 8 ottobre: segnatevelo absolutely!-: non solo sono lieta di aver affrontato la storia di Karen Aminadra, ma sono anche felice di aver contributo a questo progetto con una tappa grazie al quale ho potuto parlare di un luogo a me tanto caro.

Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom

Iniziato lunedì con la tappa riguardante una generale presentazione del libro con relative ambientazioni spaziali a cura della scrupolosa Tiziana e proseguito con il focus su Stephen Lockley, il protagonista maschile, che Tania ha dipinto a parole in maniera egregia, dopo lo studio dettagliato del main character femminile presentatoci dalla tanto cara quanto alacre Susy, l’evento dedicato all’opera di Karen Aminadra per Vintage Editore prosegue oggi su La Nicchia Letteraria con l’approfondimento La cioccolata calda e le variabili, tematica, quasi da non credersi, fondamentale se si pensa che è stata proprio questa bevanda deliziosa la “causa” di tutta la storia: chi è abbastanza curioso e altrettanto temerario nell’avventurarsi qui sotto per scoprire con me come ho personalmente deciso di scandagliare il fondale di questa gioia alimentare sia per la gola sia per il cuore?

 

 

Fonte: Pixabay
Artista: lia2lia2

Alla luce della mia esperienza personale, rafforzata sicuramente dalla testimonianza diretta della giovane diciassettenne protagonista di quest’opera firmata Karen Aminadra, posso confermare che, quando Carole Matthews diceva Dimenticate i diamanti, è il cioccolato, credo sarete d’accordo, il miglior amico delle ragazze., aveva ragione da vendere.
Dall’inconfondibile colore avvolgente che ben si sposa con i periodi più freddi dell’anno, i preferiti di chi, come me, con un libro nella mano destra e una tazza fumante nella sinistra, ambisce a poltrire in luoghi angusti mentre un soffice plaid fascia gentilmente il suo corpo alla stregua di un involtino primavera senza verdure e con molta più carne, la cioccolata calda è e sarà sempre la panacea di tutti i mali del pianeta, un dolcissimo nettare per ogni dio all’ascolto che, scaldando dall’interno in una folle corsa verso lo stomaco impaziente, tramite un ossimoro dalle evidenti sembianze nero cacao su bianco cremoso di latte, riesce a portare refrigerio nei cuori dei suoi amanti oltremodo insaziabili, un lesto soccorrere che, tirando su di morale persino negli istanti meno inclini al sorriso spontaneo, induce a pensare con acuta lucidità e risolvere con pronta scaltrezza quanto di immediato gli avventori della suddetta miscela hanno da assolvere nella loro realtà quotidiana, continua battaglia che, alzatasi al mattino, mai va a dormire la sera.

Julia sospirò e rabbrividì di piacere con un leggero senso di colpa mentre il liquido denso e scuro le scivolava in gola. Si rilassò sulla sedia dell’unico posto nel quale si sentiva felice: la Casa del Cioccolata sulla Milsom Street, a Bath. Lì trovava la giusta quantità di gioia e distrazione senza provare rimorso.

Sebbene abbia avuto modo di provare tantissime varianti dell’elisir di lunga vita che fa dimenticare le proprie pene un giorno sì e l’altro pure, spingendomi anche verso gusti davvero esotici per i miei standard di pantofolaia dei cioccolato addicted -complice forse il film con Juliette Binoche e Johnny Depp, mi sono addirittura cimentata nel tuffo ad angelo in una tazza ebbra di rovente peperoncino: sì, sono sopravvissuta all’attacco infuocato (?) di sapori e l’ho adorata dalla prima all’ultima sorsate!-, esiste un luogo nella mia bellissima Città Alta dove faccio tappa quando ho voglia di una merenda con i fiocchi. Che sia estate e quindi necessiti o di un buon gelato o di un aperitivo sfizioso, soprattutto in compagnia di un’amica o della mia famiglia, che sia d’inverno e io abbia magari voglia o di un tè delle cinque con mia madre o di una cioccolata calda con panna e una spruzzata di cannella con il mio fidanzato, La Marianna è il posto perfetto dove i desideri dei golosi diventano realtà in un battito di ali: creatrice indiscussa della stracciatella dal lontano 1961, oltre a offrire altissima qualità in grandi quantità, il piccolo gioiello architettonico situato in Largo Colle Aperto elargisce un panorama sbalorditivo nel quale la tristezza non trova accoglienza perché è in grado di vincerla, a suon di prelibatezze da mordere e assaporare una volta di troppo.

Fonte: Google Immagini

 

 

 

Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom