Quante volte, mentre leggiamo, nella nostra mente si materializzano volti possibili per i personaggi di cui scopriamo, tra le pagine, vita morte e miracoli? Forse noi non ce ne accorgiamo neanche, ma il cervello analitico dei lettori ha sempre ingranata la marcia giusta, quando si tratta di esistere in quei capitoli, accompagnando mano nella mano individui di carta e inchiostro. Ed è effettivamente questo l’argomento della nostra tappa odierna, secondo appuntamento con il blogtour dedicato a Dimmi che ti ricorderai di me, l’ultimo young adult di Katie McGarry pubblicato il 31 maggio scorso da HarperCollins Italia.
Grazie a Susy de I miei magici mondi per avermi coinvolta nell’iniziativa da lei organizzata per conto della casa editrice, ho avuto il piacere di leggere un romanzo davvero fantastico, unicità in punta di penna.
Il primo personaggio che ho deciso di presentarvi è Hendrix, a cui ho assegnato il volto di Austin Mahone. Il protagonista maschile che Katie McGarry ci descrive sicuramente è uno dei più umani in circolazione: infatti, questo ragazzo, durante la sua adolescenza, non ha fatto altro che sbagliare e sbagliare, portandosi inconsapevolmente sulla strada che non gli competeva, una mossa erronea dopo l’ennesima già compiuta in precedenza, un giovane uomo che è in cerca del suo io, sperando, prima o poi, di intuire il destino a lui più congeniale, un avvenire che gli permetta davvero di essere libero, ma soprattutto sé stesso.
A mio avviso, Hermione Corfield è la perfetta Elle. Bellissima e falsamente felice, la protagonista femminile di Dimmi che ti ricorderai di me cerca in ogni maniera possibile di essere ciò che i suoi genitori desiderano, il meglio dell’eccellenza più alta, la migliore su tutti, quella di cui essere degni risulta il supremo onore, in pratica il cerchio a mano libera di Giotto. Tuttavia, sono proprio le macchiette che la identificano a renderla oltremodo speciale, un tesoro che solo chi la merita riuscirà a valorizzare senza alcuna esagerazione, qualcuno che, nella sua diversità, le è più affine di qualsiasi altro.
Inchinandomi alla bravura della mia collega Jackdaw che, non solo ha realizzato le bellissime card ornanti il presente articolo, ma ha anche attinto alla collezione fotografica di famiglia, vi presento Harley che veste benissimo i panni di Thor, il fido che Elle e Drix incontrano nel loro cammino stampato, quell’amico a quattro zampe che ha segnato per i due ragazzi un momento fondamentale della loro storia, un piccolo batuffolo che, tra coccole e vitalità, si fa strada nelle esistenze dei due, compagno di giochi che, fin dall’inizio, prova un amore smisurato nei loro riguardi, un affetto imponente che trascende tutto, anche l’impossibile.
Nicholas Hoult è il prestavolto che ho scelto per il migliore amico di Drix, Dominic, emblematico e sfuggente personaggio secondario che ho faticato non poco ad apprezzare dal primo capitolo del libro. Katie McGarry instaura nel lettore il germe del sospetto e, quindi, lo fa dubitare di questo ragazzo che, invece, merita davvero il rispetto e l’amicizia del pubblico astante: dotato di una grande forza morale, pregno di sentimenti energici nei confronti della propria famiglia, è il classico vicino di casa che tutti vorremmo avere, uno dei pochi che, prima di coprirci le spalle, ci farebbe ponderare le alternative a nostra disposizione.
E, per concludere, da grande fan della Marvel quale sono, ho deciso di utilizzare la bellissima Lupita Nyong’o per far assumere realtà alla sorella di Drix, Holiday. Capricciosa diciassettenne che pensa di conoscere tutto della vita, la “piccola” di casa Pierce nasconde dentro di sé turbini emotivi da far impallidire il più vigoroso degli animi: sballottata dalle burrasche in corso nel suo intimo, la voce angelica della band casereccia si ritrova spesse volte a mentire a sé stessa, solo per proteggere il cuore da ulteriori percosse. Eppure, capirà quanto la verità faccia bene, non solo a lei, ma anche a chi la ama davvero.
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