Nonostante debba aprire l’editor di testo per partorire qualche racconto arretrato e non -se penso a quanto tempo non mi capita di avviare, anche solo per scherzo, Microsoft Word sul mio MacBook Pro, mi pare sia passata un’eternità al quadrato il cui risultato è sicuramente da elevare al cubo: tra il solito procrastinare che contraddistingue la sottoscritta dall’era del Paleolitico, le letture che mi hanno accompagnata fino all’ultimo giorno di questo 2021 e la ritrovata passione nei riguardi dei videogiochi che ho dovuto accantonare con il principio dell’università, non ho né la testa né la voglia di mettermi d’impegno dinanzi alla pagina bianca-, oggi mi ritrovo a partecipare al secondo evento che Susy de I miei magici mondi ed Ely del blog Il regno dei libri hanno deciso di organizzare per celebrare il tramonto definitivo dell’anno corrente.

Creazione a cura di Ely, admin del blog Il regno dei libri

Mentre mi destreggio sia con le padelle sia con gli impasti -come al solito, il 31 dicembre cerco di impersonare una versione molto povera di un classico MasterChef in erba: secondo voi, riuscirò ad arrivare sana e salva all’ora di cena, magari senza essermi scofanata tutto quanto prima dell’attimo prestabilito per mangiare, mangiare e mangiare? Sarà una dura battaglia, ma tendo a essere comunque fiduciosa perché la negatività fa male e non voglio contaminare ulteriormente questo periodo già di per sé sui generis-, rifletto sui testi che ho voluto citare nel presente articolo, Best of 2021 – I tre migliori libri del 2021, Sorcery of Thorns di Margaret Rogerson, La vedova riluttante di Georgette Heyer e Galatea di Madeleine Miller: benché rappresentino un’esigua parte delle opere che ho adorato nei dodici mesi ormai volgenti al termine, posso affermare con certezza che i suddetti amici di carta inchiostrata ben identificano tre dei macrogeneri letterari da me più idolatrati.