La rubrica Mi è semblato di vedele un liblo! ritorna, in questo lunedì, con il suo entusiasmo, travolgendoci tutti quanti. Siete pronti a scoprire Porcini sull’asfalto?
Iacopo Bianchi, con questo suo romanzo d’esordio, ci racconta una storia noir, dove vediamo sorgere prepotenti le conseguenze di una vicenda drammatica che intacca la sensibilità e la quotidianità di tutti i personaggi, funghi cresciuti insieme e vissuti altrettanto vicini, in compagnia, l’uno accanto all’altro.
Titolo: Porcini sull’asfalto
Autore: Iacopo Bianchi
Casa editrice: bookabook
Data di pubblicazione: 31 marzo 2017
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Cartaceo
Costo: 10.00 euro
Link d’acquisto: Amazon
Sinossi: Un bambino scompare nel nulla inghiottito dalle gelide acque dell’Arno davanti ai suoi amici. Una famiglia distrutta e un gruppo di ragazzi che cresce insieme, aggrappato a un bar di quartiere e al suo barista rustico e paterno. Ognuno diverso, ma tutti venuti su come funghi porcini, nello stesso sottobosco urbano.
Ambientato nella Firenze degli anni Novanta, tra asfalto, periferia e vita di strada, Porcini sull’asfalto è un romanzo noir che tocca i grandi temi della vita: l’amicizia, la sofferenza, l’amore, il gruppo, Baggio alla Juve…
Biografia dell’autore: Iacopo Bianchi, classe 1978, è nato e cresciuto in quella periferia fiorentina che fa da sfondo al suo romanzo. Laureato all’università di Firenze, quando non scrive si occupa di ingegneria ambientale. Porcini sull’asfalto è il suo romanzo di esordio.
Tematiche così importanti non passano di certo inosservate. Proprio per questo, io sono curiosa di capire come l’autore le ha sviluppate nel suo libro: e voi non lo siete?
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