Ci risiamo, sono caduta nelle grinfie di un’altra saga, che probabilmente non avrei notato se non fosse stato per un dettaglio, una piuma blu sulla copertina, e un nome, Praga, città in pole position come meta per un fantomatico viaggio futuro.

Proprio tra le sue strade gelide intravedo Karou, cogliendo il riflesso azzurro dei suoi capelli in contrasto con i fiocchi che svolazzano, le mani misteriosamente marchiate ficcate nelle tasche, mentre, a passo veloce, cammina verso la scuola d’arte dove riversa il suo talento su fogli e fogli di album da disegno, disseminati di creature fantasiose e inquietanti credute da tutti il frutto della sua inesauribile immaginazione. Non vengono minimamente sfiorati dall’idea che, dietro a una porta in un vicolo della capitale boema, quegli esseri schizzati a matita esistano in carne e ossa, Sulphurus in primis, chimera dalla testa d’ariete e gli occhi di coccodrillo, Mercante di Desideri e sorta di padre adottivo di Karou, per il quale la ragazza lavora come fattorina, sbrigando commissioni in giro per il mondo, di portale in portale. Pur riuscendo a trovare un equilibrio tra la luce e le tante ombre della sua vita, avverte dentro di sé la sensazione che manchi qualcosa, una parte strappata a lei al posto della quale è rimasto un grosso punto di domanda, destinato a non trovare risposta fino al giorno in cui, in una piazza di Marrakech, il passato non le piomba addosso con un paio di ali incandescenti tra le scapole e il nome angelico di Akiva.

Un tempo, prima delle chimere e dei serafini, c’erano un sole e due lune. Il sole venne promesso a Nitid, la sorella splendente, ma fu la ritrosa Ellai, sempre nascosta dietro la coraggiosa sorella, che stuzzicò la sua lussuria. Il sole escogitò il modo di sorprenderla mentre faceva il bagno in mare, e la prese. Lei lottò, ma lui era il sole e pensava di poter avere quello che voleva. Ellai lo pugnalò e fuggì, ed il sangue del sole colò in scintille sulla terra dove si trasformò nei serafini, figli illegittimi del fuoco. E come il padre, anche i serafini credevano nel loro diritto di volere, prendere ed avere. Per quanto riguarda Ellai, raccontò a sua sorella ciò che era successo, e Nitid pianse, le sue lacrime caddero sulla terra e divennero chimere, figlie del rimpianto.

Sono le parole di una leggenda a svelare le origini del conflitto millenario che insanguina il mondo in cui si muove La chimera di Praga, tratteggiato in modo cristallino e perfettamente credibile, che stringe nello stesso palmo la realtà terrena, popolata dagli esseri umani, così ingenui e impressionabili, e quella soprannaturale, culla di creature mistiche quali serafini, spietati angeli guerrieri molto distanti dalla candida immagine a cui siamo abituati, e le chimere, puzzle viventi dalle sembianze bestiali, razze in lotta ormai da secoli per prevalere l’una sull’altra. Incastrata tra le due dimensioni c’è Karou, protagonista indomita e indipendente, ragazza che non affida la propria salvezza a nessuno, insondabile come i segreti custoditi tra le sue mani tatuate, mistero da sempre oscuro persino a lei. Ma, nei rari momenti in cui la maschera di calcolata indifferenza cade, si intravede il vuoto palpitante che la invade, desideroso di essere colmato al contrario dell’abisso interiore in cui galleggia ormai arido l’animo di Akiva, annerito come le sue dita, testimoni della morte che ha inferto. Legati dal filo del destino, crudele tessitore, entrambi i personaggi acquistano profondità con l’avanzare della storia, intensa al pari dell’odore dell’incenso, spire di parole sinuose come volute di fumo in grado di ammaliare il lettore, incapace di fare altro al di fuori di trattenere il respiro per immergersi nella cortina di sentimenti che gli si para davanti scorrendo le pagine, tra cui spiccano il dolore, necessario e lacerante, l’amore, scintilla bruciante soffocata dal tradimento, figlio dell’odio, e la speranza, pallida brace nelle ceneri. Ad arricchire ulteriormente la narrazione, i colori e la suggestione delle descrizioni nate dalla penna di Laini Taylor, semplice ma dotata di quel tocco di poesia che riluce tra le righe, leggiadra nel passare dal dramma all’ironia, dal fantasy al reale.

Quando l’ho iniziato, non avevo aspettative particolari riguardo questo libro, ma poi si è rivelato un romanzo maturo e innovativo per essere etichettato come young adult, a mio parere. Un vero e proprio crescendo di emozioni rilegate.

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: La chimera di Praga (La chimera di Praga Vol. 1)
Autore: Laini Taylor
Casa editrice: LainYA
Pagine: 383
Data di pubblicazione: 27 settembre 2011
Traduttore: D. Rizzati
Genere: fantasy
Costo versione cartacea: copertina flessibile: 14,50 euro
Costo versione ebook: 6,99 euro
Link d’acquisto: qui