Questo mercoledì ci dedichiamo a una nuova richiesta, Un firmamento di stelle di Rosaria Andrisani, che ringraziamo per l’opportunità dataci, inviandoci il suo libro, un particolare romanzo non come i soliti di cui ci occupiamo: si tratta, infatti, di una raccolta di poesie, brevi istanti in cui si riesce a mettere in pausa la vita frenetica di ogni giorno, aneliti temporanei di respiro grazie ai quali si guarda la realtà da un punto di vista diverso, una prospettiva mai presa in considerazione fino a quel momento, boccate d’aria fondamentali per poi immergerci nuovamente nel nostro quotidiano, più carichi di energia e con il sorriso sulle labbra.

È la prima volta che mi cimento in questo genere letterario, da quando sono una bookblogger: inizialmente avevo delle titubanze ad accettare la proposta dell’autrice perché, per l’appunto, nutrivo del timore nell’andare a recensire un genere diverso e nuovo rispetto a quelli che solitamente tratto, ma, forse proprio per la novità che mi si prospettava e la mia solita curiosità che bramava leggere delle poesie moderne e attuali, ho accontentato Rosaria. Fortunatamente! So di essere monotona perché ogni libro, che il mio occhio di lettrice incontra, sembra entrare prepotentemente nel mio cuore e lì lasciare un piccolo segno, testimonianza del suo transito, passaggio permanente che non dimenticherò mai. Ecco, vi svelerò una cosa: ogni volta che Lady C. entra in contatto con un libro, ne ricava insegnamenti, ricorda le emozioni provate, rimembra ciò che l’ha colpita, in negativo o positivo, ne rimane così affascinata che, sì, per forza, il suo cuore, debole e affaticato dalle mille sensazioni scaturite proprio dalle pagine scorte, sarà marchiato a fuoco e non sarà più come prima.

Un firmamento di stelle è diviso in due parti, sezioni agli antipodi e complementari allo stesso tempo, due facce di un’unica medaglia. Il primo gruppo di poesie emana una malinconia profonda, un’arrendevolezza di fronte a una visione decisamente negativa della realtà, dove non c’è spazio per la felicità, dove non esiste alcuno spiraglio di rosea speranza, quella luce che fende l’oscurità e la sconfigge, pian piano, in maniera definitiva. In questi versi, nulla di positivo risalta: notiamo, con rammarico quasi, la rassegnazione alla vita, un’ombra oscura, che, come una piaga o una malattia, inghiottisce qualsiasi piccola fiammella di positività, non permettendo ai lettori nemmeno di delineare, almeno nella propria mente, la sagoma confusa e nebulosa di un mondo migliore. Non lasciano spazio ai dubbi le poesie che aprono la raccolta di Rosaria Andrisani: chiunque abbia dei sogni può riporli nel cassetto, chiuderli dentro e gettare la chiave; chiunque creda che il domani sarà migliore può anche non perdere tempo con questi castelli in aria e abbracciare il negativismo lampante che ci circonda.

TRAMONTO

Incanto di un momento
che volge al termine
l’attesa del mio sperare.

Non c’è speranza e non ci sarà mai. Almeno, fino a quando non si entra nella seconda parte del libro e ci si lascia invadere dall’allegria, da una gioia che sembrava essere scomparsa, distrutta, mutilata, ma che ora, invece, ritorna in tutto il suo splendore. La vitalità, qui, è di casa: tutto pare bello e colorato, la felicità permea ogni verso, richiamando anche antichi ricordi di un’infanzia ormai passata da tempo, riportando il lettore a degli anni in cui il sorriso sui volti non si spegneva mai, dove il sole si poteva facilmente riflettere sul biancore dei denti, intravisti anche solo appena tra le labbra incurvate all’insù. Tutto ciò che prima era cupo, spento, triste, ora ha ritrovato il colore, preso in prestito dalla tavolozza della speranza e usato in abbondanza per ravvivare la situazione, riportando la spensieratezza là dove la disperazione aveva preso il sopravvento, proponendone, quindi, uno scenario completamente opposto nella sua rivelazione positiva e ottimistica.

Come la testa e la croce di una moneta, lo yin e lo yang, il buio e la luce, i pezzi di un puzzle che si fondono perfettamente dando a chi guarda un insieme perfetto e completo, così le due parti di questa raccolta poetica risultano essere complementari, abbracciando tutti gli aspetti dell’esistenza di ognuno di noi, non tralasciandone alcuno, portando alla luce non solo la bellezza della felicità, attraverso una cascata di parole ridenti e sprizzanti di vita, ma sottolineandone anche la componente sgradevole, usufruendo, questa volta, di vocaboli più attinenti al caso, più rispondenti allo spiacevole e ingrato compito di rappresentare la bruttezza.
Avere la capacità di far compenetrare due entità così diverse e dissimili fondendole insieme non è da tutti. Riuscirci utilizzando parole semplici, di ogni giorno, lessemi di una realtà quotidiana e moderna, usati prima in un modo e poi in un altro, donando alle poesie un significato completamente differente e opposto a seconda del caso, sostantivi posti ad hoc in ogni verso, catturando il lettore e travolgendolo con delle emozioni brevi eppure immense, è peculiarità di pochi: Rosaria Andrisani è una di queste persone, capaci di arrivare nel profondo con facilità e genuinità, di indurre il loro pubblico a percepire sentimenti contrastanti quando e quanto più desiderano, burattinai loro che, tirando i fili opportuni, orchestrano il miglior spettacolo di tutti i tempi, quello del nostro cuore e della nostra mente che si animano e si emozionano, mantenendo il ritmo crescente e decrescente delle poesie e andando di pari passo con la vitalità e la malinconia dei versi, adattandosi a essi e rimanendone folgorati, segnati, feriti e rinati allo stesso tempo.

 
 

Chiacchierando con Rosaria…

Cosa ti ha spinto a intraprendere la tua carriera di scrittrice?

La mia passione per la parola che si deve comunicare e che deve trasmettere emozioni… Penso che scrivere sia un modo per esternare se stessi, cercando di avvicinarsi agli altri con le sensazioni comuni e la condivisione di pensieri.

Dove hai trovato l’ispirazione per le tue poesie?

Le mie poesie sono riflessioni nate dai miei ricordi, dal mio passato che ritorna nel mio presente.

Tra tutte le poesie di questa raccolta, qual è, se esiste, quella che ti sta più a cuore?

I versi ai quali sono più affezionata sono quelli dedicati a mia figlia, che é la luce di ogni mio respiro.

Sei sempre stata appassionata alla poesia o il tuo amore verso questo genere letterario è nato da poco?

Ho da sempre amato la poesia, i versi credo siano la pura espressione della spontaneità, sorgente di legami tra la parola scritta e pensata, vissuta e riflessa nel velo della autenticità di ognuno di noi.

Si dice che i fatti valgano più di mille parole, ma, se leggiamo le tue poesie, potremmo anche dire che non sia proprio così. Credi che le parole abbiano un qualche potere nascosto, negativo o positivo che sia?

Il valore delle parole esiste e si rivela nel momento in cui ci si confida con esse e si ritorna alla purezza dell’animo.

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: Un firmamento di stelle
Autore: Rosaria Andrisani
Casa editrice: flower-ed
Pagine: 29
Anno di pubblicazione: 2015
Traduttore:
Genere: Poesia
Costo versione cartacea:
Costo versione ebook: 1.99 euro