Dopo aver trascorso il weekend lungo tra la ritrovata passione per i miei amati videogiochi -sto finendo il primo capitolo di Assassin’s Creed e devo dire che l’impressione avuta del mondo fighissimo di Altair è davvero ottima! Ora provate a indovinare chi, appena possibile, si comprerà su Steam gli episodi restanti della saga che siano scontati o meno: perché state pensando proprio a me?- e l’organizzazione costante del mio matrimonio in quel di ottobre -fortunatamente siamo in dirittura d’arrivo perché, ve lo dico col cuore in mano, nonostante sia contenta della situazione ed elettrizzata alla sola idea, sono davvero stufa, in particolar modo quando si tratta di dover rincorrere delle persone che sono cintura nera di nascondino-, La Nicchia Letteraria regala un angolino dei suoi meandri per il Blogtour che I miei magici mondi ha voluto organizzare per la ristampa de L’istante presente di Guillaume Musso.
Creazione a cura di Susy, admin del blog I miei magici mondi
Seguendo prima l’onda generata da Ely con il trio presentazione dell’opera, biografia dell’autore e playlist giusta da ascoltare durante la lettura, dando poi un’occhiata all’approfondimento che Susy ha realizzato per farci conoscere meglio i protagonisti del testo, Arthur e Lisa, e infine passando da Sara per capire le ragioni dietro le quali chiunque dovrebbe scegliere di affrontare le pagine inchiostrate dalla Francia con furore, la sottoscritta si occuperà di parlarvi de I segreti e le loro conseguenze: visto che tutti noi possediamo almeno un segreto, nel bene o nel male, avete mai messo in conto cosa potrebbe originare?
“Dovresti davvero dirmi qualcosa di più, papà.”
“Ti ho detto tutto quello che c’è da sapere!” rispose irritato.
Io gli tenni testa.
“No! Se non sei uscito completamente di testa, ti rendi benissimo conto che niente di quanto mi hai detto finora sta in piedi.”
“Sto cercando di proteggerti.”
Quando la dea bendata sancisce di riservare, a chiunque venga preso più o meno di mira dal suo radar dell’oggi per il pubblico ludibrio nel domani di una miscellanea di forze per le quali non interessa il vivere o il morire del prossimo, ma importa soltanto il raggiungere, secondo piani sia meditati sia ben oliati, il fine desiderato del sé, una specifica eventualità per la cui medaglia, da un lato, il mistero della sua natura intrinseca e, all’opposto, la follia della sua concretezza sono le uniche facce possibili in questa esistenza e nella successiva, qualora risultasse una persona con un minimo di senno, la vittima sacrificale del giorno comincia a chiedersi il motivo del suddetto accanimento tanto mentale quanto fisico, elucubrando magari su ciò che proprio lei tra tutti ha fatto per meritarsi l’infausto attimo di evidentissima sfortuna, riflettendo forse su cosa avrebbe potuto evitare per non attirarsi addosso un simile risvolto negativo di trama e pensando, chissà, a quanto potrebbe, sotto sotto, aver scatenato l’apertura del nuovo vaso di Pandora poco vaso e molto di Pandora: perché non ad altri?
“Che cosa accade dopo il ventiquattresimo viaggio?”
Mi fissò con un’aria rassegnata.
“La migliore e la peggiore delle cose.”
E se un qualcuno, di non troppo lontano, avrebbe potuto impedirlo solo parlando?
E se quel qualcuno, di eccessivamente vicino, avrebbe potuto dare subito una soluzione definitiva al problema?
E se, e se, e se.
Chi può davvero decidere di non agire, sapendo?
Chi può davvero decidere di aspettare, tacendo?
Chi può davvero decidere di non immischiare, conoscendo?
I segreti dividono e uniscono nella medesima misura.
I segreti provano e confutano nella medesima misura.
Sta agli individui capire da che parte stare e come è meglio procedere, ferendo o lenendo a seconda del caso, a seconda di sé. Sta a loro, e solo a loro, scegliere: io o lui, insieme o da soli, adesso o per l’eternità?
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