Ancora leggermente scioccata dalla piega che questa serie fantasy romance targata Genesis Publishing ha preso tutt’a un tratto e sta prendendo col passare dei suoi stessi volumi -se penso a come siamo partiti, quasi non ci credo! Avete presente il meme First Reaction: Scioc che ha impazzato sul web mesi fa? Ecco, siamo a quei livelli e non so quanta analisi dovrò fare per uscirne un pochino sana perché, lo so già adesso, tornare alla me che ha cominciato il viaggio rocambolesco tra vampiri, unicorni e tanto altro sarà impossibile-, il presente martedì mattina di un gennaio 2022 ormai inoltrato -sembra solo ieri che è iniziato l’anno in corso: com’è che tutti paiono aver ingranato la quinta e io sto ancora alla retromarcia?- torno a parlarvi della Secret Saga di Tea Usai, partecipando al nuovo Blogtour che la carissima Susy ha organizzato per la novella ponte tra il secondo e il terzo libri, Destined, e il seguito ufficiale di Sparkle, Whisper.

Creazione a cura di Annarita della casa editrice Genesis Publishing

A seguito della prima puntata, a cura de I miei magici mondi, che, partendo dalle esperienze di Lorelai, ci spiega il motivo per cui, talvolta, si può e si deve credere al proprio cuore, dopo la tappa di Rivendell: Katy Booklover che spiega come sia possibile diventare amici del proprio nemico e l’analisi riguardo il far parte di un gruppo sul blog On Rainy Days, oggi, con i classici voli pindarici della sottoscritta, La Nicchia Letteraria tratterrà della famiglia più bella che ci sia, quella che si sceglie, gli amici.

 

 

 

 

Quante volte è capitato di sentirsi incompresi nel momento in cui, discorrendo con coloro che, tecnicamente, dovrebbero saperne di più sul conto dei loro interlocutori, ci si scopre essere sintonizzati su lunghezze d’onda così diverse da non riuscire, in alcun modo, a venirsi incontro per ultimare le battute l’uno degli altri e viceversa? Quante volte, per la suddetta ragione, ci si è sentiti talmente sbagliati che il grande bisogno di interrogarsi su se stessi diventa lapalissiano come il desiderio repentino di cambiare solo per esaudire il prossimo, nonostante la poc’anzi menzionata azione implichi prima il soffocarsi e poi il deperire? Molto spesso, troppo, il destino pone l’individuo medio nella scomoda situazione ove l’obiettivo primario della sua esistenza, per antonomasia un poco grama, diventa il non cedere a un parentado in grado di ferire sia a parole sia a fatti, un banalissimo mucchio di luoghi comuni che, quali bestie pronte ad assaltare le giugulari delle loro vittime, aspettano pazienti per potersi manifestare al 100% delle letali possibilità a essi, ahimè, designate.

Fonte: Pixabay
Artista: florentiabuckingham

Tuttavia, essere una famiglia non deve, per forza, essere sempre così.
Non significa immolarsi per le apparenze, quietando le indoli “che contano”.
Non significa far buon viso a cattivo gioco, cercando di non esagerare mai.
Non significa condividere il sangue nelle vene, tenendo lontano ipotetici outsider.
Là fuori, tra le persone che ogni giorno si incontrano per caso, e qui dentro, tra gli internauti che tutte le ore passeggiano nell’etere comune, possono spuntare anime affini con le quali creare rapporti per la vita, quel genere di relazioni amichevoli a lungo termine che, malgrado le tempeste emotive a cui sono soggette, fronteggiano a testa alta le difficoltà causanti il loro fatidico inciampo, l’unico escamotage che chiarisce l’arcano degli arcani.
Solo chi resta, ci merita.
Solo chi resta, ne vale davvero la pena.

Creazione a cura di Annarita della casa editrice Genesis Publishing