Quando si avvicina il periodo invernale durante cui la sottoscritta non vede l’ora di immergersi sempre, bardata di tutto punto -maglioni pesanti, pantaloni felpati, sciarpe di lana, calzature appropriate e chi più ne ha più ne metta: sentite anche voi, nell’aria, il retrogusto natalizio che io percepisco dal 26 dicembre dello scorso anno? Ebbene sì, non sono un Grinch! E voi?-, la mia testa matta si sintonizza su un unico chiodo fisso che, alla pari di una classica domanda esistenziale rompi zebedei, viene battuto dall’insistente martelletto una volta sì e l’altra pure: dove sta la mia tazzona di cioccolata calda con panna e cannella?
Quasi incarnassi una bambina in procinto di iniziare la prima elementare che scalcia e sgomita per aver infine accesso al giochino sottrattole senza permesso da uno dei genitori o dal solito amichetto dispettoso -se penso a quanto tempo è passato da quell’età ormai così lontana, mi viene una serie non numerabile di infarti al miocardio: madò, se so’ vecchia, ragass (cit.)-, se si tratta della mia personale panacea ai mali della vita che dal principio di novembre fino al termine di gennaio soglio assaporare con la calma di chi non ha proprio niente da fare, nonostante possegga una To Do List non indifferente ad attenderlo dietro, e pure avanti, l’angolo -ammetto che, visti i brividi causatimi da questo ottobre un po’ assolato un po’ nuvoloso a seconda, potrei anche anticipare la mia routine golosa di qualche settimana: valuterò le opzioni e deciderò, sebbene, forse, abbia già un’idea precisa di come andrà a finire-, potrei trasformarmi in una drastica versione non animata di Yzma e uccidere per molto meno (altra cit.) -se non vi piace Le follie dell’imperatore, a parte dirvi Disonore! Disonore su tutta la tua famiglia! Disonore su di te, disonore sulla tua mucca!, dimenticate pure il mio blog adessubito: è uno dei miei cartoni preferiti ed è intoccabile-.
Perciò, con grande piacere oggi partecipo al Review Party finale che Tania di My Crea Bookish Kingdom ha organizzato, insieme al Blogtour relativo, per l’uscita Vintage Editore Julia Somerford di Karen Aminadra, un racconto lungo molto dolce e scorrevole che dà il via alle danze narrate proprio attraverso la bevanda miracolosa capace di sciogliere anche il cuore più indurito dalle contingenze della realtà: siete curiosi di scoprire, tramite la nuova puntata della rubrica Istantanee di lettrice -dedicata soprattutto a quei libri che sono riuscita a “mangiare” in breve tempo, i presenti rendez-vous opinionistici con riflessioni annesse donano a voi utenti una panoramica fotografica dell’opera, fissando con l’obiettivo, e non solo, un suo attimo fugace pieno di dettagli importanti-, come ho trovato la prosa in cui i due main character sono rimasti invischiati?
Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom
Può una giornata qualunque, spesa nel solito modo di sempre in un luogo magico per tutti i corpo e anima che, stanchi e oppressi dalla routine quotidiana di sentimenti contrastanti e avvenimenti inequivocabili, cercano ristoro, trovandolo, nella dolcezza di un liquido bruno dalle striature fantasia, trasformarsi in uno di quegli incubi ove rialzarsi dopo l’inciampo non consente di tornare a lottare strenuamente e più di prima, sorridendo quindi della battaglia appena persa in quanto, nei meandri del proprio cuore, si è persuasi di avere ancora un’ultima occasione per vincere la guerra finale sul punto di scoppiare di lì a breve?
Nell’istante in cui il mondo sembra crollare su se stesso radendo al suolo tutto ciò che la sua distruzione personale incontra sul cammino nei pressi del quale ha deciso di suscitare timore nei suoi astanti, con passi marziali dalla foggia cadenzata e sguardo truce dall’aspetto glaciale, quasi dimostrando di non avere alcuna voce in capitolo, è banalmente inevitabile accettare il fato imposto esprimendo la propria malinconia condita di biasimo come sale sulle ferite aperte con lunghi pianti, porte sbattute, fughe rocambolesche e sicure prese di posizione. Eppure, si è davvero certi che tutto sia riconducibile al poco saputo da terzi? E se ci fosse dell’altro sotto per la cui scoperta, a volte, si ha troppa paura di scavare? Non resta che smetterla di parlare per poter ascoltare.
Malgrado la narrazione di Karen Aminadra presenti un’evidente fisionomia oltremodo scarna per quanto concerne le vicissitudini descritte guidanti il lettore, per mano, nell’approfondita conoscenza di Julia Somerford e Stephen Lockley, penuria lampante di eventi inchiostrati che, nonostante da una parte consenta di assimilare velocemente l’opera breve in cui ci si è tuffati senza pensarci due volte, dall’altro lato induce a un, seppur circoscritto, digiuno forzato di vocaboli ponderati e ardenti emozioni capaci di sconvolgere, in maniera assai positiva, i golosi cuori temerari della stampa nero seppia, il primo volume della saga riguardante la famiglia del baronetto caduto per malasorte e dedito al gioco allegorizza il turning point di una vita intera, zuccherino degustare di cioccolata amara che, scivolando nella caduta libera, goccia a goccia, lungo l’esofago in attesa per ritornare alle antiche glorie delle iniziali sorsate nell’accogliente stomaco, permette di guardare alla realtà con occhi non più miopi, gioie con panna montata e cannella a destra, tristezze agli oli di ricino e di merluzzo a sinistra, spettacoli obbligati per chi viene alla luce in questo mondo che, però, sa sempre quando e come sbalordire, fuochi d’artificio che, provocando le braci quasi estinte di una speranza ormai morta, riscaldano con la pura e semplice felicità di un nuovo inizio.
«Sono d’accordo, […] Ho giocato e ho vinto.»
«No, […] Abbiamo vinto entrambi.»
Si ringrazia la casa editrice Vintage Editore per la copia ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio
Scheda libro
Titolo: Julia Somerford
Serie: La Saga della Famiglia Somerford #1
Autrice: Karen Aminadra
Casa editrice: Vintage Editore
Pagine: 150
Anno di pubblicazione: 2020
Genere: Regency
Costo versione ebook: –
Costo versione cartacea: 15.00 euro
Link d’acquisto: Amazon (cartaceo)
Trama: Bath, 1840. Una tazza di cioccolata calda: è questa ormai l’unica cosa che può riuscire a sollevare l’animo di Julia Somerford. Ma non una tazza di cioccolata qualsiasi, solo quella preparata alla Casa del Cioccolato gestita dai coniugi Foster. È in questo delizioso locale, tra l’aroma pungente delle spezie e del cacao, che Julia trascorre il suo tempo, seduta vicino alla vetrina per poter guardare la gente che passa e sognare altre vite e altre possibilità. È in questa graziosa cioccolateria, infatti, che la fanciulla viene lasciata dal padre mentre lui si allontana per badare ai propri affari. Ma non si tratta di lavoro, Julia l’ha capito: il padre va a giocare d’azzardo e, poco alla volta, sta perdendo tutti i loro beni. E proprio dopo l’ennesima perdita, Julia è costretta ad accettare di sposare un perfetto sconosciuto che subito le sembra un essere spregevole. Il suo destino, insomma, appare segnato e il futuro una vita senza amore.
Julia Somerford è il primo libro della saga sulla famiglia Somerford.
Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom
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