Sebbene ormai sia decisamente chiaro alla totalità di voi altri, followers silenti che tendete ad adottare troppo spesso il Vedo non vedo per quanto riguarda i commenti su La Nicchia Letteraria -sapete che non vi mangio, se lo fate, vero?-, lo rettifico onde evitare qualsiasi possibile fraintendimento: durante i mesi di quarantena, ho dovuto fronteggiare una sorta di lockdown anche nei confronti del mio operato di blogger, limitandomi a dare sfogo alla mia creatività solo per gli impegni presi con le colleghe dell’etere.
Quindi, oggi colgo l’occasione per cercare di ritornare in sella, rispolverando la rubrica Cover Reveal usata, in questa mattinata, per mostrarvi sia la grafica sia la trama del nuovo libro di Ornella De Luca, bravissima autrice e grandissima amica.

Un altro istante così è un romantic suspense “on the road” che descrive una corsa verso la libertà lungo la Route 66, seguendo il ritmo dei cuori di Marion e Tucker, tra bugie e segreti sepolti nel passato, e un’attrazione inaspettata tutta al presente.
In questo viaggio inchiostrato dalla fisionomia autoconclusiva, il lettore scoprirà il mistero che si cela nella memoria di una vecchia reflex, macchina fotografica d’altri tempi che, fra le righe della scrittrice siciliana, si accompagnerà ai tramonti della Città degli Angeli e a uno spettacolo teatrale maledetto, un melting pot eterogeneo che saprà tenervi ben incollati alle pagine del suo libro.

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Per Marion vivere in Pennsylvania è la cosa più terribile del mondo.
Non sa che disprezzare di più, se il piccolo villaggio Amish dov’è cresciuta o i ragazzi Amish che la corteggiano. O, più probabilmente, il semplice fatto di essere nata Amish.
Niente ha il potere di sconvolgere le sue giornate noiose e ripetitive, e di destarla dai sogni a occhi aperti su un futuro diverso, magari sotto il sole di Los Angeles, finché non trova un mucchio di vestiti abbandonati in un fosso.
Per Tucker svegliarsi nudo e senza memoria delle ultime ventiquattr’ore non è la cosa più terribile del mondo.
Gli capita spesso di bere fino a smarrire il senso della realtà, ma non gli era mai successo di aprire gli occhi dentro una fattoria ottocentesca, in mezzo a una mandria di vacche arrabbiate.
Ricorda solo di essere partito dalla California per cercare una persona e finalmente trovare risposta all’interrogativo che lo tormenta da più di due anni, ma prima deve ritrovare la sua moto e, ah sì, anche i vestiti.