Avete presente quell’energica sensazione di folle curiosità che opprime il lettore medio in una morsa da boa constrictor quando, consapevole di doversi allontanare, soltanto in via temporanea, dalla trilogia fantasy romance in cui si è tuffato con gli occhi a cuoricino e le farfalle nello stomaco perché, ahimè, l’escursione fra le righe di china del suo primo e unico volume disponibile è ormai ultimata, si ritrova a fronteggiare la mortale ed eterna attesa del seguito tanto desiderato quanto non ancora pubblicato?
Nel momento in cui, sul più bello e malvolentieri, ho dovuto chiudere Il principe virtuoso. La maledizione, accomiatandomi, con un gigantesco e sentito Arrivederci, dai main characters di Lina Giudetti che in uno schiocco immediato di dita è stata in grado di emozionarmi dalle (doppie) punte dei capelli alle dita (smaltate) dei piedi, ad avvenuta metamorfosi nella groupie fuori controllo che sono ora, ho varcato di diritto la soglia di una profonda crisi d’astinenza poiché, considerato il mio essere grande sostenitrice dell’Affronto una serie un quarto di suo libro alla volta (semicit.), la smania di conoscenza post cliffhanger ha accompagnato la qui presente sull’orlo dello strapiombo più alto, regalandole due sorprese impossibili da confinare nel suo solito pozzo di dimenticanze vecchie e nuove, da una parte, la spinta ben calibrata nel vuoto sottostante senza manco munirla di alcun paracadute, dall’altra, l’osservazione impudente e derisoria dei suoi resti informi sul suolo del baratro.
Fortunatamente, grazie al Review Tour in dirittura d’arrivo che Emy del rifugio online Sognare Leggi e Sogna… ha organizzato a nome della casa neo formata nel mondo letterario a noi carissimo, ho avuto l’opportunità di sanare, finalmente, mesi e mesi di interrogativi e supposizioni, aleggianti il mio cervellino troppo riflessivo, nei riguardi dell’uscita d’esordio targata O.D.E. Edizioni, Il principe virtuoso. Il matrimonio, testo a dir poco benedetto che, grazie al cielo, mi ha concesso l’uscita free della prigione Monopoliana per emergere dallo sciopero bianco durato anche troppi giorni per i miei standard: in questo appuntamento della rubrica Istantanee di lettrice, quindi, colgo l’occasione per parlarvi del suddetto romanzo e cerco di spiegarvi quali aspetti hanno incontrato la mia completa approvazione e quali, invece, hanno trovato la mia personale stigmatizzazione, dimostrandovi che, lo sanno tutti, più si nutrono aspettative, più è facile scontrarsi con fastidiose delusioni.
Creazione a cura di Emy, admin del blog Sognare Leggi e Sogna…
Il dado è tratto, ma i giochi sono soltanto iniziati.
Ogni volta che il fato sembra essere ormai scritto con penna indelebile sulla carta della propria vita, la speranza, quell’ultima creatura mitologica in grado di perire alla fine dei tempi dopo tutti i passabili di certo decesso, ricompare senza preavviso, con il suo solito ottimismo formato famiglia, in carne e ossa, una scialuppa di salvataggio dalle variegate caratteristiche personali che, assumendo lineamenti estetici differenti a seconda dell’occasione in corso, ha l’obiettivo nodale di recuperare il tesoro prezioso per antonomasia, cofanetto di brillanti meraviglie da dover riparare, in una cassaforte ermetica, lontana da occhi sia indiscreti sia voraci del bello e del candido.
Sebbene le probabilità di farcela siano comunque estremamente poche, da contarsi, quindi, sulle dita di una singola mano, con la giusta dose di ostinata fermezza e chiara malizia, anche la più difficile delle missioni può nutrire qualche evidente opportunità di andare in porto, superando gli avversari per raggiungere, infine, la meta agognata da parecchi, una ritrovata Linea Maginot ove, a dispetto del soccorso esterno di qualche insospettabile, non chiarendo i banchi di nebbia, li ispessisce oltremodo, portando alla luce un inganno capace di sovvertire ogni reale certezza.
Nonostante si possa certamente inserire nel gruppo di scritti a rapida assimilazione, fantastici trip dalla carta inchiostrata che serbano nell’animo una predisposizione naturale a condurre, con agio, il viandante delle pagine mediante capitoli in sequenza con una fulmineità quasi surreale, pellegrinaggi ubriachi di emozioni diverse che, a volte, in quelle rare e uniche occasioni da togliere il fiato prima e da cerchiare col pennarello rosso sul calendario poi, aiutano persino a uscire dai classici e giganteschi blocchi in cui il lettore medio si può ritrovare suo malgrado, Il principe virtuoso. Il matrimonio seguita le numerose peripezie della storia d’amore fra Aiden e Jamina, un’arma a doppio taglio che rappresenta sia il pregio sia il difetto dell’opera firmata Lina Giudetti in un’eterna rotazione dai vicendevoli passaggi di trama, gineprai e macchinazioni di corte che, atti soltanto a dirigere tutti quanti verso l’obiettivo di sfaldare la coppia protagonista, magari a causa dell’adozione di un narratore in essere onnisciente, risultano per lo più anticipati sulla linea temporale degli eventi correnti, mancanza importante di plot twist in buona parte del libro che, cadenza troppo regolare alla mano, dona i natali a scene poco credibili, dimostrazioni plateali di un bene che vince sempre sul male e di una speranza che non muore proprio mai. Forse.
«D’ora in avanti, voglio vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Quando eri lontana e temevo che ti fosse stato fatto del male, ho creduto di impazzire, ma adesso che sei di nuovo tra le mie braccia, sana e salva, non ti lascerò andare. Voglio sentirti mia, soltanto e completamente mia, anima e corpo.»
Si ringrazia la casa editrice O.D.E. Edizioni per la copia ricevuta in omaggio.
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Scheda libro
Titolo: Il principe virtuoso. Il matrimonio
Serie: Il principe virtuoso #2
Autrice: Lina Giudetti
Casa editrice: O.D.E. Edizioni
Pagine: 425
Anno di pubblicazione: 2020
Genere: Fantasy romance
Costo versione ebook: 2.99 euro
Costo versione cartacea: 12.99 euro
Link d’acquisto: Amazon (ebook), Amazon (cartaceo)
Sinossi: Dopo aver rapito Jamina, Tristan è intenzionato a tenerla con sé e a pianificare la vendetta contro gli Azlemiti e il loro re. Aiden è disposto a tutto pur di ritrovare l’amore della sua vita.
Fra complotti, intrighi, insidie e un pizzico di fantasy, la storia d’amore fra Jamina e Aiden continua in questo secondo capitolo della trilogia.
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