Nonostante si sia ormai capito da tempo perché il milione di eventi letterari a cui ho dato un tanto raro quanto prezioso contributo sostanziale proviene sempre dalla loro sconfinata magnanimità nei miei riguardi, nel momento in cui un qualsiasi tipo di iniziativa bloggheristica sente la necessità di essere organizzata dettagliatamente con una perizia fuori dal comune, dall’alto dello scopo ultimo di risolvere l’appena descritta situazione ingarbugliata nel migliore dei modi, appaiono, quasi sotto forma di tacito incantesimo, in sella ai loro bianchi destrieri, le abili cavallerizze, nonché grandi amiche, Susy del blog I miei magici mondi ed Ely de Il regno dei libri, due carinissime persone dall’enorme intraprendenza che per l’ennesima volta mi hanno sorpresa coinvolgendomi nel loro progetto battezzato Jane Austen’s World, sette giorni in cui altrettante colleghe del mondo di Internet condivideranno insieme alla sottoscritta un piccolo pensiero su un’opera della scrittrice inglese, ragguardevole penna dell’epoca ottocentesca i cui universi paralleli, tutt’oggi, seguitano a rivoluzionare anima e corpo con radicale e immediata facilità.
Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom
Essendo l’unica sua creatura di pagine e inchiostro che ho affrontato nella mia esistenza di lettrice famelica, confessione vergognosa che spero di ritirare nel breve periodo con il vorace recupero degli altri tesori di carta vergata sorti dall’elegante mano appartenente ai capostipiti della narrativa neoclassica, nel presente articolo, mediante una mia breve e intensa riflessione generale, ci focalizzeremo su Orgoglio e Pregiudizio, l’intramontabile e celebre amore fra Elizabeth Bennet e Mr. Darcy, la prima, una sbarazzina fanciulla dagli umili natali con la battuta costantemente pronta a essere espressa senza mai un filtro contenitivo e, il secondo, un pomposo esponente dell’alta nobiltà dal presuntuoso distacco assai facile nei confronti di chi non merita alcuna attenzione da parte sua, una coppia all’apparenza mal generata che regala, e continua a regalare, istanti di assoluta beatitudine agli spiriti più romantici in cerca di emozioni sincere.
Orgoglio e pregiudizio, pregiudizio e orgoglio: sono questi i due sentimenti negativi che dominano la maggior parte delle vicissitudini extra ordinarie concernenti la sorella minore di Jane e il migliore amico di Charles Bingley, due main characters alquanto diversi che, però, risultano accomunati dal suddetto ambo di manifestazioni caratteriali soggiogante la totalità dell’atteggiamento di una persona colta, quindi, alla sprovvista con l’obbligo di materializzare determinati gesti inequivocabili e dar voce a lessemi non ben ponderati capaci, in un tale insieme diabolico dalla malvagità connaturata, di fare terra bruciata persino nei dintorni della propria ombra sogghignante, prima impressione letale che, dopo aver marchiato a fuoco l’interlocutore medio desideroso di conversazioni unicamente piacevoli, uscendo dal suo seminato, conduce verso un traguardo non disposto a sconti di sorta.
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La terrificante attualità dei personaggi datati di Jane Austen conduce, in maniera oltremodo inequivocabile, alla concretizzazione di precisi quesiti fondamentali a cui dover rispondere, prima o poi, in base all’unico cammino conosciuto in quel della vita, il proprio: da un triviale È davvero avverabile giudicare chicchessia in base alla mera copertina superficiale presentataci, evitando di andare, quindi, al di là dell’involucro la cui scorza poco raffinata corromperebbe, di sicuro, l’operato di noi voyeur nei suoi riguardi? a un più originale Perché mai qualcuno sano di comprendonio si lascerebbe travolgere da un futile sentimento alla pari di un pesce nella corrente pur di non dichiarare agli altri, ma soprattutto a sé stesso, di aver sbagliato come il peggiore dei principianti?, si verrebbe investiti da un silenzio fin troppo eloquente, parlantina spiccia che illustra sia tutti sia nessuno al contempo.
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Ciononostante, dimostrarsi assidui inciampatori negli accidentali paretai erronei di questa temporanea esistenza sottolinea con tratto indelebile la nostra mera natura umana, quel concentrato iridato di vivaci tonalità brillanti che, prendendo un abbaglio, sa sempre porvi rimedio, infiniti sforzi mastodontici che i chiamati in causa espliciteranno al meglio delle loro circoscritte possibilità, chinando la testa una volta e abbassandola una seconda, passi lunghi e ben distesi che addirittura Darcy e Lizzie si renderanno conto di dover intraprendere per avvicinarsi ancora, con occhi guardinghi, e, alfine, con un sorrisino sulle labbra, comprendersi l’un l’altra, una battaglia all’ultimo sangue che non avrà i canonici vincitore e vinto perché entrambi otterranno il meglio per sé sbarazzandosi del peggio di sé, doppio successo per il singolo che, diventato paio, intuisce il futuro cui altrimenti non avrebbe mai ottenuto.
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«Ho lottano invano. È inutile. I miei sentimenti non saranno soffocati. Dovete lasciare che vi dica quanto appassionatamente io vi ammiro e vi amo.»
Creazione a cura di Tania, admin del blog My Crea Bookish Kingdom
19 Novembre 2019 at 21:56
Ora devi segnare assolutamente Persuasione e Ragione e sentimento che insieme a O&P per me rappresentano i più belli, te l’ho già detto lo so ma meglio ripeterlo così non ti dimentichi ah ah
Adoro questo libro il più dello dell’intramontabile zia Jane e tu gli hai reso giustizia perfettamente. Amo anche il film, quello delle immagini che hai scelto <3
25 Novembre 2019 at 17:37
Ne ho letti di romanzi di Jane Austen ma Orgoglio e Pregiudizio rimane senza ombra di dubbio il mio preferito. Ci vorrebbero più Mr Darcy nel mondo 😛
25 Novembre 2019 at 18:28
Io ho un amore folle per questo libro!! Non so dirti quante volte l’ho letto nel corso degli anni, per non parlare di quante volte ho visto il film del 2005, che conosco praticamente a memoria ormai! Ho adorato sia la Lizzie di Keira Knightley sia il Mr Darcy di Matthew Macfadyen (lui come Darcy è davvero qualcosa di speciale, tanto che mi ha ispirata per uno dei miei personaggi XD )
Complimenti per il post! Rispecchia davvero in pieno la riflessione sulla natura dei loro caratteri!