Con alle spalle una lettura domenicale, passatemi il neologismo, stupenderrima di cui vi parlerò ad Aprile perché, Nicchiani, mi sono voluta prendere una pausa abbastanza consistente per potermi avventurare tra pagine richiamanti il mio desiderio di appropriarmene e per avere l’opportunità di scrivere qualcosa lasciando all’inchiostro l’onere di esprimermi al meglio delle mie capacità, un lasso di tempo in cui potrò non solo organizzare tutti i nuovi progetti a cui darò corpo a breve, ma anche respirare a pieni polmoni trascurando la fretta e l’ansia mie cattive consigliere, nell’odierno lunedì pomeriggio ritorna la rubrica Tris di Consigli che, ormai lo sapete bene, condivido con Susy de I miei magici mondi e Mara di Romance e altri rimedi, un piccolo rendez-vous mensile a cui sono sempre molto felice di partecipare attivamente.
Essendo Marzo il mese dedicato alla donna poiché, d’altra parte, l’8 è la festa ufficiale dedicatale e volendo andare controcorrente rispetto l’usuale consiglio grazie al quale propinare personaggi principali carine e coccolose, io e le mie colleghe abbiamo pensato di elencare qui di seguito tre antagoniste conosciute attraverso le nostre letture, figlie di carta che, molto spesso, riescono a far impallidire e tremare la corrispettiva prole di Adamo.
Il primo character diabolico che ho scelto di presentarvi nella presente occasione è la femme fatale Greta Baum, personaggio secondario eppure di vitale importanza nel thriller ad ambientazione storica Ricorda il tuo nome, opera d’esordio del decisamente talentuoso Nicola Valentini.
Partendo dall’evidente presupposto che io nutro un debole per i villain appartenenti al gentil sesso, questo sadico esemplare di donna ha fatto breccia nel mio cuore con un battito di ciglia, sguardo incantatore che conquista e ammalia Eike Aumann superando i confini dell’ossessione più folle, occhi scellerati che distruggono e mortificano ebrei colpevoli solo di essere quanto sono, disumano e sanguinario individuo figlio di un tempo dalla cui sconfitta, ancora oggi, si devono trarre gli insegnamenti per un domani migliore.
Visto che la carissima Susy ha avuto più prontezza di spirito della qui presente admin de La Nicchia Letteraria citando per prima Pasifae -dopotutto, dovresti saperlo, chi tardi arriva, male alloggia, carissima Lady C.-, ho virato la mia attenzione su un altro personaggio sempre facente la propria apparizione nel superlativo Circe di Madeleine Miller, un eccezionale fantasy che, ormai lo sto ripetendo come un disco rotto, per me sicuramente, è il miglior libro letto quest’anno: da vanitosa e bellissima ninfa a orripilante e crudele mostro marino, Scilla è la spietata creatura che si nasconde al limitare del gorgo divorante di Cariddi con l’unico scopo di assaltare le navi percorrenti quel tratto di mare e sbranare i malcapitati viandanti delle acque, uomini sfortunati che forse, un giorno, troveranno giustizia eterna.
Ebbene sì, anche la sottoscritta ha letto le sfumature di E. L. James e, devo confessarlo, hanno sancito il mio battesimo del fuoco con il mondo passionale del genere erotico, una parentesi sempre più estesa della letteratura contemporanea e non che, in certi casi specifici, riesco ad apprezzare davvero con gusto. Parlando, però, del libro in esame, nonostante certi aspetti discutibili che mi hanno fatta storcere il naso, quale, ad esempio, la protagonista femminile che all’inizio, in quanto a bipolarismo comportamentale e valenza di un comodino da rottamare, ha fatto una figura molto grama ai miei occhi, posso dire che la storia di Mr. Grey e Anastasia Steele mi abbia convinta nel suo complesso, soprattutto considerando l’antagonista interpretata nella pellicola dalla bellissima Kim Basinger, l’austera e fascinosa Elena Lincoln, la seducente master di Christian durante la sua adolescenza oltremodo turbolenta.
11 Marzo 2019 at 21:00
Il primo non lo conosco ma direi che le tue scelte sono state più che azzeccate