Anche se ormai il countdown è iniziato riducendo a sgoccioli sempre più sparuti ciò che rimane del mese di Dicembre, siamo ancora in tempo per pubblicare un bell’articolo in condivisione con altre colleghe blogger grazie alla cui compagnia ci si ritrova in un mondo parallelo dove tutti, senza alcuna distinzione, hanno la possibilità di essere accolti calorosamente tra le pagine inchiostrate di un buon libro. Pure oggi dobbiamo l’onore della partecipazione alle, ogni volta sul pezzo, Ely de Il Regno dei Libri e Susy de I miei magici mondi, creatrici in simbiosi de The Best of 2018, in cui, come già il suo nome di battesimo rimanda, bisogna condividere le migliori letture dell’anno ancora in corso.
Sapete che si dice L’unione fa la forza, vero? Per questo motivo, Lady C. e Jackdaw hanno voluto coalizzarsi per riuscire insieme nell’impresa di colmare il più possibile le voci della lista proposta di generi, un elenco ben nutrito che ha indotto le amministratrici de La Nicchia Letteraria a rendersi conto di quante categorie di testi, purtroppo, ancora non abbiano affrontato, con la speranza, però, un giorno, di poter riempire tali vuoti proponendo alla vostra attenzione moltissime opere interessanti.
Non penso che Brittainy C. Cherry, penna travolgente da cui sgorgano incontrollate emozioni capaci di cogliere impreparato il lettore, debba essere presentata perché è un must per chi ama le storie d’amore travagliate dove la drammaticità e la gioia si fondono alle parole scritte quali facce opposte della stessa medaglia. Tuttavia, qualora ce ne fosse davvero bisogno, sappiate che Hai bussato al mio cuore crea una così forte dipendenza da indurvi a una lettura continua senza pitstop sulla strada.
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Per me, Ornella De Luca è sempre sinonimo di garanzia affinché si voglia leggere un prodotto ben fatto, osservando, prima di tutto, la sua bravura in continuo miglioramento e, in secundis, la sua maestria nell’adattarsi a un qualsiasi genere letterario, ennesima vittima da annoverare nei bersagli del suo occhio clinico. Perciò, non dovreste sorprendervi nel vedere uno dei suoi figli di carta in questo elenco: La sposa promessa. Amore e intrighi alla corte dei Tudor è splendore, completezza e fulcro di sentimenti.
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Tra le novità di quest’anno, posso annoverare di essere riuscita, finalmente, a oltrepassare un mio limite letterario, ostacolo rappresentante il genere Dark Romance che sono stata in grado di affrontare a testa alta grazie a una serie caldamente consigliatami da un’autrice mia amica. Non ringrazierò mai abbastanza la buona stella per aver ricevuto un tale suggerimento perché Il debito è davvero una bomba a orologeria: appena l’avrete tra le mani, non vorrete far altro che disinnescarla, dalla prima all’ultima deflagrante pagina.
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Alla voce Paranormal Romance cito, indubbio, Alice, non è il paese delle meraviglie, il primo volume della trilogia Gli eredi della foglia di Giuditta Ross. Questa avventura fantasy pubblicata da Triskell Edizioni si è guadagnata facilmente un posto d’onore nella mia personale scala di gradimento letterario, un minuscolo sito dove l’intricata storia di Alice e Alistair ha sedimentato volentieri le sue radici nodose, ghermendomi l’anima ben disposta all’assalto.
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Quale migliore occasione della presente per premiare ancora una volta la bravura di Susy Tomasiello? Non potendo menzionare il vero vincitore del trofeo Contemporary Romance poiché, essendo sempre un’opera della mia amica blogger, il ruolo conferitomi da lei mi impone il totale riserbo in merito -è tutto ancora top secret e, quindi, dovrete attendere le news dell’autrice a riguardo-, cito l’argento del podio, Non riesco a non amarti, che, con la sua semplicità, ha scavato nel mio cuore un piccolo posticino solo per sé.
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E niente, la menziono un’altra volta perché posso e devo. Ornella De Luca si aggiudica il genere Suspense Romance con Dove cade il fulmine, la storia di Jack e Andréa, di cui, tra l’altro, vi parlerò nel pomeriggio con la mia recensione in occasione del Review Tour: le peripezie dei due giovani ragazzi rimandano alla memoria del lettore un concentrato di trepidante attesa nel conoscere la posizione di ogni tassello nel relativo mosaico, intrighi e macchinazioni che alla fine verranno svelati alla luce di una folgore da cui l’anima del pubblico verrà centrata in pieno.
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Dopo aver voltato l’ultima pagina del libro di Jennifer Egan, avevo pronosticato fosse uno dei migliori della mia vita di lettrice accanita e, infatti, ora che siamo qui a tirare le somme di un anno di avventure tra le pagine, posso confermare la mia ipotesi iniziale poiché fino ad ora nessun amico di carta e inchiostro incontrato è riuscito a spodestarlo dal trono meritato: Manhattan Beach non è un banale testo che si lascia sfogliare e amare alla stregua di un qualsiasi tomo senza nome; Manhattan Beach è il libro grandioso per cui il misero ebook non basta.
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Grazie alla casa editrice Leone Editore, ho potuto scoprire moltissimi titoli facenti parte del genere Thriller che hanno saputo tenermi compagnia attraverso pagine intrise di misteri, ansia a fior di pelle e colpi di scena da cardiopalma. Bugiardo è solo un esempio lampante di quanto detto poc’anzi, una storia che, a distanza di giorni, ancora continua a risuonare in me, portandosi dietro l’eco di un finale aperto capace di chiudersi solo nell’immaginario del lettore.
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Non è solo il Fantasy migliore che abbia letto quest’anno, è addirittura nella mia personale Top 3 del 2018, per l’originalità della trama, intessuta di temi profondi e non sempre facili da digerire, la vivida bellezza dei personaggi e lo stile meraviglioso, evocativo di Laini Taylor. Il secondo e ultimo volume della duologia, La musa degli incubi, uscirà il 14 febbraio e credetemi, non ho mai scalpitato così tanto per il giorno di San Valentino.
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Nominate anche solo a bassa voce La Bella e la Bestia e, fidatevi, in men che non si dica, avrete la mia più completa attenzione. Perciò, scoperto che uno dei vecchi acquisti da me fatti anni fa era effettivamente un Retelling della mia fiaba preferita e avuto il parere di Susy in merito alla capacità della sua autrice, ho deciso di lanciarmi tra le parole di Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon, la toccante storia di Fern e Ambrose, due ragazzi così diversi da sembrare fatti apposta per stare insieme, vite agli antipodi che sapranno incontrarsi, tra un dramma e l’altro, tra una gioia e quella successiva.
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Tra i miei autori preferiti, quest’anno, è felicemente approdata la talentuosissima Katie McGarry, consiglio suggeritomi dalla dispensatrice incontenibile Susy Tomasiello: Dimmi che ti ricorderai di me è la narrazione commovente di due giovanissimi alla ricerca di sé stessi, entrambi obbligati a indossare una maschera grottesca che li trasforma nei loro opposti, Elle e Drix, due distinte personalità che devono ancora trovare il loro posto nel mondo, magari l’uno accanto all’altra, nelle gioie e nei dolori di una realtà davvero simile alla nostra.
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In un momento di pura follia, ho comprato a scatola chiusa la The Campus Series di Elle Kennedy, una tetralogia recensita molto positivamente dalla comunità famelica di indefessi lettori: sorvolando sul fatto che ancora non ho ultimato il quarto volume per, rullo di tamburi, noia poiché le quattro vicende narrate ripetono sempre lo stesso modus operandi della prima, devo ammettere che Il contratto, non lasciando niente al caso, convince il lettore a riflettere sulle dinamiche presentategli, piangendo con Hannah, ridendo con Garrett, amando con entrambi.
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Nonostante sia considerato prevalentemente un romanzo per adolescenti, Fidanzati dell’inverno, primo della quadrilogia fantastica L’Attraversaspecchi dell’autrice francese Christelle Dabos, è un gioiellino che riuscirebbe a soddisfare anche i lettori più maturi, grazie alla complessa articolazione del mondo illusorio in cui sono calate le vicende dei protagonisti, mai scontati e anticonvenzionali. Se già lo conoscete come la sottoscritta, allora tenetevi pronti per il 9 gennaio, giorno d’uscita del sequel Gli scomparsi di Chiardiluna.
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Primo romanzo che leggo di Wilkie Collins, considerato il padre del genere poliziesco moderno, e sicuramente miglior giallo letto quest’anno, merito del fitto intreccio che si svolge con la calma tesa tipica della miglior qualità di suspense vittoriana e dei risvolti psicologici dei personaggi, veri cardini della ben congegnata macchina narrativa ideata dallo scrittore inglese.
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Sono passati mesi ormai ma mi sfarfallano ancora nel costato le emozioni che mi ha suscitato Il labirinto degli spiriti, il quarto capitolo (o primo, qualora decideste di iniziare da questo) della dannatamente bella Serie del Cimitero dei Libri Dimenticati plasmata da Carlos Ruiz Zafón, in cui si respira tutto l’intrigo, tutta la torbida passione di una Barcellona dal fiato maledetto, pesante sulle nuche di personaggi dalle anime luminose, solcate dalle nere crepe di un passato opprimente come un fardello.
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Adrenalinico, imprevedibile e impreziosito da una grafica a prova di bomba, il secondo volume della trilogia Illuminae File si classifica primo con pieno diritto nella lista mentale dei libri Sci-fi letti in questi mesi, una lettura mozzafiato per la velocità con cui si susseguono azione e colpi di scena, mai banali e potenti come supernove.
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Ricordo ancora oggi quanto ho sospirato per la storia di Liz e Brady che, nel mio immaginario privato, ho pensato avessero i volti rispettivamente di Britt Robertson e Aidan Turner: proprio quest’estate nel mio periodo Un libro al giorno per dieci giorni, deterrente contro l’appena passata sessione d’esami in università, ho affrontato la lettura della trilogia Amori in prima pagina, una triade di opere in cui la politica, giocando un ruolo fondamentale nella vita dei coinvolti, mischia con arguzia le carte a proprio vantaggio, macchinando intrighi a discapito di chi si vota per essa.
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La felicità domestica è uno dei primi libri che ho affrontato nel 2018, sancendo così il mio battesimo del fuoco con il grandissimo Lev Tolstoj, un immenso autore che, in sole 144 pagine, è riuscito a convincermi del suo talento da maestro, un’abilità narrativa che mi ha catapultata nella mente di una ragazzina raccontante il suo matrimonio, la fase antecedente a esso con il caratteristico corteggiamento a cui Maria si dimostra ben disposta nell’accettare, lo stadio successivo in cui la fanciulla appena maritata vive l’appena creata famiglia in due, l’epoca più oltre per la quale si gettano basi antiche ma già ben collaudate.
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Nel panorama letterario italiano, Anna Premoli è di certo una delle mie autrici preferite, un tornado di giocosa follia che sa portarmi sempre sull’orlo delle lacrime. Non ho tempo per amarti non solo è riuscito a cambiare totalmente un lunedì qualunque di Gennaio in cui tutto sembrava andare storto, ma ha sconfitto a mani basse il libro che per anni e anni è stato al primo posto nelle storie dell’autrice da me adorate, Come inciampare nel principe azzurro: in fin dei conti, Terrence ha il suo perché, giusto?
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Allora, cosa ne pensate? Conoscete i titoli che abbiamo scelto per questa occasione oppure è la prima volta che li sentite nominare? E, soprattutto, quali sono i vostri libri top del 2018? Fatecelo sapere in un commento e non dimenticatevi di passare dagli altri blog coinvolti nel presente evento!
28 Dicembre 2018 at 12:25
ciao, in comune non ne abbiamo nessuno ma ho letto alcuni titoli che avete citato e concordo! Soprattutto con Gemina
28 Dicembre 2018 at 13:52
Anche tu hai letto il sognatore! A febbraio esce il seguito e sto più nella pelle! Sono troppo in ansia per il finale!
28 Dicembre 2018 at 15:52
Abbiamo in comune il Sognatore! <3 E mi attira parecchio La sposa promessa nonostante il periodo Tudor non sia dei miei preferiti.