Stamattina la rubrica Mi è semblato di vedele un liblo! apre la giornata con la segnalazione del primo capitolo di una trilogia dai toni noir, scritta a quattro mani da due ragazze, Cristina Silvestri e Mirela Minkova Georgieva.

Guignol, perché era così che si faceva chiamare, si spostò molto lentamente dai piedi dell’altare fino ad arrivare al viso della giovane ma senza mai occupare il suo campo visivo. Si spostò dietro il suo capo in modo che la ragazza non potesse girarsi per scorgere il suo volto e accostando le sue labbra al orecchio sinistro di lei le sussurrò queste parole: «Eppure non è ancora la fine …», poi si allontanò lentamente e pian piano si diresse verso il bordo del grande palco. Accennò un sorriso, chiuse gli occhi per un momento e pensò di vedere tutte le poltrone rosse del teatro occupate. La sua fantasia fu tanto grande quanto inquietate. Chi avrebbe mai potuto assistere all’esecuzione di un uomo? Eppure c’erano Stati in cui questa pratica era legale. Nell’antichità uccidere era abituale, spesso inevitabile e a volte addirittura fonte di divertimento. Cosa c’era quindi di sbagliato nel suo modo di vedere le cose? La sua risposta fu: nulla.

Romanzo sospeso tra generi diversi, come giallo e thriller, che promette di trascinare i lettori in una partita a scacchi tra Bene e Male, le cui mosse lasciano scie di sangue sulle caselle asfaltate di una città sul filo del coltello. Ma chi darà lo Scacco Matto?

Titolo: D’Ark – Il gioco dell’alfiere (D’Ark Trilogy Vol.1)

Autrici: Cristina Silvestri e Mirela Minkova Georgieva

Casa editrice: self-published

Data di pubblicazione: 5 dicembre 2016

Pagine: 190

Formato: ebook

Costo: 0,99 euro

Link d’acquisto: Amazon

Sinossi: La città di Rocha è costantemente minacciata dalla malavita e dalla corruzione e il pericolo è sempre dietro l’angolo. Sembra non esserci più onestà in un mondo pieno di corruzione ma questa volta, come baluardo della giustizia sorge un vigilante, D’Ark, che cerca di aiutare la città a rialzarsi da questo baratro d’illegalità. La storia segue parallelamente la vita di due fratelli: Giorgia e Michele Mestri. Giorgia, una ragazza forte e determinata che ama il suo nuovo lavoro, parteciperà alla ricerca di un noto serial killer di nome Guignol che trascina dietro di sé le sue povere anime in una lotta senza fine. La squadra dei profiler, insieme alle forze dell’ordine, si batterà con grande dedizione per la sicurezza e per la sopravvivenza dei cittadini. Mentre suo fratello Michele, il giornalista, seguirà il caso del vigilante occupandosi di scrivere la verità su chi sia questa famosa celebrità. Aiutati dal loro intuito e dalla loro forza di volontà, entrambi si renderanno conto di quanto la realtà che li circonda sia più complicata di quanto appaia. Esiste davvero questo eroe oppure è una mera invenzione di una società senza giustizieri? Riuscirà Rocha a distinguere il bene dal male? Ciò che è reale da ciò che non lo è?

 

Per chiudere, le biografie delle due autrici.

Cristina Silvestri, nata a Napoli a giugno nel 1990, frequenta il liceo classico e si laurea prima alla triennale di Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza e poi alla magistrale di Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna. Ha vissuto in Inghilterra per un anno facendo tirocinio presso l’Università di Portsmouth grazie alla borsa di studio Erasmus+.

Mirela Minkova Georgieva nata a Sofia (Bulgaria) nel 1989, trasferitasi in Italia nel 2002, anch’essa laureata in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza, dove ha conosciuto la sua co-scrittrice. Attualmente risiede nel Regno Unito.