Io e il mio inseparabile Kindle ormai facciamo coppia fissa da parecchio tempo: grazie a lui, posso leggere alcuni piccoli tesori di cui probabilmente non avrei mai sentito nominare. Per questo, devo anche inchinarmi alla magnificenza di Amazon, adorabile ricettacolo di creature letterarie interessanti, una delle quali sarà la protagonista di questa recensione.
L’occhio è caduto su questa scelta che da tempo bramava la mia attenzione. Già solo la copertina intriga molto: come non potrebbe affascinare l’espressione così accattivante di una donna che indossa una maschera molto elegante e raffinata? Fin dall’inizio mi sono chiesta cosa significasse quel titolo particolare. Certamente la risposta non si è fatta attendere molto: già dai primi capitoli il mio quesito è stato ampiamente risolto.
Incontri in maschera si apre focalizzando l’attenzione su una scena che può sembrare parecchio strana, ma che assumerà il suo mero significato qualche paragrafo dopo. Ci sono due donne a un bancone, una di fronte all’altra: la voce narrante del libro sta aspettando che la receptionist finisca di fare i dovuti controlli al computer, consegnandole così la maschera che ha richiesto e permettendole quindi di accedere alla sala limitrofa. In questo ambiente, si può scorgere una certa intimità circondata da un’atmosfera molto seducente, ammaliante, che attira come una calamita. La protagonista non è sola: come lei, ci sono infatti altre persone che si sono ritrovate in questo luogo, celando la propria identità grazie all’ausilio di una maschera. Mentre si fa servire un drink al bancone del bar, passano pochi minuti e già una donna le si avvicina, proponendole un ménage à trois con un uomo. Gentilmente, l’invito però viene declinato: stasera la nostra protagonista ha un’altra voglia da soddisfare.
Non mi piace granché cacciare… ma non accetto neanche tutti i cacciatori.
La donna non deve aspettare poi così tanto che un uomo intavola subito con lei una conversazione verbale la quale, prima della fine della serata, si conclude con un amplesso proibito, portando da entrambe le parti una più che ottima soddisfazione.
Con uno stacco temporale di due settimane, la narrazione ci catapulta nel secondo capitolo, nel quale vengono rilasciate, a piccole dosi, delle informazioni riguardo alla protagonista. Altea Bianchi sta per iniziare la sua carriera di professoressa all’università di Torino e sta anche per pubblicare un saggio, riguardo la figura di Teseo, nelle sue molteplici sfaccettature. Vive con il suo gatto nero, Ater, nome scelto accuratamente dalla donna: quale insegnante di letteratura latina, di certo non poteva esimersi dall’usare un termine di questa lingua antica per battezzare il suo amico felino. Come la narrazione stessa ci presenta, ella si sta dirigendo verso Palazzo Nuovo per poter affrontare la sua prima lezione, aprendo così il corso che terrà per tutto il semestre, quando riceve una telefonata dalla sua migliore amica, Claudia, forse l’unica persona all’infuori della sua famiglia con cui ha un legame importante amichevole che si possa definire come tale. L’amica pretende che la protagonista la accompagni a uno speed date per l’ora di pranzo, giacché ha iscritto entrambe a questo evento. Purtroppo Altea non ha molta scelta e quindi acconsente a malincuore, pensando subito a come impiegare quel tempo prezioso che perderà: porterà con sé il suo e-reader, evitando di intavolare qualsivoglia conversazione con alcuno. Ma ovviamente non ha fatto i conti con il destino che, come si sa fin troppo bene, ha un forte senso dell’ironia.
La prima caratteristica che colpisce il lettore è sicuramente la protagonista. Altea affascina proprio grazie alla sua personalità, fin troppo rigida, legata strettamente a una razionalità quasi sopra le righe; si può inoltre denotare, fin dall’inizio del libro, grazie al suo modo di esprimersi, un certo cinismo che sembra essere fin troppo radicato nel suo animo. Nonostante ciò, sotto tutto quel cemento armato che racchiude in maniera protettiva il suo cuore, la donna sembra poter provare ancora qualche sentimento, una di quelle emozioni che scalda l’anima fin negli abissi, riportando a galla tutto il bagaglio emotivo che ne scaturisce, permettendo anche lo smantellamento della fortezza che Altea aveva eretto nel corso degli anni. Intorno a questa donna aleggia il mistero, le cui trame vengono sapientemente rivelate in maniera lineare e senza fretta dall’autrice: ovviamente questa strategia mantiene alta l’attenzione del lettore, costringendolo a continuare quest’avventura in Incontri in maschera per scoprire tutti i segreti della protagonista e dei personaggi che completano il quadro del filone narrativo.
Certamente incuriosisce anche la scelta dell’ambientazione temporale del romanzo: infatti, gli eventi di questa storia avvengono nel corso dell’anno 2030. Dopo alcune riflessioni, penso di essere giunta a una conclusione più che plausibile e soddisfacente. Nel libro, sono presenti due coppie omosessuali, precisamente due uomini e due donne, che hanno avuto la possibilità di sposarsi e di adottare dei bambini. Utilizzando un tempo da una parte lontano ma dall’altra comunque prossimo, Monica Schianchi sembra auspicare che un giorno chiunque potrà coronare il suo sogno d’amore, permettendo a tutti di vivere appieno questo sentimento dal quale ognuno ha il diritto di essere travolto. Ovviamente, i soliti pregiudizi a riguardo sono presenti nel libro, forse per essere fedele alla realtà di ogni giorno, senza discostarsene troppo, rendendo quindi il contenuto il più attuale possibile.
Tirando le somme, la mia opinione riguardo Incontri in maschera è decisamente positiva e consiglio assolutamente la sua lettura, soprattutto a coloro che vogliono immergersi in una storia d’amore, a tratti erotica senza però eccedere, caratterizzata da alti e bassi e resa misteriosa da segreti del passato e del presente. Sperando di avervi invogliati alla lettura, che presenta una narrazione scorrevole e ben scritta, vi saluto, lasciandovi la citazione che più mi ha colpita del romanzo.
«[…] Come si cura un’anima? […] In che modo la si nutre? […] l’arte, l’emozione, lo studio delle sensazioni sono elementi importanti quando si vuole crescere dentro, quando ci si vuole sentire ricchi, pieni e vivi».
Scheda libro
Titolo: Incontri in maschera
Autore: Monica Schianci
Casa editrice: –
Pagine: 138
Anno di pubblicazione: 2015
Traduttore: –
Genere: Romance
Costo versione cartacea: 12.90 euro
Costo versione ebook: 1.20 euro
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