Uno dei tanti aggettivi che si possono affibbiare al mio status di lettrice è sicuramente “periodica”, ovvero la scelta del genere varia da momento a momento, molto difficile che mi focalizzi su uno solo per molto tempo. In questo periodo sta prevalendo la voglia di fantasy, per cui ho deciso di buttarmi su Il ladro di fulmini, primo volume della saga Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo di Rick Riordan. Ho girato attorno a questa serie per un po’, avendo il timore che potesse non convincermi del tutto nonostante i numerosi pareri positivi, ma alla fine ho ceduto anche io, influenzata probabilmente dalla recente esperienza con American Gods . Entrambi i romanzi, seppur a livelli diversi, sono infatti intrisi di mitologia, argomento che ha sempre esercitato un certo fascino su di me, e hanno per personaggi niente meno che degli dei…o meglio, in questo caso ci sono anche dei semidei, i cosiddetti eroi. E il nostro protagonista ne sa qualcosa, non perché si reputi un eroe, anzi.
Percy, dodicenne newyorkese, è considerato difficile, poco incline all’apprendimento e all’obbedienza. Ogni anno viene puntualmente sbattuto fuori, qualsiasi sia la scuola che sta frequentando, per cui torna a casa dalla madre Sally, unica persona che sembra capirlo davvero, e dal patrigno Gabe, odioso individuo preoccupato solo dei propri quattrini. Alla Yancy Academy non se la passa molto meglio, lo spettro dell’espulsione a fiatargli costantemente sul collo, ma se non altro la permanenza è resa più sopportabile grazie all’amico Grover, bersaglio preferito dei bulli, e alle lezioni di latino del signor Brunner. La situazione precipita del tutto quando in gita scolastica a un museo, a seguito di un incidente “acquatico” che nemmeno Percy sa spiegarsi – denominatore comune anche a quelli precedenti che l’hanno visto coinvolto -, viene richiamato dalla Doods, arcigna insegnante di matematica che l’ha preso di mira. Giunti in una sala deserta però, invece di fargli la solita ramanzina, la professoressa si tramuta in una Furia, mostro infernale dalle ali di pipistrello, e si scaglia contro il ragazzo, intimandogli di restituirle la Folgore di Zeus che ha rubato. Non capendo ciò che sta accadendo, Percy afferra una penna lanciatagli dal signor Brunner, spuntato dal nulla, che, inaspettatamente, si trasforma in una spada, con cui trafigge la creatura, polverizzandola. Ancora sconvolto, chiede spiegazioni al professore, da cui non riceve alcuna risposta. I giorni passano e la sua mente si fa sempre più confusa, per cui, non riuscendo più a reggere, decide di mettere alle strette il docente, che trova già occupato a parlare con Grover, cosa piuttosto strana. Ancora più strano che stiano discutendo proprio di lui. Ma niente è comparabile al fatto che siano preoccupati che possa non riuscire a sopravvivere fino all’anno successivo. Il ragazzo non può immaginare neanche nei suoi peggiori incubi ciò che gli succederà, ma, se voi deciderete di leggere questo libro, lo scoprirete eccome.
Sono partita con delle riserve riguardo questo romanzo, ma per fortuna sono state spazzate via nel corso della lettura. L’ambientazione è un mix ben riuscito tra gli Stati Uniti dei giorni nostri e l’Antica Grecia, il Monte Olimpo che troneggia al seicentesimo piano dell’Empire State Building, tanto per fare un esempio. Cosa analoga per i personaggi, dei o creature che siano, che hanno aspetto moderno ma abitudini e indole plasmate sui miti e le leggende che li contraddistinguono. Generalmente sono ben caratterizzati, in special modo i personaggi principali; qualche eccezione tra quelli secondari, con eroi talvolta fatti a immagine e somiglianza del genitore divino, quasi fossero stati generati per fotocopiatrice.
La narrazione scorre veloce, dipanandosi tra avventura e fantasy, con la giusta dose di mistery a rendere il tutto più stuzzicante. Il punto di vista è sempre quello di Percy, voce un po’ ribelle, ironica e soprattutto onesta.
Mi piacerebbe molto raccontarvi che ebbi delle profonde rivelazioni durante la discesa, che venni a patti con la mia natura mortale, che risi in faccia la morte e cose così.
La verità? Il mio unico pensiero fu: <<Aaaaaahhhhh!>>
La storia è originale, nonostante abbia trovato qualche sviluppo piuttosto scontato, e il romanzo, benchè sia targato come lettura prevalentemente per ragazzi, è sicuramente adatto anche a un pubblico più adulto. Inutile dirvi che il secondo volume della saga fa già bella presenza nella mia libreria.
Scheda libro
Titoli: Il ladro di fulmini (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo Vol.1)
Autori: Rick Riordan
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 361
Data di pubblicazione: 1 luglio 2005
Traduttore: L. Baldinucci
Genere: fantasy
Costo versione cartacea: copertina flessibile: 13,00 euro
Costo versione ebook: 6,99 euro
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