Scommetto che sarete d’accordo con me nell’affermare che le pubblicità prima di un video su YouTube siano quanto mai snervanti, ma, per una volta, devo essere grata che una di quelle mi sia comparsa davanti in tutta la sua invadenza. Stavo già per sbuffare quando mi sono resa conto che era il trailer del nuovo film di Tim Burton, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, in uscita il dicembre prossimo. Ne sono rimasta stregata, per cui la notizia che fosse ispirato all’omonimo romanzo (primo di una trilogia) di Ramson Riggs è giunta come un fulmine a ciel sereno.

A incuriosirmi ulteriormente è stata la copertina, la foto di una bambina librata a qualche centimetro dal suolo, la stessa che nonno Abraham tiene in una scatola, insieme ad altre altrettanto inquietanti, e mostra al nipotino Jacob, presentando le persone ritratte come coloro che vissero con lui presso un orfanotrofio in Galles durante gli anni della sua adolescenza, rifugiati e testimoni della guerra che imperversava in tutta Europa. Al bambino brillano gli occhi, ascoltando le storie raccontate dall’uomo, in special modo quando menziona i mostri che, a suo dire, attentavano la sua vita e quella dei suoi amici. Ma, crescendo, inizia a crederci sempre meno, soprattutto dopo che il padre gli rivela che non sono altro che suggestioni suscitate dai terribili ricordi che albergano nella mente del nonno. Gli anni passano e Abraham dà l’impressione di naufragare a poco a poco nella demenza, finché un pomeriggio una sua telefonata non spezza la monotonia nel drugstore in cui lavora Jake: i mostri stanno per attaccarlo. Pensando che si sia dimenticato di prendere le medicine, il ragazzo si precipita a casa sua ma la trova vuota, la porta scardinata. Con un terrore crescente a congelargli lo stomaco, si inoltra nel bosco sul retro dove, in una radura, rinviene il nonno, gravemente ferito, che, dopo aver mormorato qualche parola criptica, muore tra le sua braccia. Sentendo un fruscio improvviso, Jacob punta la torcia tra i cespugli, illuminando per qualche secondo un’orribile creatura pallida, munita di tentacoli che gli escono dalla bocca, la medesima che popolava le storie che amava tanto quando era piccolo, a cui però aveva smesso di credere. Fino a quel momento.

Ci aggrappiamo alle favole finché il prezzo da pagare per le nostre illusioni diventa troppo alto.

Devo ammettere che questo libro mi ha assorbito completamente, l’ho divorato nel giro di qualche ora. La storia, in bilico tra fantasy e paranormal, è particolare, calamitante dall’inizio – un po’ in sordina – alla fine, cui si arriva con un nugolo di domande ronzanti in testa, delle quali alcune rimangono senza risposta, lasciando crogiolare il lettore nella curiosità in vista del secondo volume.
La narrazione in prima persona proietta direttamente nei panni di Jacob, sedicenne dalla lingua pronta e la mente fervida, che, strappato da una vita alquanto ordinaria in cui non è ancora riuscito a trovare il proprio posto, diventa protagonista di un’avventura che di Normale non ha nulla, in Special modo i personaggi, che incontrerà in un mondo surreale di cui non credeva possibile l’esistenza al di fuori dei proprio sogni, o dei propri incubi. Una banda assortita di individui stravaganti, ognuno con la sua particolarità ben definita, alcuni maggiormente messi a fuoco, altri soltanto abbozzati, ma tutti riconoscibili grazie alle foto sparse per le pagine – espediente che ho apprezzato un sacco -, che conferiscono al romanzo una parvenza di verosimiglianza, quasi da instillare il dubbio che ciò che vi si racconta sia accaduto realmente, per poi essere riportato su carta come testimonianza di eventi tanto singolari. Punto a favore anche per l’ambientazione, le cui atmosfere, a tratti goticheggianti, vengono enfatizzate dallo stile descrittivo dell’autore, dettagliato ma senza mai risultare pesante. Tra tutti gli sviluppi, però, quello che mi ha convinto meno è stata la storia d’amore che nasce tra queste pagine, troppo scontata e addirittura inquietante, sotto un certo aspetto. Magari sono io che ho il cuore raggrinzito come quello di una zitella e l’anima arida, come le pagine dei libri cui sono disperatamente devota (-semicit.), ma non mi è proprio andata giù.

A parte ciò, sono sicura al cento e uno per cento di essere caduta vittima di un’altra serie, visto che ho già in previsione di leggere il seguito. Ancora una volta: Jackdaw 0 – 1 Saghe.

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titoli: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine (Miss Peregrine’s Peculiar Children Vol.1)
Autori: Ramson Riggs
Casa editrice: BUR
Pagine: 382
Data di pubblicazione: 7 giugno 2011
Traduttore: I. Katerinov
Genere: fantasy
Costo versione cartacea: copertina flessibile: 10,00 euro
Costo versione ebook: 4,99 euro