Quando si inizia una saga, resistere alla tentazione di proseguirla subito è una sfida ardua, infatti il più delle volte, questa compresa, finisco per cedere, senza tanto rammarico in verità.
Dopo aver concluso Cuore d’inchiostro, sono rimasta talmente incuriosita dalla serie di Cornelia Funke da non poter far altro che impossessarmi del secondo volume, Veleno d’inchiostro, per caderci letteralmente dentro, come è accaduto a Fenoglio, autore di “Cuore d’inchiostro”, risucchiato erroneamente nel suo stesso romanzo per colpa di Meggie e suo padre Mo, accomunati dalla straordinaria capacità di strappare dalle pagine dei libri personaggi in carne e ossa grazie alla loro voce, durante l’evocazione dell’Ombra, unica creatura in grado di sconfiggere Capricorno, efferato criminale fatto uscire involontariamente dal libro di Fenoglio da Mo, mentre lo leggeva una notte di tanto tempo prima. Quella sera venne trascinato fuori suo malgrado anche Dita di Polvere, mangiafuoco rinomato per la sua abilità, che passa gli anni successivi a rimpiangere il mondo a cui apparteneva, fino al giorno della morte di Capricorno, in cui decide di rubare il libro e dileguarsi con Farid, ragazzo proveniente da Le mille e una notte particolarmente affezionatogli, alla ricerca di qualcuno che possa riportarlo indietro. La persona giusta la trova diversi mesi più tardi, ma quella, non rispettando l’accordo, rimanda nel Mondo d’inchiostro soltanto il mangiafuoco, lasciando Farid nella disperazione. L’unica sua speranza di ricongiungersi all’amico risiede in Meggie e nella sua voce, tuttavia la decisione della ragazza di andare insieme a lui darà vita a tutta un’altra storia.
Le storie non finiscono mai, Meggie. Anche se i libri ce lo fanno volentieri credere. Le storie vanno sempre avanti e non finiscono con l’ultima pagina, così come non iniziano con la prima.
Se il primo capitolo mi ha ammaliata, il secondo ha esercitato su di me una sorta di incantesimo, una forza invisibile capace di sollevarmi dalla sedia e adagiarmi delicatamente tra le pieghe della storia, merito soprattutto dello stile dell’autrice, semplice e descrittivo, limpido nel tratteggiare l’ambientazione del romanzo, una cornice di stampo medievale intrisa di magia e di colori – l’azzurro cristallino del cielo, il rosso bruciante del fuoco, il bianco opalescente della morte -, impreziosita da creature fatate e personaggi fiabeschi, molti dei quali entranti in scena per la prima volta. Le vecchie conoscenze, invece, si ritrovano in una situazione capovolta rispetto a quella presentata nel primo libro della serie, proiettati in una realtà che fino ad allora avevano potuto ammirare solo racchiusa all’interno di una rilegatura, diventando essi stessi protagonisti di un’avventura ai limiti dell’immaginazione, i cui eventi ormai dilagano come rampicanti selvatiche a dispetto della volontà originaria dello scrittore che li ha concepiti. Sentimenti ed emozioni assumono maggiore profondità, ravvivando ulteriormente il quadro in cui il lettore ha l’impressione di essere immerso, ad occhi sgranati di fronte al susseguirsi di immagini che prendono forma con naturalezza nella sua mente, rapito da una storia incalzante e imprevedibile in cui, oltre all’inchiostro, scorrono sangue e lacrime. Anche le vite di alcuni personaggi si delineano più chiaramente, come il passato di Dita di Polvere, legato al Mondo che non ha mai dimenticato da un amore indissolubile, capace di riscaldargli il cuore come le fiamme con cui danza.
Non vi nego che il finale sia segnato da un tramonto cupo, che lascia il cuore in gola e gli occhi umidi, ma ricordate: passato il crepuscolo, l’alba non si farà attendere troppo, ancora più luminosa e bella dopo il buio.
Scheda libro
Titolo: Veleno d’inchiostro (Trilogia del mondo d’inchiostro Vol.2)
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 590
Data di pubblicazione: 15 settembre 2005
Traduttore: R. Magnaghi
Genere: fantasy
Costo versione cartacea: copertina flessibile: 11,00 euro
Costo versione ebook: 4,99 euro
11 Settembre 2016 at 12:36
È il mio preferito tra i tre
11 Settembre 2016 at 13:00
Mi è piaciuto davvero molto 😀 Vedrò se farò l’en plein con il terzo 🙂