Da Il sigillo sul cuore recensito mercoledì scorso (trovate la mia opinione qui), passiamo a un altro marchio, e cioè Il sigillo dei Kerrey di Giulia Masini, autrice che ho “conosciuto” leggendo L’Orlando Blu (di cui potete visionare la recensione qui). Ho amato tantissimo la vicenda piratesca in cui ero stata catapultata fin dalle prime righe del romanzo, grazie alla maestria e alla bravura della scrittrice. Quindi, nutrivo alte aspettative su questo suo nuovo libro, inviatomi personalmente da Giulia Masini, che ringrazio in maniera calorosa per l’opportunità e disponibilità datemi. Per fortuna, direi, perché in questo modo sono entrata in contatto con Isibéal e la tradizione irlandese.

Il marchese di Worlingthon, John Wyndham, è deceduto, si diceva, cadendo da cavallo: era l’ultimo di una serie di Lord inglesi che sorvegliavano le terre d’Irlanda. Se solo non avesse affamato la povera gente del luogo, impedendo la caccia nei boschi che egli stesso considerava di sua proprietà, e se magari avesse controllato le condizioni in cui vivevano i suoi affittuari, forse qualcuno avrebbe pianto la sua scomparsa. Certamente nessuno a Connagh, un paese a sud del Connacht, confinante con il Munster, era addolorato per questo decesso in quanto, così, il Clan dei Crowell finalmente poteva agire indisturbato, continuando i propri traffici illegali e le sue scorribande nei confronti dei Kerrey, clan rivale che aveva base in Dereney, proprio nella regione limitrofa al territorio di quella cittadina meridionale.
Isibéal Crowell, unica figlia del capo del Clan, Magnus, è succeduta al padre, nonostante la sua natura femminile e nonostante ci fossero due altri candidati per il posto, i fratelli Hartell, Kart e Alei, figli nati dal primo matrimonio di sua madre, suoi angeli custodi, che hanno insegnato le arti del combattimento a questa ragazza dai capelli ramati e occhi verdi, aspetto classico di una fiera e orgogliosa irlandese, dall’animo indomabile e battagliero, orgogliosa e testarda, cocciuta come poche e nessuna. Solo i tre uomini sopra nominati conoscono il futuro ormai scritto della ragazza: per questo, la nostra protagonista, sebbene sia una donna, assiste alle riunioni, rimanendo in disparte, certo, ma ascoltando tutto ciò che i membri del clan si dicono, preparando, senza che loro sappiano, i piani più ingegnosi da attuare nei confronti dei Kerrey.
Adesso che il marchese non è più tra loro, i Crowell sono in fermento: sicuramente, giungerà dall’Inghilterra il figlio del morto e prenderà certamente il posto del padre, portando, quindi, avanti le mansioni genitoriali e imponendo la sua scomoda presenza nelle terre d’Irlanda. Kart, come molti altri del clan, vorrebbe sbarazzarsene subito, appena l’erede metterà piede nella regione, ma Isibéal, la quale deve avere l’ultima parola in quanto capo, preferirebbe aspettare di conoscere quest’uomo di mezza età, capire la sua strategia e solo allora pensare a un piano di azione.
Ma se invece di chi avevano preventivato e atteso arrivasse un ragazzo nel fiore degli anni, diverso da come, apparentemente, era suo padre, differente nell’approcciarsi agli affittuari e senza alcuna strana mira nei confronti dei due clan rivali? Cosa potrebbe succedere se poi Isibéal, una ragazza così temeraria e bastante a se stessa, entrasse in contatto con un amore travolgente? Spero che queste due domande vi attraggano perché questo libro merita di essere letto e riletto.

Lo stile inconfondibile di Giulia Masini, anche nel caso de Il sigillo dei Kerrey, traspare in maniera prepotente, sottolineato ed esaltato dalla ormai ben nota scorrevolezza che impregna così tanto i suoi romanzi da non riuscire a staccare gli occhi dalle pagine. Almeno, non prima di giungere alla fine. Ritroviamo, ancora una volta, l’accortezza tipica dell’autrice nell’utilizzare termini appropriati, a seconda del filone narrativo specifico adottato, esaltando, nella fattispecie, la storia irlandese e le sue tradizioni più antiche e gloriose, le quali, seppur semplicemente attraverso una piccola panoramica, sono state descritte in modo così particolareggiato, non esentando i più piccoli dettagli, da introdurmi interamente nel mondo di Isibéal. Interessante è stato notare come due esistenze diverse entrano in contatto, scontrandosi, ma pur sempre amalgamandosi, dando vita a qualcosa di fuori dall’ordinario, una straordinarietà che, forse, fa paura, vista la sua conflittualità con le precise norme, leggi, precetti, imposti dagli usi e i costumi dei clan. Però, ancora più intrigante è stata l’idea di connettere, in maniera sottilissima ma decisamente tangibile, una di queste tante regole a qualcosa di imprevedibile come è l’amore, la passione cocente che, nonostante tutto e contro tutti, lega indissolubilmente due persone, seppur distanti per le origini, seppur lontane di mentalità, anche se, a una prima impressione, i suddetti individui possano sembrare così differenti da non avere, nemmeno lontanamente, una possibilità di futuro insieme. Eppure, soprattutto in situazioni come queste, l’imprevedibilità è all’ordine del giorno: leggendo Il sigillo dei Kerrey, l’affetto tra uomo e donna domina la narrazione e, ancora una volta, ci ricorda come possa essere considerato un’arma attraverso cui sbaragliare nemici quali l’orgoglio, l’ostinazione, la cocciutaggine nel voler, per qualche ragione dovuta magari a fraintendimenti, nascondere e celare, ovviamente in malo modo, ciò che si prova, quelle emozioni che sono tanto evidenti quanto la luce di un faro che fende l’oscurità, elargendo la salvezza a ogni viandante del mare, senza voler in cambio alcunché, o forse “accontentandosi” semplicemente, in maniera silenziosa, del prosieguo vitale dei naufraghi.
Ammetto che, proprio per tale aspetto e cioè a causa della preponderanza di questo sentimento nel libro, se si dovesse paragonare L’Orlando Blu alla storia di Isibéal, sicuramente, a livello di trama e quindi di vicende narrate, tra i due titoli è naturale preferire il primo, la cui avventurosa trafila di eventi è difficile da dimenticare, anche a distanza di mesi dalla sua lettura. Tuttavia, confesso che Il sigillo dei Kerrey, grazie agli ultimi capitoli in cui si susseguono gli eventi a velocità sostenuta, senza risultare fortunatamente frettolosi, rientra in carreggiata e, con questa ripresa nella narrazione, raggiunge il traguardo dei cinque calamai di valutazione, annoverando per la seconda volta la penna di Giulia Masini come una delle mie preferite autrici self italiane.

 

 

Valutazione:

 

Scheda libro

Titolo: Il sigillo dei Kerrey
Autore: Giulia Masini
Casa editrice:
Pagine: 321
Anno di pubblicazione: 2016
Traduttore:
Genere: Romance storico
Costo versione cartacea:
Costo versione ebook: 2.99 euro