Oggi è il terzo lunedì di Marzo e sapete cosa significa? Torna più pimpante che mai l’appuntamento mensile con la rubrica condivisa Tris di Consigli: nell’articolo odierno, io, Mara di Romance e altri rimedi e Susy de I miei magici mondi sbarchiamo all’estero, scegliendo per voi tre autrici straniere ciascuna, penne eloquenti che ci hanno incatenate alle loro opere traboccanti emozioni, magia su carta che, ammaliante, travolge, incantesimo scritto che, toccante, sconvolge.

Anche questa volta è sorta una piccola problematica non banale prima della stesura delle presenti righe, niente a che vedere con la difficoltà nell’individuazione delle scrittrici, ma concernente la quasi dimenticanza totale nel programmare il post stesso. Avevo detto che la settimana appena trascorsa non è stata delle migliori, giusto? Potevo forse non chiudere in “bellezza”?

Ho conosciuto Jennifer Armentrout attraverso la sua Lux Saga, una serie contemporanea di stampo fantasy che, al pari di un sorso di acqua fresca nella classica giornata afosa, ha appagato la mia sete di nuove avventure, inediti personaggi, trama labirintica e colpi di scena da tachicardia ventricolare. Sebbene ci sia stata un’alta probabilità di incorrere molte volte in qualche infartino nel corso della lettura, rischiando quindi di chiamare il pronto intervento giusto per stare serena e mettermi l’anima in pace sul fatto che, sì, sarei rimasta viva e vegeta nonostante tutto, ho amato alla follia Katy e Daemon, una coppia particolare, umana bookblogger lei e alieno tenebroso lui, che ha saputo essere più reale di quanto si potrebbe mai sospettare.

 

Sylvia Day? Un nome, una garanzia.
Se penso a una location come New York tra i cui confini si consumi una storia sensuale ed ebbra di sentimenti condivisi, spicca sicuramente su tutte la Crossfire Series, la pentalogia dedicata al magnate Gideon Cross e all’ereditiera Eva Tramell, due personaggi forti e carismatici con un passato oscuro alle spalle che ancora oggi li tormenta, un duo di individui che hanno un obiettivo e fanno di tutto pur di perseguirlo, testardi e caparbi nel raggiungimento degli scopi proposti, anche quando il fine ultimo sono proprio loro stessi. L’autrice americana è stata in grado di orchestrare pagine e pagine di vita tangibile, permeata da confusioni accidentali, batticuori ben calibrati, slavine di adrenalina in endovena, ondate di rivelazioni scioccanti e, chiaramente, al suo termine, una soddisfazione letteraria senza pari.

 

J.K.Rowling è l’emblema della mia infanzia.
Anche se all’epoca ho avuto qualche intoppo nell’approcciarmi a Harry Potter e la pietra filosofale, gentilmente regalatomi da mia madre, tant’è vero che ho dovuto bloccare l’avventura in quel di Hogwarts e riprenderla mesi dopo per smaltire quell’esordio mancato, preparandomi mentalmente a ritornare nella scuola inglese sicura del viaggio da affrontare, la saga più magica di tutti i tempi è il cuore pulsante della mia anima, sette libri che hanno plasmato la mia persona, convintissima e fiera Serpeverde con la passione corvoneresca per la lettura. Questa donna è, quindi, un’autrice che canta direttamente allo spirito, una grande donna da cui attingere insegnamenti importanti che vanno oltre la fantasia in sé e per sé perché toccano la mera realtà di ogni giorno.